politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
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98<br />
al-Balagh, che era stato sempre filo-francese e “corretto” verso le autorità mandatarie; il suo<br />
sostegno era particolarmente importante, perché <strong>in</strong> quel momento al-‘Ahd al-Jadid aveva<br />
cessato le pubblicazioni, e l’unico altro giornale musulmano di un certo rilievo, al-Nida’ era<br />
apertamente ostile al Mandato 91 . Poco tempo dopo, le autorità francesi concedevano al<br />
proprietario de L’Eclair du Nord di Aleppo, Nicolas Djandji (J<strong>in</strong>anji?), una somma di 3.000<br />
franchi per evitare la cessazione della pubblicazione 92 . Il provvedimento era giustificato dal<br />
fatto che era uno dei due soli giornali <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua francese della città, nato come organo di difesa<br />
delle m<strong>in</strong>oranze, legato al Partito Liberale Costituzionale e favorevole perciò alla<br />
collaborazione con la Francia (anche se questo non gli avrebbe impedito <strong>in</strong> seguito di<br />
sostenere l’Italia nella questione etiopica, né evitato una sospensione di 120 giorni per avere<br />
criticato il governo <strong>siria</strong>no) 93 .<br />
Negli archivi francesi dell’amm<strong>in</strong>istrazione mandataria, non vi sono documenti che<br />
attest<strong>in</strong>o sovvenzioni alla stampa nella parte centrale del decennio; per quanto ciò non<br />
significhi necessariamente che esse fossero cessate, è probabile che i pagamenti <strong>in</strong> denaro<br />
venissero progressivamente ridotti. Secondo l’op<strong>in</strong>ione del console italiano a Damasco Lo<br />
Savio, nel 1937 si tendeva ad usare sempre più il “bastone” rispetto alla “carota”: «la Francia<br />
pare che nei primi anni avesse abituati i giornalisti a larghe sovvenzioni, ora preferisce il<br />
sistema più economico della sospensione, ma il costume è <strong>in</strong>valso e se si vuole un giornale<br />
favorevole il mezzo ormai è noto ed è sicuro» 94 . Senza <strong>in</strong>troiti provenienti dalle autorità<br />
francesi, la stampa era però soggetta all’<strong>in</strong>fluenza delle altre potenze che avevano <strong>in</strong>teressi<br />
sulla regione, come la Turchia o l’Italia. Con l’<strong>in</strong>izio della guerra etiopica, ad esempio, il<br />
governo italiano aumentò progressivamente le sovvenzioni alla stampa, concedendo a partire<br />
dal 1936 dei fondi annui di circa 30.000 Lire italiane a Beirut, e 7.000 a Damasco ed<br />
Aleppo 95 . Nella sola Aleppo, non certo la città del Levante con la stampa più progredita,<br />
l’Italia f<strong>in</strong>anziava regolarmente, nel 1937, c<strong>in</strong>que pubblicazioni 96 . La Francia non ostacolò<br />
questo tipo di attività con decisione f<strong>in</strong>o al 1939, quando, nell’imm<strong>in</strong>enza del conflitto<br />
bellico, riprese a sovvenzionare con generosità la stampa del Mandato. Il delegato dell’Alto<br />
Commissario ad Aleppo, il 18 maggio, sollecitò una sovvenzione annuale complessiva di<br />
2.000 Lire Siriane (LS) per la stampa locale, pari a 40.000 franchi circa 97 . Se al-Nazir ed al-<br />
Shabab erano «<strong>in</strong>feudati al clan Djabri» e irriducibilmente ostili alla Francia, i fogli fedeli<br />
(L’Eclair du Nord, al-Taqaddum, al-Ahali, al-Hadith 98 ) andavano <strong>in</strong>coraggiati a mantenere il<br />
proprio atteggiamento, mentre si poteva «mettere f<strong>in</strong>e alla perplessità dei direttori di Djihad,<br />
El Wakt 99 e Courrier de Syrie», i quali f<strong>in</strong>o a quel momento avevano sostenuto l’Italia e la<br />
Germania. Le sovvenzioni, come da prassi, non dovevano essere regolari, ma elargite solo<br />
come ricompensa <strong>in</strong> seguito alla pubblicazione di articoli giudicati soddisfacenti 100 .<br />
A Damasco, scriveva il delegato dell’Alto Commissario, era opportuno appoggiarsi all’Alif<br />
Ba’, monarchico ed ostile al Blocco, e da sempre “corretto” verso la Francia, sebbene<br />
91 CADN, Syrie-Liban, DP, 445, N° 124, Beirut 14 giugno <strong>1932</strong>, il capo dei Servizi di Stampa e Informazione al<br />
consigliere per le Relazioni Estere<br />
92 CADN, Syrie-Liban, DP, 445, N° 1334/S.P./P., Aleppo 17 agosto <strong>1932</strong>, il delegato aggiunto dell’Alto<br />
Commissario per il Vilayet di Aleppo al delegato generale dell’Alto Commissario a Beirut<br />
93 CADN, Syrie-Liban, DP, 445, “La presse au Liban et en Syrie. Decembre <strong>1940</strong>”, pag. 81<br />
94 ASMAE, AP, Siria 16, Tel. 793/121, Damasco 16 marzo 1937, Lo Savio al m<strong>in</strong>istro degli Esteri<br />
95 Vedi il Cap. 5, pp. 163-171<br />
96 ASMAE, AP, Siria 19, Tel. 1899, Aleppo 11 dicembre 1937, il console Guido Navarr<strong>in</strong>i al M<strong>in</strong>culpop<br />
97 Il cambio tra lira <strong>siria</strong>na e franco francese era stato fissato <strong>in</strong> 1 a 20 nel momento <strong>in</strong> cui i francesi avevano<br />
preso le red<strong>in</strong>i dell’amm<strong>in</strong>istrazione <strong>in</strong> Siria, e sostituito la sterl<strong>in</strong>a egiziana con la nuova moneta. P. S. Khoury,<br />
Syria and the French Mandate, cit., p. 85<br />
98 Il giornale è <strong>in</strong>dicato dai francesi con la grafia “al-Haouadess” e dagli italiani con “al-Hadiss”<br />
99 Al-Jihad e al-Waqt<br />
100 CADN, Syrie-Liban, DP, 445, N° 2436/S.P., Aleppo 18 maggio 1939, “Note sur la presse d’Alep”, il delegato<br />
aggiunto dell’Alto Commissario per il Muhafaza di Aleppo al capo del Service de la Presse a Beirut e<br />
all’ispettore dei Servizi Segreti Del Muhafaza di Aleppo