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la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...

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quanto già nel<strong>la</strong> prima frase il poeta elimina <strong>la</strong> struttura ad en<strong>di</strong>a<strong>di</strong> tipica del<strong>la</strong> poetica<br />

cervantina e sottolinea il valore verbale dell’intero testo.<br />

Altra operazione interessante per il <strong>di</strong>scorso dell’unità delle <strong>novelle</strong> <strong>di</strong> cui mi occupo è il fatto<br />

che <strong>la</strong> seconda inizi appena sotto <strong>la</strong> prima, come a determinare una continuità tra i <strong>due</strong> testi. In<br />

questo caso si tratta però <strong>di</strong> scelte e<strong>di</strong>toriali, nelle quali ritengo non sia coinvolto il traduttore.<br />

Il <strong>di</strong>alogo si apre con lo stupore dei <strong>due</strong> cani <strong>di</strong> fronte al<strong>la</strong> loro sorprendente facoltà <strong>di</strong> par<strong>la</strong>re<br />

<strong>la</strong> lingua umana, esplicitando subito <strong>la</strong> loro reciproca simpatia attraverso gli epiteti che<br />

antepongono al nome dell’altro, dato che Scipione chiama “amigo” Berganza, il quale lo<br />

apostrofa “hermano”. <strong>Montale</strong> mantiene inalterata l’espressione fraterna, ma aggiunge ad<br />

“amico” il possessivo “mio”, aggiungendo in questo caso, rispetto al<strong>la</strong> solita attenzione per <strong>la</strong><br />

maggior sinteticità possibile, un aggettivo per rendere l’affettuosità e <strong>la</strong> vicinanza dei <strong>due</strong><br />

animali.<br />

I <strong>due</strong> mastini dunque, con stupore, iniziano a <strong>di</strong>alogare, incerti loro stessi delle cause e sui<br />

limiti <strong>di</strong> tale libertà.<br />

La facoltà <strong>di</strong> par<strong>la</strong>re è il primo tema del <strong>di</strong>alogo e ricopre un’importanza fondamentale, in<br />

quanto proietta l’intero racconto in un piano sospeso tra <strong>la</strong> realtà e l’irrealtà. Il realismo<br />

cervantino che si svelerà nel<strong>la</strong> novel<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> descrizione <strong>di</strong> ambienti estremamente concreti<br />

soprattutto nei loro aspetti più biechi, si smussa presentando <strong>la</strong> narrazione come il <strong>di</strong>scorso<br />

apparentemente irreale tra <strong>due</strong> cani. Questo contrasto così forte si può situare all’interno del<strong>la</strong><br />

generale problematica dell’opposizione tre Storia e Fantasia, tema molto <strong>di</strong>battuto dal<strong>la</strong> critica<br />

cervantina.<br />

Tutte le <strong>novelle</strong> del<strong>la</strong> raccolta contengono numerosi riferimenti realistici al<strong>la</strong> società del<br />

tempo, svolgendosi tra i <strong>di</strong>versi livelli sociali che <strong>la</strong> componevano, senza contare i richiami<br />

autobiografici dell’autore o le citazione <strong>di</strong> persone realmente esistite o ad<strong>di</strong>rittura conosciute<br />

durante i suoi viaggi.<br />

L’elemento favolistico gioca da contrappunto a tale concretezza, condendo ogni novel<strong>la</strong> <strong>di</strong><br />

elementi del<strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zione fantastica quali agnizioni sbalor<strong>di</strong>tive, insperati salvataggi e<br />

riconoscimenti che permettono spesso un improvviso lieto fine.<br />

L’autore, in questo caso, incorniciando il realismo dei fatti nell’improbabile <strong>di</strong>scorrere dei<br />

cani, propone al lettore un testo che richiede una momentanea sospensione del giu<strong>di</strong>zio.<br />

E’ così importante sapere se i cani par<strong>la</strong>ssero realmente o no? Alle proteste dell’amico <strong>di</strong><br />

fronte a tale assur<strong>di</strong>tà, Campuzano gli offre il manoscritto del <strong>di</strong>alogo e, dopo <strong>la</strong> lettura, è lo<br />

stesso Peralta a proporre <strong>di</strong> non <strong>di</strong>scuterne più, <strong>la</strong>sciando il tema in sospeso. Non è<br />

fondamentale decidere se i cani par<strong>la</strong>ssero davvero perché <strong>la</strong> novel<strong>la</strong> rimarrebbe in ogni caso<br />

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