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politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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104<br />

piuttosto frequente, era nato come organo di sostegno personale di Lutfi al-Haffar, uno dei<br />

leader del Blocco Nazionale 138 .<br />

Inf<strong>in</strong>e, un rapporto francese del dicembre <strong>1940</strong> permette di osservare la situazione della<br />

stampa nel Mandato alla f<strong>in</strong>e del decennio, e di tracciare la sua evoluzione f<strong>in</strong>o al momento <strong>in</strong><br />

cui essa venne <strong>in</strong>terrotta a causa della guerra. Sebbene limitato alla stampa delle città<br />

pr<strong>in</strong>cipali, questo rapporto descriveva <strong>in</strong>fatti nel dettaglio le vicende di ogni pubblicazione a<br />

partire dalla sua fondazione, e a partire da esso possono essere estrapolati dei dati riguardanti<br />

la crescita nella diffusione dei quotidiani e periodici più importanti. I dati sulla tiratura dei<br />

periodici, riferendosi probabilmente al <strong>1940</strong>, presentano il problema di fotografare la<br />

situazione della stampa nel momento <strong>in</strong> cui la Francia era già entrata <strong>in</strong> guerra, per cui essa<br />

aveva subito delle limitazioni di tipo diretto <strong>–</strong> <strong>in</strong> particolare alla libertà di stampa <strong>–</strong> ed<br />

<strong>in</strong>diretto, a livello economico. Le cifre possono essere qu<strong>in</strong>di poco fedeli dell’effettiva<br />

evoluzione quantitativa della stampa, che probabilmente era al suo apice durante il 1939. Nel<br />

maggio del <strong>1940</strong>, i francesi avevano imposto a tutti i giornali di dimezzare il proprio formato,<br />

e <strong>in</strong> seguito avevano proibito loro di aumentare i prezzi, quando il calo della pubblicità aveva<br />

colpito economicamente la stampa. La conseguenza fu che la gran parte dei quotidiani e<br />

periodici più piccoli sparì prima della f<strong>in</strong>e della guerra 139 . Il rapporto francese riporta<br />

l’evoluzione nel corso del tempo della tiratura di un solo quotidiano, al-Ayyam di Damasco:<br />

1.200 copie nel <strong>1932</strong>, 1.800 nel 1934, 3.500 nel 1938, e 3.000 nel <strong>1940</strong>. Il dato mostra una<br />

dim<strong>in</strong>uzione di poco meno del 15% della tiratura, nel <strong>1940</strong>, rispetto all’anteguerra 140 . Sebbene<br />

questo dato isolato non permetta di trarre conclusioni generali, è possibile che <strong>in</strong> questa fase<br />

la stampa non avesse ancora risentito <strong>in</strong> maniera significativa della situazione bellica; <strong>in</strong> ogni<br />

caso, la tiratura media della stampa prima del settembre 1939 doveva essere leggermente<br />

superiore rispetto alle cifre riportate dai francesi l’anno seguente.<br />

Ami Ayalon ha riportato, traendoli dalle opere di diversi storici arabi, delle stime sulla<br />

diffusione dei quotidiani <strong>siria</strong>ni molto superiori rispetto a quelle francesi, secondo cui la<br />

tiratura massima dei quotidiani libanesi e <strong>siria</strong>ni <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua araba non superava <strong>in</strong> nessun caso<br />

le 4.000 copie. Secondo Iliyas, sia al-Qabas che al-Ayyam avrebbero avuto <strong>in</strong>vece una tiratura<br />

di 6.000-8.000 copie nel 1936-39; ma, se simili cifre venivano forse raggiunte <strong>in</strong> occasione di<br />

eventi politici particolarmente significativi, difficilmente esse rappresentavano il dato medio<br />

della loro diffusione, durante questo periodo. Nel 1941, al-Qabas avrebbe avuto ancora una<br />

diffusione di 4.000 copie (Rifa‘i), mentre nel 1944, secondo i dati ufficiali britannici,<br />

entrambi i quotidiani si fermavano a 2.200 copie 141 . È difficile stabilire quali siano le cifre più<br />

affidabili; come ha osservato Ayalon, gli editori dei giornali tendevano ad esagerare la tiratura<br />

per questioni di prestigio; le stime degli osservatori esterni, come i funzionari<br />

dell’amm<strong>in</strong>istrazione mandataria francese, erano probabilmente le più vic<strong>in</strong>e al vero, anche<br />

se le frequenti discrepanze nei loro rapporti sono <strong>in</strong>dicative delle difficoltà di ottenere dati<br />

certi 142 .<br />

Nel Libano, la stampa quotidiana <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua francese ebbe un notevole <strong>in</strong>cremento durante il<br />

decennio. In particolare, L’Orient raddoppiò quasi la sua diffusione, raggiungendo una<br />

tiratura di 7.000 copie. Il quotidiano, diretto dal greco-cattolico Gabriel Khabbaz, ex deputato<br />

e m<strong>in</strong>istro dei Lavori Pubblici libanese, era un forte sostenitore dell’<strong>in</strong>dipendenza del Libano,<br />

sotto tutela francese, ed un partigiano del presidente Emile Eddé 143 . Le Jour, fondato nel<br />

1934, aveva una tiratura di 3.500 copie, ed era <strong>in</strong>vece l’organo di sostegno al partito rivale di<br />

138<br />

A. Ayalon, The Press <strong>in</strong> the Arab Middle East, cit., p. 85<br />

139<br />

Ivi, p. 105<br />

140<br />

CADN, Syrie-Liban, DP, 445, “La presse au Liban et en Syrie. Decembre <strong>1940</strong>”, p. 48<br />

141<br />

A. Ayalon, The Press <strong>in</strong> the Arab Middle East, cit., Tab. 1, pp. 149-50<br />

142<br />

Ivi, p. 146<br />

143<br />

CADN, Syrie-Liban, DP, 445, “La presse au Liban et en Syrie. Decembre <strong>1940</strong>”, pp. 3-4. George Naqqash,<br />

editore de L’Orient, era amico personale di Eddé; K. M. Firro, Invent<strong>in</strong>g Lebanon, cit., p. 116

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