la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...

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03.06.2013 Views

La classificazione tra l’elemento realista e quello idealista risulta piuttosto precaria dovendo considerare la complessità con cui i due aspetti si intrecciano all’interno di ogni racconto, per cui altri crtici hanno tentato diversi sentieri per metter ordine nella raccolta. Casalduero nel suo Forma y sentido de las Novela ejemplares 41 suddivide con decisione le novelle secondo elementi tematici individuando quattro narrazioni basate sul tema dell’amore, due legate al matrimonio e tre che, sfuggendo alla classificazione, si basano sul realismo. Oltre al rigido incasellamento, Casalduero sottolinea la presenza del barocco quale fondamentale elemento innovativo delle novelle. La modernità di Cervantes sta nell’aver posto l’ideale all’interno dell’uomo, nelle sue capacità, a differenza dell’uomo rinascimentale che identifica l’ideale fuori di sé; il personaggio barocco agisce nella narrazione mentre quello rinascimentale subisce i capovolgimenti del proprio destino governato dall’esterno. Alla classificazione secondo correnti letterarie Castro reagisce invece negando l’utilità di un tale incasellamento rispetto al piacere di una lettura dell’opera lontana da forzature estetiche: “Nada ganamos con razonar sobre la obra cervantina en terminon de Edad Media, de Renacimiento, de Barroco o de qualquiera otra abstracción fantasmal. Cabe leer a Cervantes y gozar con ello abundantemente” 42 . Amezuà, nel suo ampio studio sulle novelle, propone una classificazione secondo la funzione principale che svolgono, e conclude col non riconoscere un ordine preciso o un possibile raggruppamento, ma sostenendo che la loro posizione all’interno della raccolta sia dovuta probabilmente al desiderio dell’autore di dare più gusto possibile alla lettura. 43 Wardropper, prendendo spunto dall’approvazione di frate Juan Bautista, richiama la “tropelía”, parola che ricorre nelle novelle, per indicare ciò che pare una cosa diversa da ciò che è. Tutte le storie, osserva il critico, contengono un caso di trasformazione, o per meglio dire di svelamento dell’identità del protagonista che determina negli astanti (e nei lettori) “admiratio”, ossia sorpresa e meraviglia. I racconti procedono dunque verso la rivelazione della verità, ed in questo si nasconde la loro virtù, come un gioco di prestigio al cui termine “el mágico de entretenimiento manifiesta al público que la baraja es normal, con sus quatro palos, y el numero regular de naipes” 44 . Garcìa Lopez, nel prologo all’edizione Critica del 2001, dopo aver riassunto le diverse proposte di classificazione dei critici precedenti basate sui temi, sui personaggi o sui generi di riferimento, si oppone a tali proposte di raggruppamento. Secondo lo studioso “las 41 J. CASALDUERO, Sentido y forma de las Novelas Ejemplares, Gredos, Madrid 1962 42 A. CASTRO, Cervantes, in Hacia Cervantes, Taurus, Madrid 1960, pag. 373 43 A.G. DE AMEZUA’ Y MAYO , op. cit., pagg. 477-482 44 B. W. WARDROPPER, op. cit., pag. 144 23

Ejemplares, se mire como se mire, no presentan una rígida unidad. Resultado de un zigzagueante proceso creativo donde la cociencia de “colleción” – de unidad orgánica – se alcanza o impone, al parecer, gradualmente, y desemboca en una singular disposición que responde con desgana a simetrías o tipologías.” 45 La raccolta, secondo questa ipotesi, rifugge da una qualunque organizzazione strutturale per mostrare un processo creativo non lineare. Pare, in conclusione, che l’unico elemento che tenga unite le novelle sia il loro scopo esemplare, dato che lo stesso autore fa riferimento, come abbiamo già visto, al “honesto y sabroso fruto que se podría sacar, así de todas juntas como de cada una di por sí” 46 . Eppure, tale esemplarità rimane relegata alla capacità del lettore, perché le semplici novelle “algún misterio tienen escondido que las levanta” 47 . Al lettore il compito di svelarlo. 45 J. GARCIA LOPEZ, Prólogo a M. DE CERVANTES, Novelas Ejemplares, op. cit., pag. LXXIX 46 M. DE CERVANTES, Prólogo a Novelas Ejemplares, op. cit., pag. 20 47 Ivi, pag. 20 24

La c<strong>la</strong>ssificazione tra l’elemento realista e quello idealista risulta piuttosto precaria dovendo<br />

considerare <strong>la</strong> complessità con cui i <strong>due</strong> aspetti si intrecciano all’interno <strong>di</strong> ogni racconto, per<br />

cui altri crtici hanno tentato <strong>di</strong>versi sentieri per metter or<strong>di</strong>ne nel<strong>la</strong> raccolta.<br />

Casal<strong>due</strong>ro nel suo Forma y sentido de <strong>la</strong>s Nove<strong>la</strong> ejemp<strong>la</strong>res 41 sud<strong>di</strong>vide con decisione le<br />

<strong>novelle</strong> secondo elementi tematici in<strong>di</strong>viduando quattro narrazioni basate sul tema dell’amore,<br />

<strong>due</strong> legate al matrimonio e tre che, sfuggendo al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione, si basano sul realismo.<br />

Oltre al rigido incasel<strong>la</strong>mento, Casal<strong>due</strong>ro sottolinea <strong>la</strong> presenza del barocco quale<br />

fondamentale elemento innovativo delle <strong>novelle</strong>. La modernità <strong>di</strong> <strong>Cervantes</strong> sta nell’aver<br />

posto l’ideale all’interno dell’uomo, nelle sue capacità, a <strong>di</strong>fferenza dell’uomo rinascimentale<br />

che identifica l’ideale fuori <strong>di</strong> sé; il personaggio barocco agisce nel<strong>la</strong> narrazione mentre quello<br />

rinascimentale subisce i capovolgimenti del proprio destino governato dall’esterno.<br />

Al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione secondo correnti letterarie Castro reagisce invece negando l’utilità <strong>di</strong> un<br />

tale incasel<strong>la</strong>mento rispetto al piacere <strong>di</strong> una lettura dell’opera lontana da forzature estetiche:<br />

“Nada ganamos con razonar sobre <strong>la</strong> obra cervantina en terminon de Edad Me<strong>di</strong>a, de<br />

Renacimiento, de Barroco o de qualquiera otra abstracción fantasmal. Cabe leer a <strong>Cervantes</strong> y<br />

gozar con ello abundantemente” 42 .<br />

Amezuà, nel suo ampio stu<strong>di</strong>o sulle <strong>novelle</strong>, propone una c<strong>la</strong>ssificazione secondo <strong>la</strong> funzione<br />

principale che svolgono, e conclude col non riconoscere un or<strong>di</strong>ne preciso o un possibile<br />

raggruppamento, ma sostenendo che <strong>la</strong> loro posizione all’interno del<strong>la</strong> raccolta sia dovuta<br />

probabilmente al desiderio dell’autore <strong>di</strong> dare più gusto possibile al<strong>la</strong> lettura. 43<br />

Wardropper, prendendo spunto dall’approvazione <strong>di</strong> frate Juan Bautista, richiama <strong>la</strong><br />

“tropelía”, paro<strong>la</strong> che ricorre nelle <strong>novelle</strong>, per in<strong>di</strong>care ciò che pare una cosa <strong>di</strong>versa da ciò<br />

che è. Tutte le storie, osserva il critico, contengono un caso <strong>di</strong> trasformazione, o per meglio<br />

<strong>di</strong>re <strong>di</strong> sve<strong>la</strong>mento dell’identità del protagonista che determina negli astanti (e nei lettori)<br />

“admiratio”, ossia sorpresa e meraviglia. I racconti procedono dunque verso <strong>la</strong> rive<strong>la</strong>zione<br />

del<strong>la</strong> verità, ed in questo si nasconde <strong>la</strong> loro virtù, come un gioco <strong>di</strong> prestigio al cui termine<br />

“el mágico de entretenimiento manifiesta al público que <strong>la</strong> baraja es normal, con sus quatro<br />

palos, y el numero regu<strong>la</strong>r de naipes” 44 .<br />

Garcìa Lopez, nel prologo all’e<strong>di</strong>zione Critica del 2001, dopo aver riassunto le <strong>di</strong>verse<br />

proposte <strong>di</strong> c<strong>la</strong>ssificazione dei critici precedenti basate sui temi, sui personaggi o sui generi <strong>di</strong><br />

riferimento, si oppone a tali proposte <strong>di</strong> raggruppamento. Secondo lo stu<strong>di</strong>oso “<strong>la</strong>s<br />

41 J. CASALDUERO, Sentido y forma de <strong>la</strong>s Nove<strong>la</strong>s Ejemp<strong>la</strong>res, Gredos, Madrid 1962<br />

42 A. CASTRO, <strong>Cervantes</strong>, in Hacia <strong>Cervantes</strong>, Taurus, Madrid 1960, pag. 373<br />

43 A.G. DE AMEZUA’ Y MAYO , op. cit., pagg. 477-482<br />

44 B. W. WARDROPPER, op. cit., pag. 144<br />

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