politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
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182<br />
L’Italia ridestata nel più grande risorgimento sociale e politico che ricordi la sua storia ha trovato da<br />
diversi anni che la creazione di un m<strong>in</strong>istero per la stampa e <strong>propaganda</strong> è il miglior mezzo che si possa<br />
utilizzare per mettere il mondo al corrente del suo risveglio e dell’em<strong>in</strong>ente posizione che occupa sotto il<br />
sole.<br />
[...] Senza questo m<strong>in</strong>istero essa non sarebbe riuscita a far conoscere al mondo il progresso proseguito<br />
nelle scienze, nelle arti, nell’economia e nell’<strong>in</strong>dustria, non avrebbe potuto far conoscere agli altri popoli<br />
la forza, l’unione, la solidarietà e la fede dei suoi figli nell’<strong>in</strong>terno e all’estero.<br />
[...] Il M<strong>in</strong>istero per la Stampa e Propaganda <strong>in</strong> Italia ha contribuito <strong>in</strong> larga misura alla determ<strong>in</strong>azione di<br />
quella solidarietà per cui il popolo italiano ha potuto affrontare 52 potenze sollevategli contro 7 .<br />
Nell’ottobre 1936, il segretario del fascio di Alessandria lamentò di non riuscire a far<br />
fronte alle cont<strong>in</strong>ue richieste di materiali, sulla dottr<strong>in</strong>a del fascismo, da parte sia di egiziani<br />
che di europei 8 . L’entusiasmo mostrato dai rappresentanti italiani nel mondo arabo, per<br />
l’ascesa del prestigio italiano, era esagerato, ma per nulla <strong>in</strong>fondato. Ibn Saud, non certo un<br />
fan di Mussol<strong>in</strong>i, espresse nel dicembre 1937 alla legazione <strong>in</strong>glese a Gedda forte stupore, per<br />
il modo <strong>in</strong> cui gli arabi guardavano ormai a Mussol<strong>in</strong>i come al loro “campione” 9 . La <strong>politica</strong><br />
<strong>fascista</strong> verso il mondo arabo, grazie anche alle tensioni con la Gran Bretagna, aveva dato<br />
qu<strong>in</strong>di dei risultati non disprezzabili, anche se la percezione della potenza italiana aveva<br />
anche risvolti negativi: <strong>in</strong> Egitto, ad esempio, i timori di un’<strong>in</strong>vasione dalla Libia si fecero<br />
sempre più forti, provocando difficoltà crescenti nei rapporti italo-egiziani.<br />
6.1 - Una <strong>politica</strong> non transitoria<br />
Come abbiamo visto, la <strong>propaganda</strong> italiana sulla stampa araba del Mandato non era stata<br />
particolarmente <strong>in</strong>tensa f<strong>in</strong>o al 1935, quando i consolati ottennero un aumento dei fondi per<br />
contrastare le reazioni negative dell’op<strong>in</strong>ione pubblica alla crisi etiopica. Inevitabilmente, per<br />
stabilire rapporti proficui con i giornali locali ed organizzare efficacemente la fornitura dei<br />
materiali di <strong>propaganda</strong>, fu necessario un periodo di rodaggio; di fatto, la macch<strong>in</strong>a<br />
propagandistica aveva com<strong>in</strong>ciato a funzionare <strong>in</strong> maniera efficiente solamente nei primi mesi<br />
del 1936, cioè praticamente a guerra conclusa. Dopo la proclamazione dell’impero, il governo<br />
italiano doveva decidere se fosse il caso di cont<strong>in</strong>uare a sovvenzionare la stampa e fare<br />
<strong>propaganda</strong> attraverso di essa, una volta venuta meno l’urgenza della guerra. È<br />
particolarmente <strong>in</strong>teressante, <strong>in</strong> proposito, uno scambio di corrispondenza avvenuto a partire<br />
da maggio, tra il console ad Aleppo e il M<strong>in</strong>istero per la Stampa e Propaganda. Rossi temeva<br />
che le autorità mandatarie fossero <strong>in</strong>tenzionate a prendere «severe misure» per reprimere la<br />
<strong>propaganda</strong> italiana filo-araba, che f<strong>in</strong>o a quel momento non era stata ostacolata. Vi erano<br />
stati una serie di <strong>in</strong>dizi preoccupanti <strong>in</strong> tal senso: L’Ufficio Stampa dell’Alto Commissariato<br />
aveva <strong>in</strong>timato alla stampa locale di non pubblicare più articoli a favore dell’Italia, e di non<br />
dare notizie riguardanti l’attività italiana <strong>in</strong> Siria; la riproduzione di una lettera di Arslan,<br />
apparsa sul Fata’ al-‘Arab, era stata vietata; e la partecipazione del capo del Blocco<br />
Nazionale ad Aleppo, ‘Abd al-Rahman al-Kayyali, alla cerimonia commemorativa delle<br />
vittime italiane <strong>in</strong> Etiopia, aveva suscitato una forte impressione. Rossi suggerì al MSP di<br />
sospendere temporaneamente la <strong>propaganda</strong>, per diversi motivi; <strong>in</strong>nanzitutto, per «far sentire<br />
alla stampa locale che l’Italia non ha bisogno della sua collaborazione qualora questa debba<br />
essere subord<strong>in</strong>ata al beneplacito d’altra potenza». In secondo luogo, per «togliere ogni<br />
pretesto, oggi che la guerra <strong>in</strong> A.O. è term<strong>in</strong>ata felicemente, ad una cont<strong>in</strong>uazione dell’azione<br />
7<br />
ASMAE, AE, B. 299 parte 1, F. 10, “Il progetto del m<strong>in</strong>istero per la stampa”, articolo tradotto, da al-<br />
Muqattam, 25 novembre 1936<br />
8<br />
ACS, M<strong>in</strong>culpop, DGPE, B. 61, “Egitto 1935”, Tel. 11427, Alessandria 23 ottobre 1936, Cignol<strong>in</strong>i ad<br />
Alessandr<strong>in</strong>i<br />
9<br />
N. Arielli, Fascist Italy and the Middle East, cit., p. 104