la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...

3 TRADUTTOLOGIA: UNA PROPOSTA DI MODELLO
Prima di procedere all’analisi della traduzione di Montale delle novelle di Cervantes, sarà
bene soffermarsi sul metodo utilizzato.
Mi baserò sullo schema di sintesi elaborato da Osimo, il quale propone un modello concreto
sul quale basare l’analisi traduttologica di un metatesto in riferimento al prototesto seguendo
una suddivisione in 7 tipi di manipolazioni.
Nel libro Traduzione e qualità 70 egli traccia i più importanti sviluppi del campo.
La scienza della traduzione è una materia piuttosto giovane, in quanto per lungo tempo essa si
è trovata vincolata all’analisi linguistica, secondo le teorie di Chomsky, che vedeva la
possibilità di ricondurre un testo alle sue strutture profonde, dalle quali era possibile
ricostruirlo in un’altra lingua.
Una volta chiariti i limiti di un tale modello, tra cui ad esempio l’impossibilità di scoprire con
sicurezza le strutture profonde del linguaggio, gli studiosi cominciarono a considerare anche
gli aspetti extralinguistici che influenzano la traduzione.
L’ambito cultuare venne messo in risalto da Popovic, il quale paragonò il processo traduttivo
alla formazione delle lingue creole, e considerò quindi in che modo influisce sulla traduzione
il rapporto di forze che agisce tra la cultura del prototesto e quella del metatesto.
Approfondì questo approccio Even Zohar, studioso israeliano che propose il concetto di
polisistema letteraria, cioè una serie di sistemi che interagendo tra loro costituiscono l’intera
letteratura mondiale. Le opere tradotte, di cui si occupò in particolare il suo collega Toury,
possono ricoprire secondo questa teoria un ruolo centrale o periferico nel singolo sistema
secondo le condizioni culturali o politiche del paese.
Toury approfondì lo studio di quest’ambito proponendo il riconoscimento nei testi tradotti del
principio dell’adeguatezza (rispetto ai tratti dell’originale) e dell’accettabilità ( cioè della
comprensibilità e dellaconformità alle convenzioni della cultura ricevente). L’analisi di una
traduzione si basa dunque sul raffroto del testo con l’originale.
Per realizzare tale paragone si può far riferimento all’ “abduzione” elaborata da Peirce, cioè
alla ricostruzione a posteriori del rapporto che intercorre tra una regola di traduzione applicata
e il risultato, e alle riflessioni di Lévy sulla finalità di ricostruire il processo decisionale
dell’autore per comprenderne la poetica.
70 B. OSIMO, Traduzione e qualità, Hoepli, Milano 2004
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