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politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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Ghani Bajiqani, Fawzi al-Na‘as, Ahmad Rasim <strong>–</strong> oltre ad un commerciante, ‘Abd al-Salam<br />

Adham 113 . Nel novembre 1937, Lo Savio aggiornava la lista dei collaboratori, che ora<br />

comprendeva 17 nomi, al-Sa‘dawi compreso; mentre alcuni dei nomi precedenti<br />

scomparivano dalla lista, si aggiungevano ora Zafir Ibn Musa, Salah al-Gabsi (al-Qabsi?), e<br />

Abu Bakr Kaddura (Qadura?), <strong>in</strong>segnanti; Muhammad Derebica, Fu’ad Ben Dau, Mukhtar al-<br />

Tunsi, Salah al-Aweti, Muhammad e Ibrahim al-Ghariani, Ahmad Muaghed 114 . Tutti quanti,<br />

pur essendo <strong>in</strong> gran parte nati <strong>in</strong> Libia, erano cittad<strong>in</strong>i <strong>siria</strong>ni. Un’altra dec<strong>in</strong>a di iscritti al<br />

registro del consolato erano perlomeno di «sentimenti dubbi» verso l’Italia, mentre i restanti<br />

130 circa apparivano estranei a qualsiasi attività <strong>politica</strong> 115 .<br />

Il m<strong>in</strong>istro al Cairo, Cantalupo, si allarmò nel <strong>1932</strong> per la crescente attività di al-Sa‘dawi e<br />

del Comitato dal lui presieduto, dopo che sul giornale wafdista al-Jihad era comparsa la<br />

seguente <strong>in</strong>serzione: «si pregano tutti coloro che sono <strong>in</strong> relazione col comitato esecutivo<br />

delle “colonie tripol<strong>in</strong>e-barc<strong>in</strong>e” di <strong>in</strong>dirizzare le loro corrispondenze al nome del capo della<br />

“Società della difesa Tripol<strong>in</strong>a-Barc<strong>in</strong>a” Bescir el Saadaui <strong>in</strong> Damasco. Il segretario: Kamel<br />

Ajad». Cantalupo suggeriva al M<strong>in</strong>istero degli Esteri di far sorvegliare attentamente l’attività<br />

di al-Sa‘dawi dalle autorità consolari italiane, poiché gli era stato assicurato «che i vari<br />

proclami e manifesti che vengono diramati nei paesi d’Oriente contro la nostra dom<strong>in</strong>azione<br />

<strong>in</strong> Libia siano compilati e stampati <strong>in</strong> Siria a cura del Bescir Saadaui» 116 . Pochi giorni dopo<br />

tornava sull’argomento, preoccupato per la rete di sostenitori che questi sembrava trovare nei<br />

leader politici musulmani:<br />

Essendo venuto a conoscenza che una pubblicazione a noi ostile, per quanto riguarda la nostra <strong>politica</strong><br />

coloniale <strong>in</strong> Libia, era stata diffusa recentemente fra i libici fuoriusciti ed <strong>in</strong> questi ambienti islamici, ho<br />

disposto <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i e ricerche per averne copia. Essa mi è stata <strong>in</strong> questi giorni rimessa da un fiduciario con<br />

la conferma che essa è pervenuta, segretamente, dalla Palest<strong>in</strong>a.<br />

L’opuscolo [...] è <strong>in</strong>farcito delle più <strong>in</strong>verosimili <strong>in</strong>venzioni e passa <strong>in</strong> rassegna le pretese atrocità italiane<br />

dallo sbarco <strong>in</strong> Libia s<strong>in</strong>o ai nostri giorni. Esso è stato diramato (come risulta dall’<strong>in</strong>testazione della<br />

rivista) da un “comitato per la diffusione delle atrocità” la cui sede non mi è stata ancora precisata. Si<br />

deve <strong>in</strong>vece ritenere quasi sicura la notizia, datami da varie fonti, che la compilazione e stampa del<br />

libretto sia avvenuta <strong>in</strong> Siria, a cura di quel Bescir el Sadaui la cui attività si svolge spudoratamente, nel<br />

territorio del mandato francese [...]. Per le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i ulteriori che l’Eccellenza Vostra credesse disporre <strong>in</strong><br />

Siria e Palest<strong>in</strong>a <strong>–</strong> e che per parte mia proseguirò qui <strong>–</strong> reputo opportuno segnalare che il Bescir El Sadaui<br />

agisce con altri fuoriusciti libici, fra i quali Otman El Sadegh, Muctar Coobar e Ali El Abdia, la precisa<br />

residenza dei quali non mi è s<strong>in</strong>’oggi <strong>in</strong>dicata, meno per l’ultimo che si sarebbe recentemente stabilito <strong>in</strong><br />

Transgiordania. I fondi per la ripresa delle campagne contro di noi sarebbero stati procurati mediante<br />

<strong>in</strong>tese di alcuni “leader” musulmani al momento del congresso islamico <strong>in</strong> Palest<strong>in</strong>a, impegnatisi con il<br />

Bescir Sedaui <strong>–</strong> che vi rappresentava i libici dissidenti <strong>–</strong> a rifornirlo cont<strong>in</strong>uativamente dei mezzi<br />

f<strong>in</strong>anziari occorrenti. Fra le persone implicate nella faccenda mi sono anche stati fatti i soliti nomi dei<br />

fratelli Arslan, degli Emiri della famiglia Abd-el Ga[d?]er, e del Gran Mufti di Palest<strong>in</strong>a, scech [sic]<br />

Am<strong>in</strong> El Husse<strong>in</strong>i 117 .<br />

Si trattava dell’opuscolo “Le atrocità nere e rosse” o “La civilizzazione col ferro e col<br />

fuoco”, pubblicato a Damasco nella tipografia di Nasuh Babil, direttore di al-Ayyam 118 , che<br />

circolava <strong>in</strong> maniera capillare nel mondo arabo (alcuni notabili musulmani di Aleppo<br />

l’avevano ricevuta per posta dall’Egitto) 119 . I contatti di al-Sa‘dawi erano abbastanza<br />

ramificati da permettergli di pubblicare i suoi <strong>in</strong>terventi anche su al-Zohra, uno dei pr<strong>in</strong>cipali<br />

113<br />

Ibidem<br />

114<br />

Per alcuni di questi nomi, di cui non mi è stato possibile <strong>in</strong>dividuare la grafia corretta, ho mantenuto la grafia<br />

del documento italiano.<br />

115<br />

ASMAE, AP, Libia 17, Tel. 3031/541, Damasco 25 novembre 1937, Lo Savio al MAE<br />

116<br />

ASMAE, AE, B. 256/1, F. “<strong>1932</strong>. Libia, Tunisia, Algeria, Marocco”, Tel. 1977/746, 1 giugno <strong>1932</strong>,<br />

(Cantalupo?) al MAE<br />

117<br />

ASMAE, AE, B. 256/1, Tel. 2032/764, 8 giugno <strong>1932</strong>, Cantalupo al MAE<br />

118<br />

A. Bald<strong>in</strong>etti, The Orig<strong>in</strong>s of the Libyan Nation, cit., p. 86<br />

119<br />

ASMAE, M<strong>in</strong>culpop, B. 229, Tel. 517/119, Aleppo 19 maggio <strong>1932</strong>, Giuriati al MAE<br />

129

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