la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...
la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...
la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
lettore <strong>di</strong> comprendere <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza del<strong>la</strong> propria cultura da quel<strong>la</strong> descritta e <strong>di</strong> scoprire aspetti<br />
interessanti del<strong>la</strong> realtà rappresentata.<br />
A scuo<strong>la</strong>, per comprare i dolci per il cane, i giovani studenti arrivano a vendere o impegnare<br />
“más de dos Antonios”, espressione enigmatica per il lettore moderno che allude alle<br />
Intruductiones <strong>la</strong>tinae <strong>di</strong> Elio Antonio de Nebrija, usate fino all’Ottocento come manuale<br />
sco<strong>la</strong>stico. <strong>Montale</strong> preferisce all’uso <strong>di</strong> una nota paratestuale l’elisione del riferimento e <strong>la</strong><br />
<strong>traduzione</strong> generica “persino i testi <strong>di</strong> grammatica”.<br />
A <strong>di</strong>fferenza delle grammatiche, il vademecum mantiene il suo nome originale, ma con un<br />
tipo <strong>di</strong> manipo<strong>la</strong>zione inversa per cui, passando dal carattere corsivo al normale stampato,<br />
perde <strong>la</strong> connotazione <strong>di</strong> paro<strong>la</strong> strana o ricercata.<br />
Come il cibo, anche <strong>la</strong> struttura degli e<strong>di</strong>fici fa riferimento ad una realtà non più così<br />
comprensibile per i lettori <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> come lo era per quelli <strong>di</strong> <strong>Cervantes</strong>, per cui il traduttore<br />
sente <strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> tradurre “puerta de <strong>la</strong> calle” come “<strong>la</strong> porta che dà sul<strong>la</strong> strada” , mentre<br />
“<strong>la</strong> (puerta) de en el me<strong>di</strong>o” sarà quel<strong>la</strong> “interna”.<br />
La città <strong>di</strong> Siviglia appare solo <strong>di</strong> sfuggita nel testo, anche se <strong>di</strong> questo luogo viene<br />
sottolineata <strong>la</strong> varietà dei suoi abitanti e delle loro con<strong>di</strong>zioni sociali. Tuttavia vi è, oltre che<br />
all’ospedale e al mattatoio, il riferimento ai suoi e<strong>di</strong>fici più rappresentativi, quali il Cabildo,<br />
che viene reso “Capitolo”, l’ “Ayuntamiento”, che viene tradotto “pa<strong>la</strong>zzo comunale”, e <strong>la</strong><br />
Lonja, per <strong>la</strong> quale <strong>Montale</strong> mantiene invece il termine spagnolo, senza spiegare <strong>di</strong> cosa si<br />
tratti.<br />
A volte traducendo si può mantenere l’esatta resa contenutistica, ma eliminare una sfumatura<br />
importante del linguaggio originale, testimone <strong>di</strong> un gap culturale che si desidera superare.<br />
Ad esempio nel<strong>la</strong> casa del mercante, oltre al cane, vi sono <strong>due</strong> crudeli gatti che da “gatos<br />
romanos” <strong>di</strong>ventano “gatti soriani”.<br />
Oltre al<strong>la</strong> manipo<strong>la</strong>zione dei riferimenti contestuali, anche l’azione verbale spesso subisce<br />
delle trasformazioni <strong>di</strong> tempo e <strong>di</strong> modo, ma più interessanti appaiono i cambiamenti <strong>di</strong><br />
aspetto.<br />
Se numerose volte i mo<strong>di</strong> impliciti <strong>di</strong>ventano espliciti per garantire una maggiore narratività,<br />
altre volte il proce<strong>di</strong>mento inverso viene compiuto allo scopo <strong>di</strong> sintetizzare il testo, e in altre<br />
occasioni i cambiamenti investono <strong>la</strong> durata dell’azione.<br />
Ad esempio, in queste pagine troviamo alcune <strong>di</strong> queste soluzioni, partico<strong>la</strong>rmente notevoli<br />
perché al verbo principale viene aggiunta un’altra espressione <strong>di</strong> sostegno che ne trasforma in<br />
parte l’aspetto.<br />
78