la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...

momento…”), accettando le presentazioni, approvando, nonostante qualche osservazione, la
scelta e il taglio delle immagini. Per concludere, Bompiani esortava il collaboratore ad
occuparsi direttamente della pubblicità, a scegliere slogan che facessero capire “che si tratta di
un libro da leggere” e illustrazioni “facili, donne soprattutto” 11 .
La maggiore attenzione di Bompiani era naturalmente rivolta all’acquirente; sia nel caso delle
introduzioni che della pubblicità si preoccupava infatti che l’opera potesse essere apprezzata e
scelta dal maggior numero possibile di lettori, un pubblico di massa che non aveva
necessariamente una estesa preparazione letteraria e critica.
Tali caratteri esteriori, definiti dalle intenzioni dell’editore, si rispecchiano anche nell’opera
stessa.
Il libro, col titolo Narratori spagnoli, e il sottotitolo raccolta di romanzi e racconti dalle
origini ai giorni nostri ha lo scopo, secondo le parole del curatore Carlo Bo di “dare al lettore
un panorama vasto e essenziale della narrativa spagnola” 12 presentando “quei monumenti e
quelle voci che hanno avuto un’eco universale e una importanza superiore a quella di una
semplice economia nazionale”.
Con questa spiegazione il curatore giustifica l’esclusione dei nomi che sono rimasti fuori da
“quella forza che rappresenta il contenuto spirituale di una nazione” e propone un criterio di
selezione: autori che abbiano raggiunto notorietà internazionale e che rappresentino lo spirito
del popolo spagnolo. Attraverso le opere proposte il lettore “saprà che cosa vuol dire senso
della vita, forza della realtà, gusto della spontaneità, vigore d’immagine e di parola, e infine
riconoscerà il valore di uno spirito religioso, d’una meditata visione del mondo.”
Si tratta quindi di un’opera presentata non solo per il valore letterario dei testi tradotti, ma
soprattutto per i vari messaggi che racchiude: se da una parte offre una panoramica sintetica
ma completa della storia letteraria spagnola, d’altra parte il lettore può anche comprendere gli
elementi del carattere della nazione ed arricchirsi di preziosi insegnamenti morali.
L’intento è evidentemente pedagogico, diretto a un pubblico curioso di novità ma anche
affamato di cultura e conoscenza.
Tale finalità è sottolineata dal sunto generale sulla storia letteraria spagnola che costituisce
l’introduzione al volume, ed inoltre dalla presenza di prefazioni ai vari periodi o
raggruppamenti scritte dallo stesso Carlo Bo, e di notizie relative ai vari autori presentati,
redatte in extremis, come abbiamo visto, da Gianfranco Contini e da Carlo Cordiè.
11 Lettera di Valentino Bompiani a Elio Vittorini, 17 dicembre 1941, in V. BOMPIANI, op. cit., pagg. 115-116
12 C. BO, Introduzione a Narratori Spagnoli, cit., pag. II
12