03.06.2013 Views

politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

148<br />

una forma di vita nuova. I famosi “atouts” della Francia rivoluzionaria di ieri sono oggi tutti, e<br />

più solidi, nelle mani dell’Italia <strong>fascista</strong>» 213 .<br />

Gli sproloqui di De Cicco, sorprendentemente, raggiunsero <strong>in</strong> gran parte il loro scopo. Le<br />

sue richieste di un impegno più <strong>in</strong>cisivo dell’Italia nel Levante vennero sostenute anche da<br />

Caruso, secondo cui il programma politico verso la Siria non poteva più essere fondato sullo<br />

spirito di conquista e dom<strong>in</strong>azione, bensì su quello «reciproco di simpatia e di<br />

comprensione». In ogni caso, la Siria avrebbe sempre avuto bisogno di appoggiarsi ad una<br />

potenza occidentale. Il console a Damasco si associava anche ai vieti pregiudizi razziali del<br />

collega, che contrastavano nettamente con il presunto spirito di “simpatia e comprensione”<br />

<strong>in</strong>vocato poco prima: «è nota la mentalità dell’<strong>in</strong>digeno orientale <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>e su tutto ciò che è<br />

manifestazione coreografica <strong>in</strong> grande stile anche se di carattere reclamistico, su cui egli è<br />

naturalmente sp<strong>in</strong>to a misurare la forza e la grandezza di un popolo [...]. Per essere qui amati e<br />

rispettati è necessario gridare a tutti i venti la propria forza e la propria grandezza» 214 . Negli<br />

anni successivi, il governo di Roma <strong>in</strong>crementò, sebbene non certo <strong>in</strong> modo esponenziale, il<br />

suo appoggio f<strong>in</strong>anziario e politico all’attività dei suoi rappresentanti nel Levante, mirando ad<br />

accrescere l’<strong>in</strong>fluenza italiana nella regione, approfittando del presunto decl<strong>in</strong>o della Francia.<br />

Quest’ultimo argomento divenne un cliché accettato come un dato di fatto nel dibattito<br />

italiano, assieme alla tesi che gli errori politici della Francia nel Levante le avevano attirato<br />

un’ostilità profonda e irreversibile, da parte degli arabi. «La Siria, che avrebbe dovuto servire<br />

di base per accrescere l’<strong>in</strong>fluenza della Francia <strong>in</strong> Oriente, costituisce oggi una causa del<br />

tramonto di questa <strong>in</strong>fluenza», scriveva, con un certo compiacimento, lo studioso italiano<br />

Francesco Cataluccio nel 1939 215 .<br />

213 ASMAE, AP, Siria 10, Tel. 712/199, Beirut 1 maggio 1934, De Cicco al MAE<br />

214 ASMAE, AP, Siria 10, Tel. 666/162, Damasco 21 maggio 1934, Caruso al MAE<br />

215 F. Cataluccio, Storia del nazionalismo arabo, cit., p. 182

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!