03.06.2013 Views

politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

6<br />

parabola del regime. In term<strong>in</strong>i generali, il fascismo era un ideale modernista che, attraverso il<br />

rovesciamento violento dell’ord<strong>in</strong>e preesistente e dei vecchi sistemi politici, ideologici,<br />

culturali, aspirava ad un r<strong>in</strong>novamento radicale della società <strong>in</strong> senso totalitario 11 . In una<br />

rappresentazione schematica a “cerchi concentrici”, che va dal particolare al generale, il<br />

fascismo mirava <strong>in</strong>nanzitutto a creare un uomo nuovo, animato da una fede <strong>in</strong>condizionata<br />

nella causa e pronto, <strong>in</strong> nome di essa, a qualsiasi azione e sacrificio, compreso quello della<br />

vita. I valori dell’uomo nuovo <strong>fascista</strong> sono quelli del soldato, spietato col nemico e capace di<br />

obbedienza <strong>in</strong>condizionata verso i propri superiori, che annulla la propria <strong>in</strong>dividualità<br />

all’<strong>in</strong>terno di un’entità collettiva superiore. Questa entità superiore, che costituisce il secondo<br />

e più ampio <strong>in</strong>sieme, è rappresentata dal mito dello stato nuovo, <strong>fascista</strong> e totalitario. Secondo<br />

Emilio Gentile, il mito dello stato totalitario era il mito centrale e maggiormente<br />

caratterizzante dell’ideologia <strong>fascista</strong> 12 . Per il fascismo, a differenza degli altri regimi<br />

totalitari, lo stato non era un mezzo per la realizzazione di una nuova società, ma il f<strong>in</strong>e che<br />

<strong>in</strong>carna l’ideale stesso della società <strong>fascista</strong>. «Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato,<br />

nulla contro lo Stato», aveva affermato, per l’appunto, Mussol<strong>in</strong>i 13 . All’<strong>in</strong>terno di esso<br />

trovava la propria ragione di vita l’uomo <strong>fascista</strong>, attraverso il sacrifico di sé <strong>in</strong> nome<br />

dell’affermazione della potenza nazionale. Ma vi era, <strong>in</strong> realtà, una ulteriore sfera d’azione,<br />

<strong>in</strong> cui si misurava la forza effettiva della nazione, ovvero quella della <strong>politica</strong> estera. Come<br />

scisse Ciano, «l’imperialismo romano» era parte fondamentale ed <strong>in</strong>sc<strong>in</strong>dibile del mito dello<br />

stato totalitario, ciò che gli dava uno scopo e una missione storica. Lo stato nuovo <strong>fascista</strong>,<br />

<strong>in</strong>fatti, una volta realizzatosi e consolidatosi, avrebbe avuto una <strong>in</strong>evitabile proiezione esterna,<br />

un fatto di cui non venne mai fatto mistero. Almeno <strong>in</strong>izialmente, vi era una certa ambiguità<br />

su quali fossero esattamente le ambizioni espansionistiche del fascismo, anche perché la<br />

<strong>politica</strong> estera e coloniale rivestiva assai poca importanza per il movimento, prima della presa<br />

del potere. Ma Mussol<strong>in</strong>i non aveva dubbi, sul fatto che l’Italia <strong>fascista</strong> avrebbe dovuto avere<br />

un impero 14 ; numerose dichiarazioni <strong>in</strong> tal senso vennero fatte già a partire dal 1918. Diversi<br />

anni prima dell’ascesa al potere, Mussol<strong>in</strong>i dichiarava che il Mediterraneo era dest<strong>in</strong>ato a<br />

ridiventare un mare italiano, e che Roma sarebbe tornata ad essere «il faro della civiltà del<br />

mondo», anche se, contemporaneamente, il movimento <strong>fascista</strong> resp<strong>in</strong>geva l’accusa di essere<br />

imperialista 15 . Emilio Gentile ha sottol<strong>in</strong>eato l’<strong>in</strong>iziale ambiguità del fascismo, che si def<strong>in</strong>iva<br />

“espansionista” ma non “imperialista”, mostrandosi conv<strong>in</strong>to della possibilità di ampliare la<br />

sfera egemonica italiana con metodi di espansione pacifica, diversi da quelli brutali che<br />

avevano caratterizzato l’imperialismo tedesco o britannico 16 . Erano poco più che degli slogan,<br />

ma proprio per questa loro vaghezza, le l<strong>in</strong>ee di <strong>politica</strong> estera del primo fascismo vennero<br />

facilmente adattate alla successiva <strong>politica</strong> espansionistica del regime. Si può essere<br />

d’accordo con De Felice, sul fatto che nella mente di Mussol<strong>in</strong>i, piuttosto che un preciso<br />

programma di <strong>politica</strong> estera, operassero una serie di «stati d’animo, motivi culturali,<br />

conv<strong>in</strong>zioni», ma <strong>in</strong> ogni caso, come egli stesso ha messo <strong>in</strong> rilievo, imperialismo ed<br />

espansione mediterranea erano degli aspetti fondamentali della sua concezione <strong>politica</strong> 17 .<br />

11 Sulla def<strong>in</strong>izione del fascismo italiano si veda E. Gentile, Fascismo, cit., pp. 54-73. Sul concetto di “fascismo”<br />

<strong>in</strong> generale la bibliografia è sterm<strong>in</strong>ata: per una s<strong>in</strong>tesi recente cfr. Roger Eatwell, “Universal Fascism?<br />

Approaches and Def<strong>in</strong>itions”, <strong>in</strong> S. Ugelvik Larsen (ed.), Fascism Outside Europe, cit.; v. anche Stanley G.<br />

Payne, Il fascismo. Orig<strong>in</strong>i, storia e decl<strong>in</strong>o delle dittature che si sono imposte tra le due guerre, Newton &<br />

Compton, Roma 1999; Enzo Collotti, Fascismo, fascismi, Sansoni, Milano 1994; Giorgio Galli, Credere,<br />

obbedire, combattere. Storia, <strong>politica</strong> e ideologia del Fascismo italiano dal 1919 ai giorni nostri, Hobby &<br />

Work 2008; Marco Tarchi, Fascismo. Teorie, <strong>in</strong>terpretazioni e modelli, Laterza, Bari 2003<br />

12 Ivi, pp. 108-109<br />

13 “Per la medaglia dei benemeriti del comune di Milano”, da Il Popolo d’Italia, 29 ottobre 1925, <strong>in</strong> Benito<br />

Mussol<strong>in</strong>i, Opera omnia, a cura di Edoardo e Duilio Susmel, Vol. XXI, La Fenice, Firenze 1956, p. 425<br />

14 Sull’idea <strong>fascista</strong> di impero, cfr. P. Zun<strong>in</strong>o, L’ideologia del fascismo, pp. 356-367<br />

15 Emilio Gentile, Fascismo di pietra, Laterza, Bari 2007, p. 41 ss.<br />

16 E. Gentile, Le orig<strong>in</strong>i dell’ideologia <strong>fascista</strong>, cit., pp. 208-212<br />

17 R. De Felice, Mussol<strong>in</strong>i il duce. I. Gli anni del consenso, cit., pp. 331-335

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!