la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...
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1 LA RACCOLTA DI NARRATORI SPAGNOLI<br />
1.1 La genesi <strong>di</strong> un’opera<br />
Ca<strong>la</strong>rsi all’interno <strong>di</strong> un orizzonte culturale è opera complessa e delicata, soprattutto se il<br />
periodo che si prende in esame è lontano da noi, o il luogo remoto, ma neppure bisogna<br />
pensare che analizzare un ambito re<strong>la</strong>tivamente vicino sia impresa da affrontare al<strong>la</strong> leggera.<br />
Tuttavia, per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un’opera, <strong>di</strong> una <strong>traduzione</strong> in modo partico<strong>la</strong>re, è in<strong>di</strong>spensabile<br />
cercare per prima cosa <strong>di</strong> comprendere a quale ambiente e a che tipo <strong>di</strong> lettore si rivolga<br />
l’autore e, nel caso <strong>di</strong> un’opera moderna come quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> cui mi occupo, quale sia il suo<br />
pubblico.<br />
Prima <strong>di</strong> affrontare più da vicino <strong>la</strong> raccolta all’interno del<strong>la</strong> quale si trova <strong>la</strong> <strong>traduzione</strong> che<br />
analizzerò, cerchiamo dunque <strong>di</strong> darle una sistemazione cronologica.<br />
Non mi propongo qui <strong>di</strong> rappresentare un panorama esaustivo del<strong>la</strong> situazione letteraria<br />
italiana all’inizio degli anni Quaranta, impegno per il quale sarebbero necessari <strong>la</strong>vori più<br />
ampi <strong>di</strong> questo, ma <strong>di</strong> definirne con brevi tratti l’atmosfera.<br />
Gli anni appena prima dell’entrata in guerra dell’Italia furono mossi da impetuose correnti.<br />
Da una parte <strong>la</strong> situazione economica era molto instabile, era lievitato, dopo le sanzioni delle<br />
Nazioni Unite contro l’Italia, il costo del<strong>la</strong> carta, e i controlli da parte del Ministero del<strong>la</strong><br />
cultura popo<strong>la</strong>re si facevano sempre più pressanti.<br />
Come è noto, il desiderio <strong>di</strong> Mussolini era quello <strong>di</strong> control<strong>la</strong>re i mezzi <strong>di</strong> comunicazione al<br />
fine <strong>di</strong> uniformare <strong>la</strong> cultura italiana al messaggio <strong>di</strong> propaganda nazionalista e fascista.<br />
L’attenzione del regime era rivolta inizialmente soprattutto ai me<strong>di</strong>a a più ampia <strong>di</strong>ffusione<br />
quali i giornali e <strong>la</strong> ra<strong>di</strong>o, usati come canali <strong>di</strong> propaganda dei <strong>di</strong>scorsi e dell’immagine del<br />
duce. L’e<strong>di</strong>toria già dagli anni Venti subì un certo controllo, in partico<strong>la</strong>re per <strong>la</strong> produzione<br />
sco<strong>la</strong>stica, anche grazie al finanziamento delle imprese considerate favorevolmente dal<br />
fascismo, ma fu negli anni Trenta che, in reazione a una notevole apertura al<strong>la</strong> letteratura<br />
straniera avvenuta al<strong>la</strong> fine del decennio precedente, <strong>la</strong> censura <strong>di</strong>venne più serrata. Dal<br />
Trentasei i libri prima <strong>di</strong> essere stampati vennero giu<strong>di</strong>cati da lettori professionisti; tra il<br />
Trentotto e il Trentanove si ebbe una drastica riduzione del<strong>la</strong> pubblicazione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> autori<br />
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