24/11/2009 Mostra Mascellani - Chiesa di Bologna
24/11/2009 Mostra Mascellani - Chiesa di Bologna 24/11/2009 Mostra Mascellani - Chiesa di Bologna
ARCIDIOCESI DI BOLOGNA ______________________________________________________________ C.S.G. - UFFICIO STAMPA - Via Altabella, 8 40126 BOLOGNA Tel. 051/64.80.765 - Fax 051/23.52.07 E-mail press@bologna.chiesacattolica.it Data: 24 novembre ’09_______________ Destinatario: __DIRETTORE N° di pagine (compreso coverfax): 3 COMUNICATO STAMPA Giovedì 26 novembre alle ore 11 presso la Galleria d'Arte Moderna “RACCOLTA LERCARO” via Riva Reno, 57 Conferenza stampa per la presentazione della mostra INFINITO Norma Mascellani e la Raccolta Lercaro 26 novembre 2009 – 24 gennaio 2010 Saranno presenti: Padre Andrea Dall’Asta Direttore della Raccolta Lercaro Dott. Francesca Passerini Responsabile della Segreteria Scientifica Seguirà una visita della mostra. 1
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- Page 4 and 5: INFINITO Norma Mascellani e la Racc
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ARCIDIOCESI DI BOLOGNA<br />
______________________________________________________________<br />
C.S.G. - UFFICIO STAMPA - Via Altabella, 8<br />
40126 BOLOGNA Tel. 051/64.80.765 - Fax 051/23.52.07<br />
E-mail press@bologna.chiesacattolica.it<br />
Data: <strong>24</strong> novembre ’09_______________<br />
Destinatario: __DIRETTORE<br />
N° <strong>di</strong> pagine (compreso coverfax): 3<br />
COMUNICATO STAMPA<br />
Giovedì 26 novembre alle ore <strong>11</strong><br />
presso la Galleria d'Arte Moderna<br />
“RACCOLTA LERCARO”<br />
via Riva Reno, 57<br />
Conferenza stampa<br />
per la presentazione della mostra<br />
INFINITO<br />
Norma <strong>Mascellani</strong> e la Raccolta Lercaro<br />
26 novembre <strong>2009</strong> – <strong>24</strong> gennaio 2010<br />
Saranno presenti: Padre Andrea Dall’Asta Direttore della Raccolta Lercaro<br />
Dott. Francesca Passerini Responsabile della Segreteria Scientifica<br />
Seguirà una visita della mostra.<br />
1
Giovedì 26 novembre alle ore 18<br />
S. E. Mons. Ernesto Vecchi<br />
Presidente della Fondazione Car<strong>di</strong>nale Giacomo Lercaro<br />
inaugurerà la mostra<br />
<strong>Mostra</strong> a cura <strong>di</strong>: Andrea Dall’Asta S.I. e Clau<strong>di</strong>o Spadoni<br />
Testi: Andrea Dall’Asta S.I. e Clau<strong>di</strong>o Spadoni<br />
Progetto allestimento: Paolo Capponcelli, PANSTUDIO architetti associati<br />
Progetto grafico: Enzo Grassi, Colpo d'occhio<br />
Con la mostra “Infinito. Norma <strong>Mascellani</strong> e la Raccolta Lercaro” (allestita al primo piano della<br />
Galleria riaperto per l'occasione) la Raccolta Lercaro rende omaggio a Norma <strong>Mascellani</strong>, allieva <strong>di</strong><br />
Giorgio Moran<strong>di</strong>, in occasione del suo centesimo anno <strong>di</strong> nascita. Per l’occasione sono state<br />
selezionate una settantina <strong>di</strong> opere delle oltre cento che la pittrice donò alla Fondazione Car<strong>di</strong>nale<br />
Giacomo Lercaro tra il 1996 e il 1999. La mostra documenta l’attività della celebre pittrice<br />
bolognese tracciando un itinerario pittorico dagli anni Trenta per approdare ai nostri giorni.<br />
I soggetti delle sue opere appartengono a un mondo semplice e familiare. Marine, paesaggi, alcuni<br />
ritratti, semplici oggetti come fiori secchi, ciotole, bottiglie, conchiglie. Con un colore steso con<br />
tocchi leggeri Norma <strong>Mascellani</strong> consegna i frammenti <strong>di</strong> un mondo intimo, immerso in una calma<br />
atmosfera fatta <strong>di</strong> colori delicati, <strong>di</strong> odori sottili. A immagini <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong> silenzi infiniti (Infinito<br />
è il titolo <strong>di</strong> alcune sue opere), come le bianche <strong>di</strong>stese dell’Adriatico in inverno o le sue numerose<br />
nature morte, la pittrice alterna paesaggi familiari, i “luoghi dello sguardo e del cuore”, come il<br />
Santuario della Madonna <strong>di</strong> San Luca, sul Colle della Guar<strong>di</strong>a. E poi, le vedute veneziane, con la<br />
Basilica <strong>di</strong> San Giorgio e la Basilica della Salute.<br />
Le immagini sono come filtrate da un sottile velo d’acqua che si scompone e si ricompone seguendo<br />
i ritmi del respiro <strong>di</strong> un tempo che parla della provvisorietà della vita, della caducità della realtà<br />
umana. La luce non è solare ma liquida e <strong>di</strong>latata. Tuttavia, se da un lato accarezza le cose per<br />
rivelarne l’inesorabile transitorietà, dall’altro sospende il tempo e lo spazio per trasfigurarle.<br />
Investite da questa luce intima e misteriosa, le immagini prendono vita, <strong>di</strong>ventano icone che<br />
“eternizzano” un istante della vita del mondo, trasformandolo in rivelazione, in assoluto che si<br />
incarna nella nostra realtà, in luoghi <strong>di</strong> una presenza.<br />
Di fronte a tanto vuoto “rumore” contemporaneo, la pittura <strong>di</strong> Norma <strong>Mascellani</strong>, come una<br />
preghiera, è oggi per noi un monito, perché sappiamo immergerci nel mistero del mondo e nei suoi<br />
silenzi… infiniti.<br />
Andrea Dall’Asta<br />
Direttore Raccolta Lercaro<br />
NELL'AMBITO DELLA MOSTRA SONO ORGANIZZATE LE VISITE GUIDATE:<br />
Sabato 28 novembre <strong>2009</strong> - Ore 16.00<br />
Visita guidata condotta da Francesca Passerini<br />
Sabato 12 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> - Ore 16.00<br />
Visita guidata con il metodo “Sentire l'arte” condotta da Maria Rapagnetta<br />
Apertura mostra:<br />
2
26 novembre <strong>2009</strong> - <strong>24</strong> gennaio 2010<br />
Orari:<br />
da martedì a domenica, ore <strong>11</strong> - 18.30<br />
Chiuso il lunedì<br />
Nel periodo natalizio il museo resterà chiuso nelle giornate del <strong>24</strong>-25 e 31 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong>, 1<br />
gennaio 2010<br />
Ingresso: libero<br />
Si ringrazia Giorgio Samorini <strong>Mascellani</strong><br />
Segreteria e coor<strong>di</strong>namento progetti: Francesca Passerini<br />
Responsabile tecnico: Pietro Caccia Dominioni<br />
Responsabile amministrativo: Giovanni Mascagni<br />
Ufficio organizzazione eventi: Alessandra Bonzi<br />
Ufficio stampa: Arci<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
Info:<br />
E-mail: segreteria@raccoltalercaro.it<br />
Raccolta Lercaro, via Riva <strong>di</strong> Reno 57 - <strong>Bologna</strong><br />
Tel. 051. 6566210 - 2<strong>11</strong> - 215<br />
www.raccoltalercaro.it<br />
3
INFINITO Norma <strong>Mascellani</strong> e la Raccolta Lercaro<br />
Fondazione Car<strong>di</strong>nale Giacomo Lercaro<br />
Inaugurazione<br />
giovedì 26 novembre <strong>2009</strong><br />
ore 18.00<br />
Galleria d'Arte Moderna<br />
“Raccolta Lercaro”<br />
Via Riva <strong>di</strong> Reno 57 - <strong>Bologna</strong>
Galleria d’Arte Moderna “Raccolta Lercaro”<br />
via Riva <strong>di</strong> Reno 57 - 40122 <strong>Bologna</strong><br />
tel. +39 051 6566210 - 2<strong>11</strong> - 215<br />
segreteria@raccoltalercaro.it<br />
www.raccoltalercaro.it<br />
Orari <strong>di</strong> apertura Raccolta e mostra:<br />
da martedì a domenica, ore <strong>11</strong>-18.30<br />
Chiuso il lunedì<br />
ingresso libero<br />
Giovedì 26 novembre <strong>2009</strong> alle ore 18.00<br />
nelle sale espositive della Raccolta Lercaro<br />
sarà inaugurata la mostra<br />
INFINITO<br />
Norma <strong>Mascellani</strong> e la Raccolta Lercaro<br />
a cura <strong>di</strong> Andrea Dall'Asta S.I. e Clau<strong>di</strong>o Spadoni<br />
La S.V. è cor<strong>di</strong>almente invitata<br />
Ernesto Vecchi<br />
Vescovo Ausiliare<br />
Presidente della Fondazione Car<strong>di</strong>nale Giacomo Lercaro<br />
In copertina: Punta Dogana [Venezia] (1987), olio su cartone
INFINITO. Norma <strong>Mascellani</strong> e la Raccolta Lercaro<br />
<strong>Bologna</strong>, 26 novembre <strong>2009</strong>-<strong>24</strong> gennaio 2010<br />
<strong>Mostra</strong> a cura <strong>di</strong><br />
Andrea Dall Asta S.I. e Clau<strong>di</strong>o Spadoni<br />
Testi<br />
Andrea Dall Asta S.I. e Clau<strong>di</strong>o Spadoni<br />
Progetto allestimento<br />
PANSTUDIO architetti associati, <strong>Bologna</strong> - Paolo Capponcelli<br />
Progetto grafico<br />
COLPO D OCCHIO, Rimini - Enzo Grassi<br />
Realizzazione allestimento<br />
Tiziano Liana; MELA-P, Rimini<br />
Segreteria e coor<strong>di</strong>namento progetti<br />
Francesca Passerini<br />
Responsabile tecnico<br />
Pietro Caccia Dominioni<br />
Responsabile amministrativo<br />
Giovanni Mascagni<br />
Ufficio organizzazione eventi<br />
Alessandra Bonzi<br />
Ufficio Stampa<br />
Arci<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
Si ringrazia Giorgio Samorini <strong>Mascellani</strong> In copertina: Punta Dogana [Venezia] (1987), olio su cartone<br />
Nell'ambito della mostra sono organizzate le visite guidate:<br />
Sabato 28 novembre <strong>2009</strong> – ore 16.00<br />
Visita guidata condotta da Francesca Passerini<br />
Sabato 12 <strong>di</strong>cembre <strong>2009</strong> – ore 16.00<br />
Visita guidata con il metodo “Sentire l'arte”<br />
condotta da Maria Rapagnetta<br />
COLPO D’OCCHIO <strong>11</strong>/<strong>2009</strong><br />
Orari <strong>di</strong> apertura Raccolta e mostra:<br />
da martedì a domenica, ore <strong>11</strong> –18.30<br />
Chiuso il lunedì<br />
I giorni <strong>di</strong> chiusura nel periodo natalizio saranno comunicati<br />
successivamente<br />
Ingresso libero<br />
Info:<br />
Tel. + 39 051 6566210 – 2<strong>11</strong> – 215<br />
E–mail: segreteria@raccoltalercaro.it<br />
www.raccoltalercaro.it<br />
Fondazione Car<strong>di</strong>nale Giacomo Lercaro<br />
INFINITO<br />
Norma <strong>Mascellani</strong> e la Raccolta Lercaro<br />
Inaugurazione giovedì 26 novembre <strong>2009</strong><br />
ore 18.00<br />
Galleria d'Arte Moderna “Raccolta Lercaro”<br />
Via Riva <strong>di</strong> Reno 57 - <strong>Bologna</strong>
Omaggio a Moran<strong>di</strong> (1998), olio su cartone<br />
INFINITO. Norma <strong>Mascellani</strong> e la Raccolta Lercaro<br />
Con la mostra Infinito. Norma <strong>Mascellani</strong> e la Raccolta Lercaro (allestita<br />
al primo piano della Galleria riaperto per l'occasione) la Raccolta Lercaro<br />
rende omaggio a Norma <strong>Mascellani</strong>, allieva <strong>di</strong> Giorgio Moran<strong>di</strong>, in occasione<br />
del suo centesimo anno <strong>di</strong> nascita. Per l occasione sono state selezionate<br />
una settantina <strong>di</strong> opere delle oltre cento che la pittrice donò alla Fondazione<br />
Car<strong>di</strong>nale Giacomo Lercaro tra il 1996 e il 1999. La mostra documenta<br />
l attività della celebre pittrice bolognese tracciando un itinerario pittorico<br />
dagli anni Trenta per approdare ai nostri giorni.<br />
I soggetti delle sue opere appartengono a un mondo semplice e familiare.<br />
Marine, paesaggi, alcuni ritratti, semplici oggetti come fiori secchi, ciotole,<br />
bottiglie, conchiglie. Con un colore steso con tocchi leggeri Norma<br />
<strong>Mascellani</strong> consegna i frammenti <strong>di</strong> un mondo intimo, immerso in una<br />
calma atmosfera fatta <strong>di</strong> colori delicati, <strong>di</strong> odori sottili. A immagini <strong>di</strong><br />
solitu<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong> silenzi infiniti (Infinito è il titolo <strong>di</strong> alcune sue opere), come<br />
le bianche <strong>di</strong>stese dell Adriatico in inverno o le sue numerose nature<br />
morte, la pittrice alterna paesaggi familiari, i luoghi dello sguardo e del<br />
cuore , come il Santuario della Madonna <strong>di</strong> San Luca, sul Colle della<br />
Guar<strong>di</strong>a. E poi, le vedute veneziane, con la Basilica <strong>di</strong> San Giorgio e la<br />
Basilica della Salute.<br />
Le immagini sono come filtrate da un sottile velo d acqua che si scompone<br />
e si ricompone seguendo i ritmi del respiro <strong>di</strong> un tempo che parla della<br />
provvisorietà della vita, della caducità della realtà umana. La luce non è<br />
solare ma liquida e <strong>di</strong>latata. Tuttavia, se da un lato accarezza le cose per<br />
rivelarne l inesorabile transitorietà, dall altro sospende il tempo e lo spazio<br />
per trasfigurarle. Investite da questa luce intima e misteriosa, le immagini<br />
prendono vita, <strong>di</strong>ventano icone che eternizzano un istante della vita del<br />
mondo, trasformandolo in rivelazione, in assoluto che si incarna nella<br />
nostra realtà, in luoghi <strong>di</strong> una presenza.<br />
Di fronte a tanto vuoto rumore contemporaneo, la pittura <strong>di</strong> Norma<br />
<strong>Mascellani</strong>, come una preghiera, è oggi per noi un monito, perché sappiamo<br />
immergerci nel mistero del mondo e nei suoi silenzi infiniti.<br />
Andrea Dall Asta<br />
Direttore Raccolta Lercaro<br />
La metafisica del silenzio<br />
Diceva, Eugenio Riccomini, <strong>di</strong> vedere il profilo <strong>di</strong> San Luca, quando in<br />
treno giungeva in prossimità <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>, con gli occhi <strong>di</strong> Norma <strong>Mascellani</strong>,<br />
insomma attraverso le sue immagini pittoriche della basilica bolognese.<br />
Familiarità con questo motivo più volte ripreso dalla pittrice, certo; ma<br />
anche, e forse soprattutto, il potere <strong>di</strong> seduzione <strong>di</strong> una pittura che ha<br />
costeggiato buona parte dell arte bolognese del Novecento <strong>di</strong>alogando<br />
coi nomi maggiori. Non solo Moran<strong>di</strong>, la figura certo più alta e universalmente<br />
riconosciuta, ma anche Gui<strong>di</strong>, bolognese d'adozione almeno per il suo<br />
magistero in Accademia, e Protti e il quasi <strong>di</strong>menticato Romagnoli, suoi<br />
maestri in quella stessa Accademia. E c'erano gli altri protagonisti <strong>di</strong> un<br />
tessuto pittorico <strong>di</strong> alta <strong>di</strong>gnità, pur se non <strong>di</strong> eguale fortuna lontano dalle<br />
due Torri. Basti pensare a certe opere giovanili della <strong>Mascellani</strong>, ritratti,<br />
paesaggi, nature morte, dove s'avverte una pacata me<strong>di</strong>tazione <strong>di</strong> misura<br />
novecentista , ma ricondotta entro più personali esigenze espressive. E<br />
infatti lo sguardo della <strong>Mascellani</strong>, sporgendosi ben oltre le mura municipali,<br />
giunge poi a cogliere certe affinità d'intenti con la pittura dei chiaristi<br />
lombar<strong>di</strong>, in una linea molto <strong>di</strong>vergente dal monumentalismo e dalle cromie<br />
terrose e trattenute <strong>di</strong> Novecento . Conservando, tuttavia, una particolare<br />
sensibilità per la buona tra<strong>di</strong>zione del tonalismo, non senza far trasparire,<br />
talora, qualche sotterraneo trasalimento, certe oscure grumosità, venne<br />
Autoritratto (1933), pastelli su cartone<br />
Infinito (1965), olio su cartone<br />
Norma <strong>Mascellani</strong><br />
precisando una propria via. Non affatto chiusa, dunque, alle voci esterne,<br />
ma capace <strong>di</strong> confrontarsi anche con artisti che con consolidata<br />
autorevolezza tenevano il campo in un clima culturale destinato ad essere<br />
spazzato via dopo la trage<strong>di</strong>a bellica. Nessun rivolgimento, invece, nel<br />
lavoro della <strong>Mascellani</strong>, e anzi una continuità avvalorata da una ancor più<br />
salda consapevolezza delle proprie doti e della propria vocazione formale.<br />
Vedute <strong>di</strong> Venezia, e altre marine, porti, barche, assieme a scorci parigini,<br />
e ancora ritratti, nature morte, paesaggi collinari, e naturalmente a respirare<br />
aria <strong>di</strong> casa con San Luca. Sempre la luce protagonista quasi in sor<strong>di</strong>na,<br />
talora come imbozzolata in un velame <strong>di</strong> sogni e <strong>di</strong> memorie, sempre al<br />
filtro <strong>di</strong> una esercitata vigilanza formale. Una luce tenera come <strong>di</strong> una<br />
visione interiorizzata, dove la fisicità delle cose, si tratti <strong>di</strong> nature morte,<br />
<strong>di</strong> paesaggi, <strong>di</strong> volti, viene restituita in una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> tempo quasi<br />
sospeso, senza che nulla venga perduto della sua fragranza <strong>di</strong> realtà, <strong>di</strong><br />
vita. Così la linfa antica delle sue ra<strong>di</strong>ci padane continua a premere in una<br />
profon<strong>di</strong>tà e insieme in una dolcezza <strong>di</strong> sentimento, da far pensare ad<br />
una «misura della vita storica ricordando parole <strong>di</strong> Francesco Arcangeli<br />
filtrata dall'angolo <strong>di</strong> visuale <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> (...) ricondotta entro i binari d'un<br />
esistere consapevole <strong>di</strong> vecchie verità...». Quelle stesse che la <strong>Mascellani</strong><br />
ha reso ancora vive e palpitanti attraverso l'incorrotta qualità evocativa<br />
della sua pittura.<br />
Clau<strong>di</strong>o Spadoni<br />
Direttore Mar Museo d'Arte della città <strong>di</strong> Ravenna<br />
Norma <strong>Mascellani</strong> nasce a <strong>Bologna</strong> il 3 luglio 1909. Nel 1931 si iscrive all'Accademia <strong>di</strong> Belle Arti dove incontra Giorgio Moran<strong>di</strong>, che <strong>di</strong>viene il suo<br />
insegnante <strong>di</strong> Tecniche dell'Incisione, e dove si <strong>di</strong>ploma nel 1935. Partecipa a manifestazioni prestigiose come la Quadriennale <strong>di</strong> Roma e la Biennale<br />
<strong>di</strong> Venezia e innumerevoli sono i riconoscimenti che l'artista bolognese ottiene nel corso della sua vita sempre circondata dall'affetto che la città <strong>di</strong><br />
<strong>Bologna</strong> le riserva. Tra il 1996 e il 1999 dona un cospicuo nucleo <strong>di</strong> opere alla Raccolta Lercaro <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> de<strong>di</strong>cando la donazione al marito Luigi.<br />
Si sono occupati <strong>di</strong> lei numerosi critici tra i quali Rezio Buscaroli, Franco Solmi, Cesare Zavattini, Eugenio Riccòmini, Marilena Pasquali e Dario Trento.