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la traduzione di Montale di due novelle di Cervantes - Bruno Osimo ...

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acconta <strong>di</strong> un tiro giocato dagli zingari ad un “<strong>la</strong>brador”, ingenuo compratore <strong>di</strong> un asino, che<br />

<strong>Montale</strong> chiama prima “onesto conta<strong>di</strong>no” e poi “bracciante”, ma le qualità positive<br />

dell’uomo, senza altra colpa che quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> farsi imbrogliare dai truffatori, decadono<br />

all’improvviso attraverso un gioco <strong>di</strong> parole molto sa<strong>la</strong>ce. Il conta<strong>di</strong>no, infatti, compra <strong>due</strong><br />

volte lo stesso asino che gli viene velocemente sgraffignato dopo il primo acquisto e, tornato<br />

al<strong>la</strong> locanda per pagare “halló menos <strong>la</strong> bestia a <strong>la</strong> bestia”[si accorse del<strong>la</strong> mancanza del<strong>la</strong><br />

bestia <strong>la</strong> bestia]. <strong>Montale</strong> non ripropone <strong>la</strong> stesso crudele gioco traducendo “s’avvide che<br />

l’altra bestia mancava”, ma appena dopo riprende il termine traducendo l’“aunqué lo era<br />

mucho” con “per quanto bestia fosse anche lui” che elimina però parte dell’ironia creata dal<br />

parallelismo spagnolo.<br />

Si noti in questo caso come il gioco tra “uomo” e “bestia” sia davvero significativo perché, fin<br />

dall’inizio del <strong>di</strong>alogo, i <strong>due</strong> cani pongono un cinico interrogativo sulle reali qualità<br />

intellettive umane.<br />

Come per <strong>la</strong> frode al poliziotto, anche in questo caso per completare il colpo sono coinvolte le<br />

istituzioni, in quanto il fatto che si tratti <strong>di</strong> <strong>due</strong> asini <strong>di</strong>versi è confermato proprio dall’addetto<br />

al<strong>la</strong> riscossione del<strong>la</strong> “alcaba<strong>la</strong>”. Quest’ultimo termine è davvero caratteristico, poiché<br />

rappresenta dal punto <strong>di</strong> vista storico uno degli elementi del<strong>la</strong> struttura economica che<br />

sotentava <strong>la</strong> monarchia e tutta una schiera <strong>di</strong> funzionari addetti alle più <strong>di</strong>versi compiti, a<br />

scapito <strong>di</strong> una popo<strong>la</strong>zione martoriata dalle tasse. Sotto il punto <strong>di</strong> vista linguistico, d’altra<br />

parte, ci restituisce il sapore del vivo contatto e scambio dello spagnolo col mondo is<strong>la</strong>mico,<br />

tanto da averne ere<strong>di</strong>tati innumerevoli parole e suoni.<br />

Tutti questi sottintesi, che si irra<strong>di</strong>ano anche da una so<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>, o perlomeno gli aspetti<br />

linguistici, spariscono nel<strong>la</strong> <strong>traduzione</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> “tassa sul<strong>la</strong> ven<strong>di</strong>ta”.<br />

Vi è a questo punto un altro richiamo a un episo<strong>di</strong>o precedente, perché <strong>di</strong>fende il gitano un<br />

“alguacil”, rimando che è però eliminato dall’uso dell’italiano “guar<strong>di</strong>a” rispetto al noto<br />

“poliziotto” <strong>di</strong> Siviglia.<br />

Oltre al<strong>la</strong> furbizia, <strong>la</strong> caratteristica che <strong>di</strong>stingue gli zingari è il loro gran numero e <strong>la</strong> loro<br />

capacità <strong>di</strong> col<strong>la</strong>borazione. Per descrivere questo esercito <strong>di</strong> complici, Berganza chiede a<br />

Scipione “¿Ves <strong>la</strong> moltitud dellos que hay en toda España?” e poi passa a descrivere come<br />

“todos se conocen y tienen notizia los unos de los otros”.<br />

“Sai quanti sono sparsi per tutta <strong>la</strong> Spagna” traduce <strong>Montale</strong> smorzando <strong>la</strong> connotazione<br />

“eppure tutti si conoscono, si comunicano”, e quando <strong>Cervantes</strong> rincara <strong>la</strong> dose osservando<br />

come “trasiegan y trasponen los hurtos déstos en aquéllos, y los de aquéllos en<br />

estos”[spostano e trasportano i furti da questi a quelli, e da quelli a questi] rimarcando con <strong>la</strong><br />

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