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la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...

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universal centine<strong>la</strong>…” [non dormivo <strong>di</strong> notte, visitando i cortili, salendo sulle terrazze, reso<br />

universale sentinel<strong>la</strong>].<br />

Molto spesso, traducendo, <strong>Montale</strong> preferisce rendere espliciti dei verbi impliciti per dar<br />

maggior chiarezza e semplicità narrativa alle azioni. In questo caso il traduttore sceglie <strong>di</strong><br />

trasformare i gerun<strong>di</strong> e il participio in imperfetti, che trasformano <strong>la</strong> concitazione<br />

dell’originale in una or<strong>di</strong>nata elencazione: “non dormivo <strong>la</strong> notte, visitavo i cortili, salivo<br />

sulle terrazze e facevo <strong>la</strong> sentinel<strong>la</strong>..”<br />

Il padrone apprezza il buon servizio del cane e lo premia con avanzi <strong>di</strong> cibo, che l’animale<br />

accoglie con “infinitos saltos”, che in italiano <strong>di</strong>ventano “gran<strong>di</strong> salti”. La trasformazione<br />

dell’espressione è ra<strong>di</strong>cale perché passa dall’aspetto temporale del durare delle piroette<br />

all’ambito spaziale del<strong>la</strong> loro grandezza, quando apparentemente non vi è alcun motivo per<br />

una tale resa, perché non si tratta né <strong>di</strong> una sintesi né <strong>di</strong> un’espressione i<strong>di</strong>omatica. Un simile<br />

cambiamento, sempre per rendere <strong>la</strong> misura con parametri <strong>di</strong>versi, era <strong>la</strong> trasformazione <strong>di</strong><br />

“exorbitantes” in “straor<strong>di</strong>narie”, usato per qualificare le vicende del mattatoio. In<br />

quest’ultimo caso ravve<strong>di</strong>amo lo stesso proce<strong>di</strong>mento, ma secondo <strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione opposta, in<br />

quanto il traduttore si sposta dal campo dello spazio (l’ampiezza ) a quello del tempo (<strong>la</strong> poca<br />

frequenza). Anche se apparentemente il significato delle espressioni coincide, <strong>la</strong><br />

trasformazione dell’ambito definisce parametri <strong>di</strong> misura <strong>di</strong>versi.<br />

Poco dopo <strong>Montale</strong> si trova a dover affrontare l’espressione spagno<strong>la</strong> “rodeele todo” per<br />

in<strong>di</strong>care il movimento del cane intorno al proprio padrone, <strong>la</strong> cui resa letterale “lo circondai<br />

tutto” non avrebbe senso. Il poeta, dovendo inserire una specificazione dell’azione, fa<br />

riferimento ai salti precedenti con <strong>la</strong> <strong>traduzione</strong> “gli feci intorno le mie piroette”, anche a<br />

costo <strong>di</strong> aggiungere un partico<strong>la</strong>re coloristico che richiama i saltimbanchi assente nel testo<br />

originale.<br />

L’espressività <strong>di</strong> <strong>Cervantes</strong> si <strong>di</strong>mostra, oltre che nel variopinto uso del linguaggio, nel<strong>la</strong> sua<br />

capacità <strong>di</strong> penetrare e descrivere <strong>la</strong> vita spagno<strong>la</strong> attraverso il riferimento agli usi e alle<br />

tra<strong>di</strong>zioni che lo scrittore ha avuto modo <strong>di</strong> conoscere durante i suoi numerosi viaggi. Questi<br />

partico<strong>la</strong>ri, <strong>di</strong>sseminati per il testo, lo rendono partico<strong>la</strong>rmente realistico e ci descrivono tutto<br />

un universo <strong>di</strong> costumi e <strong>di</strong> mode mantenendone <strong>la</strong> vividezza.<br />

Quando Berganza critica chi non si comporta secondo il proprio lignaggio, cita l’esempio <strong>di</strong><br />

un eccentrico cavaliere che si vanta “que sabe jugar los cubiletes y <strong>la</strong>s agal<strong>la</strong>s, y que no hay<br />

quien como el sabe bai<strong>la</strong>r <strong>la</strong> chacona”. Leggiamo nelle note critiche all’e<strong>di</strong>zione spagno<strong>la</strong> che<br />

il riferimento è a un gioco il cui scopo è nascondere sotto un bicchiere (cubilete) <strong>la</strong> picco<strong>la</strong><br />

pigna del cipresso (agal<strong>la</strong>) e far<strong>la</strong> passare rapidamente sotto un atro recipiente, mentre l’altra<br />

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