la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...

Come ho già sottolineato nel primo capitolo, tra le prerogative dell’opera di Bompiani non vi
era precisamente la correttezza filologica, ma la maggiore vendibilità possibile. In questo
senso si spiega il fatto che i primi due lavori siano arricchiti di numerose note a margine di
carattere storico e filologico o letterario, mentre quella di Montale ne contenga solo una.
Sempre in quest’ottica è possibile comprendere lo sforzo di sintesi di Montale, dovuto
probabilmente anche a ragioni strettamente editoriali e la sua attenzione per produrre un testo
immediatamente comprensibile e riconoscibile dal pubblico.
Si può infatti ritenere che se il lettore di una traduzione specifica come quella del Bertini si
aspettasse un testo curato da cui trarre un arricchimento culturale, il lettore dei Narratori
Spagnoli, attratto dai nomi di traduttori noti come scrittori, ricercasse in primo luogo la
piacevolezza e l’intrattenimento e non un testo ostico e complesso.
6.2 La rivelazione di Eusebio a Trabucco
Per comprendere la poetica traduttiva di Montale siamo partiti dalle sue dichiarazioni generali
sulla traduzione, e abbiamo osservato come i criteri enunciati si riscontrino nel lavoro
effettuato nelle due Novelle Esemplari volte all’italiano per i Narratori spagnoli 96 .
Una volta analizzati i testi e confrontati con altre soluzioni, sarà bene tornare ancora una volta
alle parole del poeta per svelare un segreto, a proposito proprio di questo lavoro, che Montale
stesso confessò in una lettera privata.
Ben prima di affermarsi razionalmente come critico, Contini pubblicò una recensione delle
Occasioni che piacque molto all’autore, il quale gli rispose ringraziandolo ed elogiando le sue
capacità, e dando così avvio ad una lunga corrispondenza e ad un lungo rapporto di reciproca
stima ed affetto. I due entrarono così in confidenza da usare nelle lettere gli pseudonimi di
Trabucco ed Eusebio, storpiati ironicamente nelle diverse missive.
Dalla raccolta delle lettere conservatesi nacque l’opera Eusebio e Trabucco, carteggio di
Eugenio Montale e Gianfranco Contini, a cura di Dante Isella. 97
Nell’ottobre del 1945, dati i problemi economici di Montale di cui abbiamo parlato, Contini,
collaboratore della Mondadori, propone all’amico di tradurre le opere teatrali di Shakespeare
96
Narratori Spagnoli, op. cit.
97
E. MONTALE, Eusebio e Trabucco. Carteggio di Eugenio Montale e Gianfranco Contini, a cura di Dante
Isella, Adelphi, Milano 1997.
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