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politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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controllo della S.d.N. sulla questione. In questo caso, gli <strong>in</strong>teressi italiani <strong>in</strong> Siria<br />

co<strong>in</strong>cidevano esattamente con quelli dei nazionalisti, i quali sarebbero stati rafforzati<br />

dall’appoggio dell’Italia, e <strong>in</strong>coraggiati a mantenere <strong>in</strong>tegre le loro rivendicazioni di<br />

<strong>in</strong>dipendenza completa. L’opposizione al trattato da parte dell’Italia, oltre ad impedire alla<br />

Francia di ritagliarsi una posizione di egemonia <strong>in</strong> Siria, che avrebbe ostacolato l’espansione<br />

dell’<strong>in</strong>fluenza italiana, mirava anche a consolidare le correnti di simpatia verso l’Italia<br />

<strong>fascista</strong>, che andavano affermandosi nel mondo arabo. Parimenti, avrebbe dimostrato alla<br />

Francia che il problema <strong>siria</strong>no non poteva essere risolto escludendo l’Italia. Mussol<strong>in</strong>i scrisse<br />

sulla relazione di Buti una postilla chiarissima: «sostenere con energia la tesi antifrancese» 171 .<br />

Hashim al-Atasi, ad ottobre, scrisse personalmente una lettera di r<strong>in</strong>graziamento al delegato<br />

italiano, per la sua opposizione alle tesi francesi 172 . L’opposizione del parlamento <strong>siria</strong>no, che<br />

venne più volte sospeso, ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e dissolto dall’Alto Commissario De Martel nel novembre<br />

1934 173 , fece <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e fallire questo primo progetto di trattato franco-<strong>siria</strong>no. Le trattative per la<br />

cessazione del Mandato sarebbero riprese solamente nel 1936.<br />

4.7 - Il trono di Siria: gli italiani e la candidatura di ʻAli Ibn al-Husayn<br />

L’ipotesi della costituzione di una monarchia <strong>siria</strong>na, ventilata a partire dalla f<strong>in</strong>e degli<br />

anni Venti, fu soprattutto una mossa dell’Alto Commissariato per tentare di deviare gli sforzi<br />

dei nazionalisti e dividerne i ranghi 174 . Per la Francia, fu anche un utile argomento di trattativa<br />

con la famiglia hashimita, e servì <strong>in</strong> particolare a conv<strong>in</strong>cere Faysal a concludere importanti<br />

accordi riguardo allo sbocco mediterraneo dell’oleodotto iracheno. Tra il 1928 ed il 1935<br />

all’<strong>in</strong>circa, d<strong>in</strong>astie e uom<strong>in</strong>i di governo del Vic<strong>in</strong>o Oriente si accapigliarono sulle candidature<br />

al trono di Siria, nonostante la possibilità di creare un regno nel paese fossero assai remote; <strong>in</strong><br />

ultima analisi, Francia e Gran Bretagna riuscirono a sfruttare l’ambizione e l’avidità degli<br />

uom<strong>in</strong>i di potere arabi, per <strong>in</strong>debolire il movimento di emancipazione nazionale <strong>in</strong> Oriente 175 .<br />

Gli italiani, fortemente <strong>in</strong>teressati all’assetto istituzionale che la Siria avrebbe assunto dopo la<br />

cessazione del Mandato, cercarono di non rimanere esclusi dagli sviluppi della questione, per<br />

cercare di favorire la soluzione per loro più vantaggiosa. In particolare, nel momento <strong>in</strong> cui la<br />

trasformazione della Siria <strong>in</strong> una monarchia sembrò una possibilità concreta, cercarono di<br />

stabilire dei contatti con alcuni dei candidati più probabili. Tuttavia, l’Italia non aveva alcuna<br />

capacità di <strong>in</strong>fluenza reale, e non poté che limitarsi a raccogliere <strong>in</strong>formazioni, e sforzarsi di<br />

ottenere una buona disposizione verso di essa da parte degli ipotetici futuri sovrani.<br />

Non solo gli italiani ebbero rapporti soprattutto con dei candidati piuttosto deboli, ma<br />

andarono ad <strong>in</strong>filarsi <strong>in</strong> un g<strong>in</strong>epraio di rivalità, nel quale non riuscivano a districarsi molto<br />

abilmente. Inizialmente, la scelta più probabile sembrò ricadere su Faysal, che godeva di un<br />

certo prestigio <strong>in</strong> Siria dopo il suo breve governo nel 1920. L’unione di Siria ed Iraq sotto il<br />

suo regno era l’ipotesi preferita dai monarchici <strong>siria</strong>ni, e dall’op<strong>in</strong>ione pubblica <strong>in</strong> genere.<br />

Faysal e la famiglia hashimita erano considerati nettamente filo-britannici, dunque la sua<br />

candidatura era contraria agli <strong>in</strong>teressi italiani. In opposizione all’ipotesi di unione di Siria ed<br />

Iraq sotto la monarchia di Faysal, la Turchia sostenne la candidatura dell’ex Khedivè ‘Abbas<br />

171 ASMAE, AP, Siria 10, “Relazione per S.E. il Sottosegretario di Stato”, Roma 26 maggio 1934, f.to Buti;<br />

“Appunto per il Servizio Istituti Internazionali”, 29 maggio 1934, f.to Buti<br />

172 ASMAE, AP, Siria 10, Tel. 1340/314, Damasco 18 ottobre 1934, Caruso al MAE<br />

173 M. Zamir, Lebanon’s Quest, cit., pp. 104-105<br />

174 P. S. Khoury, Syria and the French Mandate, cit., p. 335<br />

175 Per una trattazione generale della questione del trono di Siria nella prima metà degli anni Trenta si veda<br />

Ahmed M. Gomaa, “The Syrian Throne: Hashemite Ambition and Anglo-French Rivalry, 1930-1935”, <strong>in</strong> U.<br />

Dann (ed.), The Great Powers <strong>in</strong> the Middle East, cit., pp. 183-195; P. A. Shambrook, French Imperialism <strong>in</strong><br />

Syria, cit., pp. 25-27 e 55-61

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