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politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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potuto, «se assistito ed <strong>in</strong>coraggiato, pesare sui dest<strong>in</strong>i della Siria» 118 . Questo timido accenno<br />

a un possibile appoggio italiano al partito cadde nel vuoto, e sembra anzi che dal 1936 <strong>in</strong> poi i<br />

rapporti con il consolato venissero del tutto lasciati cadere, probabilmente per evitare nuove<br />

campagne anti-italiane.<br />

All’<strong>in</strong>izio del 1936 il processo ai dirigenti del PPS si concluse, con evidente soddisfazione<br />

di De Cicco, con la caduta dell’accusa pr<strong>in</strong>cipale, quella di complotto contro la sicurezza<br />

dello Stato. Le sentenze di condanna, la più dura delle quali era stata a sei mesi di reclusione<br />

per Sa‘ada, erano perlopiù legate all’«<strong>in</strong>frazione alla Legge ottomana sulle associazioni»,<br />

secondo la quale la creazione di nuove associazioni era subord<strong>in</strong>ata all’approvazione<br />

preventiva delle autorità. Dal processo il PPS usciva rafforzato, addirittura «quasi <strong>in</strong>gigantito»<br />

secondo De Cicco, che ribadiva la sua grande ammirazione per il PPS, e lo paragonava<br />

esplicitamente al fascismo italiano:<br />

Magistrati e funzionari della Potenza Mandataria sorridono oggi di tutto ciò, come sorridevano un tempo,<br />

<strong>in</strong> una beata <strong>in</strong>comprensione, altri uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong> Italia di fronte al sorgere del Fascismo. Anche qui nel<br />

movimento del Partito Siriano non si vuole o non si sa scorgere i s<strong>in</strong>tomi chiari di un fenomeno profondo<br />

della r<strong>in</strong>ascita spirituale di un popolo; si vede <strong>in</strong> esso un banale episodio della irrequietezza della gioventù<br />

moderna. Invece nella Siria, con una mentalità che non ha più nulla della vecchia mentalità orientale, il<br />

Fascismo è già sorto 119 .<br />

A luglio, mentre era <strong>in</strong> corso una dura campagna di stampa contro il PPS, De Cicco<br />

cont<strong>in</strong>uava a mostrare simpatia per il movimento, ma era divenuto assai più scettico sulle sue<br />

dimensioni e prospettive future. Il partito era accusato <strong>in</strong> fondo, a suo dire, di «nulla di molto<br />

grave: aver proseguito un’attività malgrado un decreto di dissoluzione e distribuito alcune<br />

bastonate ad avversari non altrimenti riducibili». Sa‘ada era attaccato perché aveva il torto «di<br />

essere <strong>siria</strong>no nel Libano e di non essere arabo <strong>in</strong> Siria»; <strong>in</strong> altre parole, il suo programma<br />

nazionalista di creare una “Grande Siria” non trovava simpatie nel Libano, geloso della sua<br />

<strong>in</strong>dipendenza, né <strong>in</strong> Siria, dove ufficialmente tutti i nazionalisti aderivano agli ideali panarabi.<br />

Non ultimo, vi era il problema della confessione di Sa‘ada: ne conseguiva che a Damasco «il<br />

partito popolare capitanato da un cristiano» era <strong>in</strong> realtà «molto poco popolare» 120 . Forse<br />

perché il console aveva perso fiducia nella vitalità del partito, i rapporti con esso non vennero<br />

più riallacciati, neppure nel periodo <strong>in</strong> cui al PPS fu concesso di operare alla luce del sole, fra<br />

il 1937 e l’<strong>in</strong>izio del conflitto mondiale 121 . L’<strong>in</strong>fluenza del fascismo italiano su Sa‘ada, e<br />

sull’evoluzione del suo partito, fu probabilmente marg<strong>in</strong>ale. De Cicco fu <strong>in</strong>formato<br />

dell’esistenza dell’organizzazione quando essa era già attiva da circa due anni, e<br />

probabilmente dopo che Sa‘ada aveva già messo per iscritto la costituzione del partito e i suoi<br />

pr<strong>in</strong>cipi di azione nazionale, nel novembre 1934 122 . Nei suoi rapporti il console diceva di<br />

avere offerto consigli ai dirigenti del PPS «<strong>in</strong> materia di organizzazione», basandosi sulla sua<br />

esperienza personale (Attilio De Cicco era stato fra i fondatori del fascio di Foggia, dove<br />

divenne poi federale). Piuttosto che sull’ideologia del PPS, è perciò possibile che il fascismo<br />

italiano abbia avuto una qualche <strong>in</strong>fluenza sull’organizzazione, e i metodi di lotta <strong>politica</strong>,<br />

adottati dal partito.<br />

118<br />

Ibidem<br />

119<br />

ASMAE, AP, Siria 13, Tel. 179/63, Beirut 3 febbraio 1936, De Cicco al MAE<br />

120<br />

ACS, M<strong>in</strong>culpop, DGPE, B.198, F. “Siria 1936”, Sf. “Partito Popolare Siriano”, Tel. 224927, Roma 24 luglio<br />

1936, il MAE al MSP<br />

121<br />

L. Z. Yamak, The Syrian Social Nationalist Party, cit., pp. 56-60<br />

122 Ivi, p. 55<br />

201

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