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la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...

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maestra deve accontentasi <strong>di</strong> una “me<strong>di</strong>a legión”, cui <strong>Montale</strong> aggiunge <strong>la</strong> specificazione “<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>avoli” per render<strong>la</strong> più comprensibile, ma creando anche in questo modo una sottile<br />

<strong>di</strong>fferenza tra le <strong>due</strong> espressioni.<br />

Il <strong>di</strong>scorso del<strong>la</strong> donna è segnato però anche da un’amara rassegnazione, perché “<strong>la</strong> vida que<br />

corre sobre <strong>la</strong>s ligeras a<strong>la</strong>s del tiempo se acaba…” [<strong>la</strong> vita che corre sulle leggere ali del<br />

tempo si esaurisce] che <strong>Montale</strong> traduce “corre <strong>la</strong> vita sulle ali leggere del vento”,<br />

tra<strong>la</strong>sciando il verbo che ha nell’originale <strong>la</strong> funzione <strong>di</strong> completare il senso <strong>di</strong> caducità a cui<br />

sono destinati tutti gli esseri umani, e causando così l’assenza <strong>di</strong> un elemento decisivo anche a<br />

livello semantico.<br />

Un passo molto significativo è l’esc<strong>la</strong>mazione del<strong>la</strong> decana Camacha al<strong>la</strong> nascita dei gemelli<br />

dell’allieva Montil<strong>la</strong>, i quali appaiono in forma <strong>di</strong> cane, occasione in cui essa asserisce che<br />

quel<strong>la</strong> trasformazione mostruosa “algún misterio contiene”.<br />

Tale osservazione così ambigua contiene un riferimento importante perché rimanda<br />

ad<strong>di</strong>rittura al prologo del<strong>la</strong> raccolta, nel quale si trova l’espressione enigmatica, riferita alle<br />

<strong>novelle</strong>, “algún misterio tienen escon<strong>di</strong>do”, che ha sollevato tanti dubbi tra i critici.<br />

Non si può non notare che proprio in questo <strong>di</strong>scorso, il più significativo e drammatico<br />

dell’ultima novel<strong>la</strong>, si trova un collegamento col prologo, come se proprio in queste parole si<br />

sve<strong>la</strong>sse il senso <strong>di</strong> tutta l’opera: un mistero, appunto, che aleggia attorno al<strong>la</strong> forma dei<br />

neonati e al significato dei racconti esemp<strong>la</strong>ri.<br />

<strong>Montale</strong> elimina invece il parallelismo traducendo “è assai misterioso”, scelta che d’altra<br />

parte, considerando l’e<strong>di</strong>zione italiana in questione, non ha un’importanza così decisiva, dato<br />

che il testo tradotto non si trova all’interno del<strong>la</strong> raccolta completa, e dunque il lettore cui si<br />

rivolge <strong>Montale</strong> non conosce probabilmente il prologo originale.<br />

Il forte collegamento con le pagine iniziali è rimarcato anche dalle parole <strong>di</strong> Scipione, che<br />

giu<strong>di</strong>ca le <strong>di</strong>chiarazioni del<strong>la</strong> strega un gioco, parallelismo che si trova anche nel prologo in<br />

riferimento sempre ai racconti.<br />

Mistero e gioco sono dunque i <strong>due</strong> termini che definiscono il <strong>di</strong>scorso del<strong>la</strong> strega e le<br />

<strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> poetica dell’autore spagnolo al principio del volume, sebbene le parole del<strong>la</strong><br />

Cañizares siano molto serie e trattino <strong>di</strong> temi davvero importanti, dal<strong>la</strong> spiegazione sul<strong>la</strong><br />

malvagità del <strong>di</strong>avolo al<strong>la</strong> natura umana.<br />

In un punto, <strong>Montale</strong> decide <strong>di</strong> sciogliere l’ambiguità <strong>di</strong> una re<strong>la</strong>tiva, quando <strong>la</strong> strega <strong>di</strong>ce al<br />

mastino che egli dev’esse “hijo de <strong>la</strong> Montie<strong>la</strong>, a quien con grandísimo gusto doy notizia de tu<br />

sucesos…” [figlio del<strong>la</strong> Montie<strong>la</strong>, a chi con gran<strong>di</strong>ssimo piacere informo dei fatti accaduti a<br />

te]. Da cui effettivamente risulta <strong>di</strong>fficile comprendere se quel pronome re<strong>la</strong>tivo faccia<br />

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