Il pensiero di Adriano Tilgher - Giodi.it
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qualcosa <strong>di</strong> puramente desiderato. <strong>Il</strong> concetto, quin<strong>di</strong>, presuppone<br />
l’intuizione pura, cioè l’elemento in<strong>di</strong>viduale o storico. Filosofia e storia<br />
si con<strong>di</strong>zionano a vicenda: il <strong>pensiero</strong>, nell’atto stesso in cui si pone<br />
come tale (filosofia), definisce le intuizioni e fonda la storia.<br />
<strong>Tilgher</strong> conduce <strong>di</strong> siffatta teoria logica una complessa cr<strong>it</strong>ica<br />
interna, nella quale sembra che si possano in<strong>di</strong>viduare due questioni<br />
fondamentali: a) Quale sarebbe il cr<strong>it</strong>erio <strong>di</strong>scriminante in base al<br />
quale lo spir<strong>it</strong>o <strong>di</strong>stinguerebbe le intuizioni che nascono da un potente<br />
desiderio da quelle in cui si è attuato un deciso volere? b) Si può<br />
affermare, come fa Croce, che già l’intuizione per se presa è<br />
conoscenza?<br />
Per quanto riguarda la prima questione <strong>Tilgher</strong>, per confutare<br />
le affermazioni crociane, si rifà ad<strong>di</strong>r<strong>it</strong>tura all’argomento addotto da<br />
Gassen<strong>di</strong> e da Kant contro la prova ontologica accettata da<br />
Cartesio. Per Croce, infatti, il giu<strong>di</strong>zio esistenziale non basta da solo a<br />
cost<strong>it</strong>uire il giu<strong>di</strong>zio in<strong>di</strong>viduale. <strong>Il</strong> giu<strong>di</strong>zio è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da un insieme <strong>di</strong><br />
pre<strong>di</strong>cati, tra i quali il pre<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> esistenza non è che un membro<br />
anche se il più importante. Ora, osserva <strong>Tilgher</strong>, rifacendosi appunto a<br />
Gassen<strong>di</strong> e a Kant, il pre<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> esistenza non può essere<br />
considerato un pre<strong>di</strong>cato fra i pre<strong>di</strong>cati, per il fatto che esso è il solo<br />
per il quale quel complesso <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>cati <strong>di</strong>venta un complesso <strong>di</strong><br />
pre<strong>di</strong>cati: sottraendo ad esso il pre<strong>di</strong>cato esistenziale non vi sarà più<br />
un complesso <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>cati, ma semplicemente il nulla. Se ne deduce<br />
che l’attiv<strong>it</strong>à storico-logica dello spir<strong>it</strong>o consiste fondamentalmente<br />
nell’esistenzializzare, che è insieme oggettivare ed universalizzare, cioè<br />
inserire le immagini e le intuizioni in una serie or<strong>di</strong>nata in cui ogni<br />
membro sia logicamente spiegato dagli antecedenti e logicamente<br />
spieghi i seguenti: solo per essere inser<strong>it</strong>e in una tale serie dominata dal<br />
principio <strong>di</strong> ragion sufficiente le immagini reali si <strong>di</strong>stinguono dai sogni<br />
e dalle allucinazioni.<br />
Ma questa attiv<strong>it</strong>à esistenzializzante che fonda la conoscenza,<br />
conclude <strong>Tilgher</strong>, è essa stessa al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> ogni determinazione e<br />
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