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politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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l’organizzazione era nata da circa un anno <strong>–</strong> mentre <strong>in</strong> realtà la sua fondazione risaliva al<br />

<strong>1932</strong> <strong>–</strong> e possedeva «tutti i caratteri tipici del Fascismo sia nella parte strettamente<br />

organizzativa sia <strong>in</strong> quella dei pr<strong>in</strong>cipi sociali, politici economici». In occasione della vertenza<br />

italo-etiopica, senza chiedere nulla <strong>in</strong> cambio, i membri del PPS avevano condotto una<br />

<strong>in</strong>telligente campagna <strong>in</strong> favore dell’Italia, mettendo <strong>in</strong> risalto l’importanza della sua lotta<br />

contro la Gran Bretagna e la S.d.N., che rappresentavano il «vecchio imperialismo» 115 . Gli<br />

<strong>in</strong>contri di De Cicco con Sa‘ada erano avvenuti a solo titolo personale, senza alcun carattere<br />

ufficiale; il governo di Roma non ne era stato neppure <strong>in</strong>formato, e tanto meno aveva dato<br />

sostegno, materiale o di altro genere, al PPS. Il console assicurava che il tutto era avvenuto<br />

nella massima discrezione:<br />

Si è brancolato e si brancola ancora tra l’Italia e la Germania. I dirigenti del movimento negano nella<br />

maniera più recisa di essere gli strumenti diretti od <strong>in</strong>diretti di qualsiasi Potenza straniera.<br />

Non so se qualche documento sia stato trovato comprovante una qualsiasi <strong>in</strong>gerenza tedesca. Certo<br />

assolutamente nulla ha potuto esser trovato per quanto riguarda l’Italia.<br />

Come ebbi a segnalare nel mio precedente rapporto, l’esistenza del Partito popolare Siriano era a mia<br />

conoscenza da molto tempo e del Partito stesso ho seguito i graduali sviluppi, non negando ai dirigenti<br />

tutti gli opportuni consigli. Di questi dirigenti due soli ebbero nella più stretta riservatezza contatti con me<br />

e cioè il Capo del movimento Prof. Antonio Saadè ed il segretario Sig. Tabet 116 .<br />

Non rilasciai mai loro un qualsiasi documento da cui possa desumersi l’esistenza di tali contatti.<br />

De Cicco aveva messo <strong>in</strong> chiaro, con i dirigenti del PPS, che si occupava del movimento<br />

«solo a titolo privato, dando loro quei consigli che mi venivano da una personale esperienza<br />

<strong>in</strong> materia di organizzazione, ma che come Console d’Italia ignoravo ed il mio Governo<br />

ignorava <strong>in</strong> conseguenza la questione non desiderando <strong>in</strong>serirsi nella <strong>politica</strong> <strong>in</strong>terna di altri<br />

paesi». De Cicco aveva sdegnosamente protestato con l’Alto Commissario per le voci,<br />

apparse sulla stampa, che l’Italia fosse dietro al PPS, e contemporaneamente aveva<br />

approfittato dell’arresto di un giovane <strong>siria</strong>no, impiegato al consolato britannico, per spargere<br />

la voce che erano stati proprio gli <strong>in</strong>glesi a sostenere il partito 117 . Di certo, la sua condotta era<br />

stata ben poco ortodossa per un console, nonostante la sua discutibile dist<strong>in</strong>zione fra ciò che<br />

veniva fatto «a titolo privato», oppure <strong>in</strong> qualità di rappresentante ufficiale italiano. De Cicco<br />

mostrava grande ammirazione per l’attività del PPS, che evidentemente gli ricordava, nei<br />

metodi e nello stile, quella del partito <strong>fascista</strong> italiano. «Gli <strong>in</strong>diziati appartengono tutti alla<br />

migliore gioventù del Paese, professionisti, studenti, impiegati», scriveva, lodando la loro<br />

condotta di fronte all’«accanimento francese», che aveva avuto l’unico risultato di mettere <strong>in</strong><br />

luce il movimento e «di renderlo popolare, simpatico». Gli arresti davano ai giovani<br />

organizzati «maggior vigore, spirito di lotta e di sacrificio»:<br />

Quasi tutti coloro che hanno notizia che contro di essi sta per essere spiccato un mandato di cattura o di<br />

comparizione, <strong>in</strong>vece di nascondersi o fuggire si presentano al giudice istruttore prima di essere arrestati o<br />

chiamati. Quando si sa che il Prof. Saadè, Capo del movimento, è convocato dal carcere al Tribunale per<br />

<strong>in</strong>terrogatoria, una folla di giovani lo attende all’uscita, e <strong>in</strong>quadrati, senza preoccuparsi di scoprirsi come<br />

facenti parte del movimento stesso, gli rendono omaggio nel silenzio più assoluto salutandolo con il<br />

saluto romano e <strong>fascista</strong>.<br />

Per De Cicco «questo coraggio, questa fermezza, questa tenacia dei giovani com<strong>in</strong>cia a<br />

scuotere e ad impressionare l’op<strong>in</strong>ione pubblica non abituata a tali virtù». Una volta concluse<br />

le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i e i processi, il PPS avrebbe probabilmente acquisito una grande forza, ed avrebbe<br />

115 ASMAE, AP, Siria 13, Tel. 2155/589, Beirut 19 novembre 1935, De Cicco al MAE<br />

116 Si tratta di Ni‘mih Thabit, il quale assunse la leadership del partito dall’<strong>in</strong>izio della Seconda Guerra Mondiale<br />

e f<strong>in</strong>o al 1947, durante l’assenza di Sa‘ada; il quale però, al suo ritorno, lo espulse dal partito con l’accusa di<br />

averne tradito la causa “nazionale”: L. Z. Yamak, The Syrian Social Nationalist Party, cit., p. 61 e p. 63<br />

117 ASMAE, AP, Siria 13, Tel. 2297/627, Beirut 10 dicembre 1935, De Cicco al MAE

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