la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...

Holmes, sempre ai fini della comparazione di prototesto e metatesto, propose il metodo della
comparazione delle mappe mentali ideate dal traduttore per schematizzare l’ originale e ideare
la proiezione sulla nuova lingua.
Delabastita infine individua due differenti pratiche di traduzione, cioè l’analogia, ovvero la
ricerca di un enunciato che abbia un significato culturale analogo, o l’omologia, cioè la
riproduzione incentrata sul significante.
Osimo osserva come ogni studioso abbia rielaborato e sviluppato i risultati dei predecessori
permettendo di definire la critica della traduzione come scienza indipendente e vincolata al
paragone tra prototesto e metatesto.
Rispetto alla diffusa impostazione descrittiva, Osimo si remura di sottolineare l’importanza
dell’elaborazione di criteri univoci di valutazione delle opere sia a fini didattici che
commerciali.
Sviluppa quindi il proprio modello rielaborando l’approccio cronotopico elaborato da Torop e
i risultati delle ricerche della Leuven-Zwart.
Peter Torop, studioso dell’università di Tartu, affronta nel suo testo Traduzione totale 71 il
problema del superamento della stasi nell’ambito della ricerca traduttologica.
Tale empasse è dovuto all’assenza di una adeguata critica che sappia analizzare in modo
concreto le pratiche traduttologiche e possa creare un modello unico utile a classificare le
diverse operazioni di traduzione.
Il lavoro di Torop attua i principi della scuola utilizzando un approccio esclusivamente
descrittivo e non valutativo e considerando nella ricerca anche tipi di traduzione
intralinguisici, metatestuali, intertestuali e semiotici, oltre a quelli interlinguistici che in
questo caso ci interessano.
Lo studioso spiega i punti problematici della ricerca e ripercorre poi i principali risultati
raggiunti da ricerche precedenti illustrandone pregi e limiti e passando in fine a una proposta
originale.
Lo studio della traduzione, secondo Torop, si basa non solo sull’osservazione del testo
elaborato dal traduttore, ma sul confronto tra prototesto e metatesto; solo attraverso questo
paragone è possibile cercare di capire quale sia stata la strategia adottata dal traduttore nella
trasposizione dell’opera in un’altra lingua.
Questa analisi deve superare i limiti dell’approccio esclusivamente linguistico per essere
inserita in un campo di osservazione più ampio e complesso che tenga conto anche di altri
elementi, suddivisi da Torop secondo il loro aspetto cronologico.
71 P. TOROP, Total’nyj perevod (la traduzione totale), a cura di B. OSIMO, Logos, Modena 2000
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