Valutazione dell'usabilità di un sistema per l'e-learning in ambito ...

Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Supplemento A, Psicologia
© PI-ME, Pavia 2009 2009; Vol. 31, N. 1: A45-A51
http://gimle.fsm.it ISSN 1592-7830
P. Argentero 1 , M.C. Mazzoleni 2 , M.B. Presciutti 3 , I. Giorgi 3
Valutazione dell’usabilità di un sistema per l’e-learning
in ambito sanitario
1 Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Pavia
2 Direzione Scientifica Centrale Fondazione S. Maugeri. Clinica del lavoro e della Riabilitazione IRCCS. Istituto Scientifico di Pavia
3 Servizio di Psicologia. Fondazione S. Maugeri. Clinica del lavoro e della Riabilitazione IRCCS. Istituto Scientifico di Pavia
RIASSUNTO. Lo studio dell’usabilità di un prodotto software
si propone di migliorare i tempi di apprendimento del sistema
e l’esecuzione dei compiti, diminuendo il tasso di possibili
errori e incrementando la soddisfazione dell’utente.
L’obiettivo del presente studio riguarda la verifica dell’usabilità
di un sistema software per l’e-learning in ambito sanitario,
finalizzato all’erogazione di corsi di formazione, esaminando
il possibile effetto di alcune variabili professionali e personali.
A 80 operatori sanitari sono stati somministrati:
a) un questionario per analizzare le abilità nell’utilizzo
del computer e le opinioni riguardanti l’e-learning,
b) i questionari SUS e SUMI per la valutazione dell’usabilità
del software e c) il questionario LOC-L per indagare la
direzione - interna o esterna - del locus of control individuale.
I dati raccolti evidenziano una valutazione positiva di usabilità
del software preso in esame. I punteggi del SUS risultano
essere indipendenti dalle ore di uso del PC, dall’esperienza
e dall’opinione dei soggetti nei confronti dei sistemi
di e-learning. I dati del questionario LOC-L mostrano
come il giudizio di usabilità espresso dai soggetti non sia
influenzato dal tipo di locus of control individuale.
Infine, i risultati ottenuti indicano come i questionari SUS
e SUMI siano utilmente impiegabili per la valutazione
di un sistema software di e-learning.
Parole chiave: usabilità, e-learning, locus of control.
ABSTRACT. A USABILITY ASSESSMENT OF AN E-LEARNING SOFTWARE
IN HEALTHCARE. The usability study of a software system aims at
improving learning times and task execution, as well as decreasing
the number of errors and increasing the user satisfaction.
Goal of the present study is to assess the usability
of a healthcare e-learning software in relationship with
professional and personal variables.
To eighty healthcare operators have been administered:
a) a questionnaire for the assessment of their skills in using
PCs and their opinions on e-learning; b) SUS and SUMI
questionnaires for the evaluation of system usability;
c) the LOC-L questionnaire, to assess the type of individual
locus-of-control, either internal or external.
The data analysis resulted in positive usability assessment
for the system here considered. No relationship could be found
between SUS scores and the number hours per week spent
in using the PC, the experience and opinions of users on
e-learning systems. Data from the LOC-L questionnaire show
how usability scores are not influenced by the type of individual
locus-of-control. The results here obtained show how SUS
and SUMI questionnaires can be effectively employed
to assess usability of an e-learning software system.
Key words: usability, e-learning, locus of control.
Introduzione
L’usabilità, nell’ambito dei sistemi informatici, è definita
dalla norma ISO 9241-11 del 1998 (1) come il grado
in cui un prodotto può essere usato da particolari utenti per
raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione
in uno specifico contesto d’uso. L’efficacia si
riferisce al grado di raggiungimento di un obiettivo da parte
dell’utente in termini di accuratezza e completezza dei
risultati ottenuti; l’efficienza è il rapporto tra livello di efficacia
e utilizzo di risorse da parte dell’utente per raggiungere
il proprio obiettivo, come ad esempio, le richieste
di aiuto oppure il numero di errori compiuti prima di
completare il compito; la soddisfazione riguarda la valutazione
soggettiva da parte dell’utente: il comfort, la soddisfazione
d’uso e l’accettabilità del sistema.
Negli ultimi venti anni, grazie anche alla pubblicazione
di studi sistemici di psicologia cognitiva e di ergonomia cognitiva,
la ricerca si è prevalentemente occupata dell’esplorazione
dei processi cognitivi umani coinvolti nella progettazione
e utilizzo di interfacce, che non è più visto esclusivamente
come un problema informatico, bensì anche di
comprensione delle modalità di funzionamento dei processi
cognitivi (percezione, apprendimento, memoria) di chi deve
utilizzare il software stesso (2). Ciò che quindi, apparentemente,
sembrerebbe di esclusiva competenza dell’informatica
è invece un terreno di azione per lo psicologo e per coloro
che si occupano più specificatamente della Human Computer
Interaction (HCI). Alla luce dei recenti studi di usabilità,
è necessario sottolineare l’importanza dello psicologo
già nelle fasi di progettazione e successivamente di testing di
sistemi informatici che siano il più possibile conformi alle
esigenze degli utenti finali. Infatti, al centro del concetto di
usabilità c’è la consapevolezza che ogni alternativa di progettazione
deve essere valutata il prima possibile con gli
utenti potenziali del prodotto stesso. Da qui nasce l’esigenza
di un processo user centered che prevede il coinvolgimento
dell’utente finale in tutto il ciclo di ideazione, progettazione
e sviluppo. Tale procedimento può essere definito come la
pratica di disegnare i prodotti in modo da permettere all’utente
di assolvere i propri compiti con il minimo stress e la
massima efficienza (3). Quando sia il team di progettisti che
l’utente appaiono soddisfatti, allora diventa possibile passare
dal modello di prova al design vero e proprio.

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L’obiettivo della valutazione dell’usabilità diventa
quindi quello di assicurare che i prodotti software siano caratterizzati
da brevi tempi di apprendimento, rapida esecuzione
dei compiti, basso tasso di errore, facilità nel ricordare
le istruzioni di base, alta soddisfazione dell’utente.
Diverse ricerche si sono occupate di analizzare l’utilizzo
dei sistemi informatici da parte delle professioni sanitarie
(soprattutto medici e infermieri), mostrando come si sia
registrato un aumento nella fruizione dell’Information Technology
(IT), grazie soprattutto alla crescita di Internet
(4). Un approccio di tipo user-centered e tecniche sviluppate
specificatamente per l’ambito sanitario sono necessarie
per un corretto sviluppo dei sistemi informatici che si
pongano come obiettivi sia l’incremento dell’efficacia, della
produttività, della soddisfazione nel loro utilizzo, della
facilità d’uso e di apprendimento, sia la diminuzione dei
tempi, dei costi e del bisogno di supporto e training (5). I
sistemi informatici devono essere usabili e utili allo stesso
tempo (6). I numerosi approcci cognitivi (7, 8) che si sono
occupati della valutazione dei sistemi informatici in ambito
sanitario utilizzano una concezione multidisciplinare, includendo
così la psicologia cognitiva, l’antropologia cognitiva,
l’informatica e la usability engineering. Un metodo
di analisi associato alla usability engineering in ambito
sanitiario è l’usability testing (9), che si occupa della valutazione
di sistemi informatici e coinvolge soggetti che siano
rappresentativi dell’utenza finale. Alcuni studi che si sono
occupati di valutare l’usabilità dei sistemi informatici in
ambito medico, attraverso l’utilizzo di tale metodo hanno
dimostrato come, apportando semplici cambiamenti suggeriti
dagli stessi utenti, sia migliorata l’usabilità e aumentata
la fruizione del sistema da parte del personale sanitario
(10). Il Cognitive Task Analysis (CTA) (11) è un recente
approccio per la valutazione dei sistemi in questo particolare
ambito e rappresenta un’integrazione tra l’area di studio
dell’ingegneria informatica e le ricerche di tipo cognitivo
nel campo medico. Nell’ambito dell’informatica medica
questi compiti possono riguardare diverse attività come
ad esempio, la registrazione computerizzata dei pazienti
mediante Electronic Medical Record (EMR) (12, 13) da
parte dei medici o l’accesso a linee guida per gli infermieri
nella gestione dei pazienti.
Un ultimo metodo utilizzato in ambito sanitario riguarda
l’applicazione di questionari per la valutazione dei
sistemi informatici. Ad esempio, il Computers in Medical
Care è un questionario che è stato ideato da un gruppo di
ricercatori della University of North Carolina e della University
of Virginia per misurare la conoscenza, l’attitudine
e la capacità nell’utilizzo dei computer da parte dei medici
(14). Recentemente è stato progettato un altro questionario
per analizzare le opinioni delle infermiere sull’uso,
la qualità e la soddisfazione relativi all’utilizzo dell’EMR:
è costituito da 15 item che analizzano la frequenza di fruizione
dello strumento, 14 item che valutano la qualità dell’EMR
e gli utlimi 14 item riguardano la consapevolezza,
da parte delle infermiere, dell’importanza dell’EMR come
aiuto al loro lavoro (15).
Scopo del presente studio è quello di condurre un’analisi
di usabilità di un sistema software per l’e-learning in
ambito sanitario (il software è disponibile all’indirizzo In-
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ternet http://fad.cbim.it). Tale sistema è una piattaforma
ipertestuale che rende possibile l’accesso a vari corsi di
formazione a distanza da parte di Specialisti in Medicina
del Lavoro, Medicina Legale e delle Assicurazioni, Igiene
e Medicina Preventiva, Infermieri, Fisioterapisti, Terapisti
Occupazionali. Tali corsi sono erogati dal Ministero della
Salute e dalla Fondazione Salvatore Maugeri IRCCS nell’ambito
del progetto “E-learning per la qualità della vita
e la sicurezza nell’ambiente di lavoro” e prevedono il riconoscimento
dei crediti ECM. I corsi si compongono di
un test iniziale di valutazione delle conoscenze dell’utente,
di moduli didattici navigabili on-line e stampabili, casi
da risolvere on-line e un test di verifica delle conoscenze
acquisite tramite il corso scelto dall’utente. Tali corsi sono
gratuiti e fruibili previa registrazione al sito. Tra tutti quelli
proposti, in questo studio l’usabilità del sistema è stata
valutata in merito al corso “La movimentazione del paziente”
rivolto a Infermieri, Fisioterapisti e Terapisti Occupazionali.
Materiali e metodi
Il campione della ricerca è composto da 80 soggetti tra
infermieri e fisioterapisti appartenenti alla Fondazione
Salvatore Maugeri I.R.C.C.S di Pavia (Via S. Maugeri e
Via Boezio) e alle sue sedi di Tradate (VA) e Veruno (NO),
all’Istituto Neurologico Casimiro Mondino di Pavia e all’Istituto
di Cura e Assistenza Santa Margherita di Pavia.
Le caratteristiche sociodemografiche del campione sono
riportate nella Tabella I.
Ai soggetti è stato somministrato, prima che iniziassero
il corso, un questionario preliminare atto a indagare le
loro caratteristiche demografiche e le loro opinioni sull’elearning
in generale. Alla fine del corso al campione sono
stati somministrati i questionari System Usability Scale
(SUS) (16) e il Software Usability Measurement Inventory
(SUMI) (17), al fine di raccogliere i loro giudizi in
merito all’usabilità del sistema. Per indagare un eventuale
influenza su tali giudizi del tipo di locus of control posseduto
(interno-esterno) è stato somministrato il questionario
LOC-L (18).
Questionario preliminare: si tratta di un questionario
realizzato per questa ricerca presso la Fondazione Salvatore
Maugeri I.R.C.C.S di Pavia e che si propone di analizzare
due aree: la prima riguarda i dati anagrafici (età,
sesso, titolo di studio), gli anni lavorativi, la professione e
il livello di esperienza dei soggetti nell’utilizzo del PC e di
Internet; la seconda indaga le opinioni sull’e-learning
(item di esempio: “Questo sistema di apprendimento non
è utile per il miglioramento delle mie competenze individuali”)
attraverso risposte che si collocano da 1 a 5 su una
scala Likert (1=molto in disaccordo, 2= d’accordo, 3=non
saprei, 4= in disaccordo, 5=molto in disaccordo).
SUMI (Software Usability Measurement Inventory)
(17): sviluppato dallo Human Factors Research Group
dell’Università di Cork (Irlanda) è un questionario standardizzato
che si compone di 50 domande alle quali l’utente
risponde in termini di accordo, indecisione e disaccordo
(accordo=1, indeciso=2, disaccordo=3; nessuna

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Tabella I. Caratteristiche sociodemografiche del campione
risposta=0). Realizzato nell’ambito del progetto MUSiC
(Metric for Usability Standards in Computing) nel 1990
(19), ha subito una serie di modificazioni fino a giungere
all’attuale versione, disponibile in cinque lingue (Inglese,
Tedesco, Olandese, Spagnolo e Italiano). È costituito
da 5 sub-scale: Efficiency: rappresenta le sensazioni
dell’utente sulle capacità del software di consentire
un’esecuzione veloce ed efficace del compito; Affect: è
un termine psicologico che indica le emozioni. In questo
contesto, si riferisce alla stimolazione mentale percepita
dall’utente, ad esempio di piacere nell’utilizzo del sistema;
Helpfulness: rappresenta la percezione dell’utente
che il software sia di aiuto e lo assista nella soluzione dei
problemi di interazione; Control: si riferisce alla sensazione
dell’utente che il software risponda in modo consistente
e coerente ai comandi; Learnability: rappresenta
la sensazione dell’utente di poter apprendere facilmente
le modalità di utilizzo del software, ad esempio mediante
l’interfaccia grafica o i manuali. A queste, si aggiunge
la scala Global che rappresenta un indice complessivo di
usabilità. Il SUMI consente di ottenere punteggi espressi
su scala standard (media=50 e deviazione standard=10)
e si basa, per fornire risultati affidabili sulla
qualità di un software, sulle valutazioni espresse da almeno
10 soggetti (20).
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SUS (System Usability Scale) (16): è un questionario
sviluppato da John Brooke della Digital Equipment Corporation
(UK) che fornisce un indice globale di valutazione
soggettiva dell’usabilità. È costituito da 10 item con risposte
varianti da 0 a 5 su una scala Likert (1=molto in disaccordo,
2= d’accordo, 3=non saprei, 4= in disaccordo,
5=molto in disaccordo). Il SUS è stato ideato per rispondere
all’esigenza, nata all’interno dei contesti aziendali, di
avere uno strumento semplice e rapido che fornisse una
valutazione dell’usabilità dei sistemi (16). Gli aspetti che
il SUS si propone di analizzare riguardano la facilità e la
complessità del software, la sicurezza di utilizzo da parte
dell’utente e la necessità di supporto e training. Si è deciso
di utilizzarlo per il nostro studio in quanto è stato dimostrato
come il SUS generalmente mostri alti livelli di
usabilità soggettiva, dando prova di essere un questionario
che permette di effettuare confronti di usabilità con sistemi
diversi (21), (22).
Una versione italiana del questionario è riportata nell’Allegato
1.
LOC-L (Locus of control lavorativo) (18): la scala
LOC-L è stata sviluppata per rispondere dall’esigenza di
disporre di uno strumento specifico per individuare le
aspettative di controllo in ambito lavorativo. La tendenza
ad attribuire a se stesso o al mondo esterno la responsabilità
di quello che accade, può ridurre o aumentare
nell’individuo il suo sentirsi parte integrante di una organizzazione,
il livello delle prestazioni, il coinvolgimento
lavorativo e la soddisfazione professionale. Sviluppato
da Argentero e Vidotto (18) è costituito da 31
item che prevedono risposte varianti da 1 a 5 su una scala
Likert (1=per nulla d’accordo, 2=poco d’accordo,
3=abbastanza d’accordo, 4=molto d’accordo, 5=moltissimo
d’accordo). Gli item del questionario sono indirizzati
a quattro aree: rapporto con i superiori; aspetto economico
dell’attività svolta; raggiungimento di obiettivi
sul lavoro; cammino lavorativo all’interno del mercato
del lavoro (avanzamento di carriera e conservazione o
ottenimento di un “posto di lavoro”). L’analisi dell’attendibilità
è stata condotta attraverso lo studio del coefficiente
alpha di Cronbach, che ha evidenziato un valore
pari a .81.
Tutti i questionari sono stati somministrati individualmente
e compilati in forma anonima.
Risultati
Nella Tabella II viene riportata la frequenza settimanale
di utilizzo del PC; i dati si riferiscono ai 66 soggetti (su
80) che hanno dichiarato di utilizzare il PC e Internet nel
tempo libero. La maggior parte dei rispondenti (48,5%)
utilizza il PC da 2 a 6 ore alla settimana.
Tabella II. Tempo medio settimanale di utilizzo del PC

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Figura 1. Istogramma punteggi di Locus of Control
Per quanto riguarda l’eventuale esperienza pregressa
dei soggetti con strumenti di e-learning, il 52,5% ha indicato
di avere già utilizzato strumenti di apprendimento a
distanza per la propria formazione.
Le opinioni dei soggetti su tali sistemi informatici di apprendimento
a distanza, espresse su una scala con punteggi
varianti da un minimo di 16 ad un massimo di 80, hanno
evidenziato un punteggio medio di 61.05 (DS= 6.10).
Le risposte al questionario LOC-L sono state elaborate
in modo da ricavare uno score di esternalità, variante da
un minimo di 31 a un massimo di 155. Il LOC-L medio è
risultato pari a 92.62 (DS= 11.38). L’istogramma dei punteggi
del LOC-L è riportato in Figura 1.
L’analisi di usabilità del sistema analizzato è stata condotta
in base alle distribuzioni delle risposte relative ai questionari
SUS e SUMI; per il primo si ottiene un punteggio
totale variabile fra 0 e 100, mentre il secondo genera un indice
complessivo di usabilità (scala “Global”) variabile fra
10 e 73, da 5 sotto-scale che evidenziano aspetti particolari
del sistema (scale “Efficiency”, “Affect”, “Helpfulness”,
“Control”, “Learnability” variabili tra 11 e 71).
Nella Tabella III sono riportate la media, la deviazione
standard e la mediana dei punteggi ottenuti con i questionari
SUS e SUMI:
Tabella III. Media, deviazione standard
e mediana della scale SUS e SUMI
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Un’analisi di correlazione è stata condotta tra i punteggi
SUS e quelli delle 6 sotto-scale SUMI. I coefficienti
di correlazione di Pearson tra le scale sono riportati in
Tabella IV:
Tabella IV. Coefficienti di correlazione
tra lo score SUS e quello di ogni scala del SUMI
I dati ottenuti dai questionari sull’esperienza dei soggetti
nel campo dell’informatica degli utenti sono stati
posti in relazione con gli esiti del questionario SUS, al fine
di identificare possibili relazioni tra le variabili e indagare
l’attitudine dei soggetti nei confronti del sistema
informatico.
Sono stati considerati i raffronti tra:
• punteggi SUS e ore medie settimanali di uso del PC
nel tempo libero
• punteggi SUS e esperienza nell’uso di sistemi di elearning
• punteggi SUS e opinioni personali sul concetto di elearning
In prima istanza, si è proceduto a ripartire i punteggi
SUS dei 66 soggetti che hanno dichiarato di usare il PC
nel tempo libero in tre gruppi, sulla base del numero di ore
medio per settimana di uso del PC:
• Gruppo 1: non più di 2 ore
• Gruppo 2: da 2 a 6 ore
• Gruppo 3: più di 6 ore

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Nonostante sia osservabile una proporzionalità diretta
tra l’uso settimanale del PC e la media degli score SUS nei
3 gruppi, è di interesse quantificare in modo statistico la
significatività della differenza tra tali medie. Per questo
motivo è stato compiuto, sui dati SUS raggruppati, un test
ANOVA ad una via (significatività pari a 0.05), i cui risultati
sono mostrati in Tabella V.
Come si può rilevare non si evidenzia quindi una differenza
significativa tra le medie dei 3 gruppi.
È stato a questo punto considerato il confronto tra punteggio
conseguito nel SUS e l’esperienza pregressa con i
sistemi di e-learning. Quest’ultima è stata espressa dagli
utenti, nel questionario preliminare, in termini di un giudizio
Si/No (l’utente ha o non ha avuto già esperienza con
sistemi di e-learning). A tale quesito, 79 soggetti su 80
hanno fornito una risposta. I punteggi SUS dei soggetti sono
stati ripartiti in due gruppi, sulla base della presenza o
assenza di esperienza di e-learning. Al fine di identificare
un’eventuale differenza tra gli score SUS dei due gruppi,
è stato condotto un t-test per campioni indipendenti (α =
0.05), i cui risultati sono riportati in Tabella VI.
Anche in questo caso, l’esperienza pregressa sui sistemi
di e-learning non sembra influenzare in modo significativo
le risposte date al SUS. Le medie tra i due gruppi
non risultano infatti significativamente diverse tra loro.
Da ultimo, si è considerata la relazione tra le opinioni
degli utenti relative all’e-learning e il loro score nel questionario
SUS. Si ricordi che le idee individuali sui sistemi
di e-learning sono quantificate con un punteggio che
misura la “positività” delle aspettative nei confronti di tali
sistemi. È stata osservata una correlazione positiva, seppure
non di grande entità, tra le due variabili in esame, risultante
in un coefficiente di correlazione pari a 0.41.
Infine, la qualità dell’apprendimento mediante il sistema
di e-learning è stata misurata attraverso il test d’ingresso
e il test finale sottoposti ai soggetti rispettivamente
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prima dell’inizio e dopo la fine del corso on-line. I punteggi
per entrambi i test variano da 0 a 31. Sono state calcolate
media, deviazione standard e mediana dei punteggi
ottenuti dai soggetti in entrambi i test. Inoltre si è voluto
quantificare l’entità del miglioramento degli utenti in termini
di apprendimento attraverso il calcolo della differenza
di punteggi tra test finale e test d’ingresso. Al fine di valutare
in termini statistici l’entità del miglioramento medio
tra test d’ingresso e test finale, è stato condotto un t-test
per dati appaiati (α = 0.05) su punteggi dei soggetti. I risultati
sono mostrati in Tabella VII.
Come si nota la differenza tra le medie dei punteggi
conseguiti nel test finale e d’ingresso è risultata statisticamente
significativa.
Discussione e conclusioni
L’analisi condotta ha permesso una quantificazione del
giudizio di usabilità attraverso i questionari SUS e SUMI
in rapporto all’esperienza degli utenti in ambito informatico
e al locus-of-control. In prima istanza è stata calcolata
la media dei punteggi ai questionari al fine di ottenere
una stima puntuale di usabilità. Nel caso del SUS la media,
pari a 68.69, è risultata significativamente superiore al
valore centrale della scala. Per il questionario SUMI, la
media è stata calcolata per ognuna delle 5 scale e per il
punteggio globale di usabilità. I punteggi sono stati confrontati
con il valore di riferimento, pari a 50, stabilito nel
manuale SUMI (20). Anche in questo caso, la valutazione
di usabilità è risultata positiva, con un valor medio pari a
54.53. Per quanto riguarda le 5 sotto-scale il SUMI ha fornito
un giudizio positivo relativamente alle dimensioni di
Efficiency, Affect, Helpfulness. Per quanto riguarda le dimensioni
di Control e Learnability, il giudizio medio non
risulta invece significativamente diverso dal valore di ri-
Tabella V. Calcolo delle significatività della differenza tra le medie dei tre gruppi
Tabella VI. Differenza tra gli score SUS dei due gruppi
Tabella VII. Differenza di punteggio tra test finale e test ingresso

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ferimento. Come definito nel manuale SUMI (20), punteggi
medi maggiori o uguali al valore di riferimento sono
da considerarsi soddisfacenti per l’usabilità del sistema.
Valori inferiori a 40 suggeriscono la necessità di una revisione
del sistema. Nel nostro studio, quindi, il sistema risulta
usabile per tutte le scale SUMI.
Inoltre sono stati calcolati i coefficienti di correlazione
tra i punteggi del questionario SUS e quelli di ogni scala del
SUMI. I risultati mostrano una correlazione positiva in tutti
i casi, soprattutto per quanto riguarda le scale di Learnibility
e di Efficiency. I risultati dei due questionari indicano
che il sistema risulta essere non soltanto di facile impiego
per gli utenti - che velocemente apprendono come utilizzarlo
- ma anche efficiente nel permettere di portare a termine
il proprio compito. La concordanza di dati ci permette inoltre
di ipotizzare un uso alternativo dei due questionari in base
alle ipotesi di ricerca privilegiando l’adozione del SUS
quando si intende ridurre i tempi di somministrazione.
L’analisi dei dati effettuata sul questionario LOC-L ha
avuto come scopo quello di indagare il locus of control dei
soggetti dello studio. Questo in quanto eventuali comportamenti
di marcata esternalità o internalità degli individui
possono polarizzare i loro giudizi di usabilità, compromettendo
quindi l’intera analisi. I dati del questionario LOC-L
sono stati trattati in modo da ricavare uno score di esternalità.
I risultati ottenuti mostrano come gli score individuali
del questionario si concentrino attorno al valore centrale
della scala (media 92.63; deviazione standard 11.38), mostrando
in questo modo che il campione si discosta sia dall’estremo
superiore (alta esternalità) sia da quello inferiore
della scala (bassa esternalità). Questo permette di ipotizzare
che il giudizio di usabilità espresso dai soggetti possa non
essere condizionato dal tipo di locus of control individuale.
Si è in seguito proceduto ad analizzare le relazioni tra
i punteggi riportati dai soggetti nel SUS e la loro esperienza
informatica che è stata indagata nel questionario
preliminare. Si è osservato come i soggetti fossero caratterizzati
da una certa eterogeneità in termini di background
informatico. Ci si è quindi chiesto se tali diversità
fossero correlabili con il punteggio SUS. Per quanto riguarda
le ore settimanali di uso del PC il test ANOVA non
ha evidenziato una differenza statisticamente rilevante nel
punteggio SUS dei tre gruppi. Il punteggio SUS risulta
quindi essere indipendente dalle ore di uso del PC.
In relazione alla esperienza pregressa con strumenti di
e-learning da parte dei soggetti si è ritenuto di interesse indagare
se gli individui con un background nell’uso dei sistemi
di e-learning tendessero a valutare meglio il sistema
in termini di usabilità rispetto a utenti privi di tale esperienza.
Nonostante i primi abbiano mediamente riportato
uno score SUS più alto rispetto ai secondi, dal t-test effettuato
non è emerso un impatto significativo dell’esperienza
con i sistemi di e-learning sullo score SUS.
Analizzando i punteggi relativi all’opinione dei soggetti
nei confronti dei sistemi di e-learning si è inteso valutare
la tendenza dei soggetti con migliori aspettative verso
l’e-learning in generale ad assegnare a questo sistema
di apprendimento un alto punteggio SUS. Il coefficiente di
correlazione ottenuto, di modesta entità (0.41), ha indicato
una scarsa dipendenza tra le due variabili.
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Relativamente alle performance del test d’ingresso e
del test finale, si è osservata, nel primo caso, una modesta
preparazione (media 22.68; deviazione standard 5.88), seguita
da un sostanziale miglioramento al test finale (media
28.74; deviazione standard 2.07). Come dimostrazione
che il sistema di e-learning ha consentito l’apprendimento,
il t-test ha evidenziato tra i due test un significativo miglioramento
medio, pari a 6.05 punti.
Si può concludere affermando come gli obiettivi del
presente studio siano stati raggiunti. L’analisi di usabilità
mediante i questionari SUS e SUMI ha mostrato come la
piattaforma di e-learning, oggetto della presente ricerca, sia
stata considerata, da parte del campione di utenti, in modo
mediamente positivo. Gli studi già presenti nella letteratura
mostrano come il SUMI si sia dimostrato un questionario
affidabile e con un certo potere discriminante tra diverse
specie di software (17). Utilizzando tale questionario l’usabilità
di un prodotto software o di un prototipo può essere
valutata in modo oggettivo ponendosi come obiettivo la
soddisfazione nell’utilizzo da parte dell’utente finale (23).
Infine il SUMI è citato nelle linee guida ISO 9241 come
metodo riconosciuto per la valutazione della soddisfazione
da parte dell’utente finale nell’utilizzo di un software (17).
Le diverse ricerche presenti in letteratura documentano
come il SUS generalmente mostri alti livelli di usabilità soggettiva
e fornisca alti risultati in termini di affidabilità già a
partire da un campione di 14 soggetti. La media dei punteggi
si colloca generalmente tra 65 e 70 (24), come è avvenuto
nel presente studio. Inoltre il SUS, a confronto con altri
questionari, fornisce punteggi superiori di valutazione dell’usabilità
dei siti web. Infine è stato rilevato un coefficiente
di correlazione con il SUMI pari a 0.86 (25). La presente ricerca
mostra come sia il SUS che il SUMI siano strumenti
idonei alla valutazione di un sistema software e come la piattaforma
di e-learning analizzata abbia raggiunto buoni livelli
di usabilità. Inoltre tale software si è dimostrato essere efficace
nel permettere al soggetto di portare a termine il proprio
compito, obiettivo principale dell’usabilità (1).
Dal questionario preliminare, che si occupa di indagare
variabili soggettive quali l’esperienza dei soggetti in
ambito informatico, quella nell’utilizzo di sistemi di elearning,
le loro idee in generale sull’apprendimento on-line,
si è riscontrato come i soggetti riportino opinioni positive
nei confronti dell’e-learning.
È stato inoltre quantificato in modo statisticamente
fondato l’impatto delle variabili sopra descritte e del tipo
di locus of control individuale sui giudizi di usabilità degli
utenti. Le analisi effettuate hanno tuttavia mostrato
come in nessun caso i giudizi di usabilità degli utenti siano
stati influenzati in modo significativo da tali variabili,
confermando quindi la piena validità dello studio di
usabilità condotto.
Sarebbe interessante, in un ulteriore studio, effettuare
alla fine del corso delle interviste in cui siano gli stessi
soggetti ad esprimere le difficoltà incontrate durante l’utilizzo
del sistema. Individuando le problematiche riscontrate
dal campione, il sistema potrebbe essere modificato
in base anche all’esigenze e abilità cognitive del campione
di riferimento e nuovamente testato. Risulterebbe oltremodo
opportuno che il sistema software rilevasse, in mo-

G Ital Med Lav Erg 2009; 31:1, Suppl A, Psicol
http://gimle.fsm.it
do automatico, eventuali errori commessi dall’utente o richieste
di aiuto, così da ottenere un indicatore oggettivo
della difficoltà nell’uso del sistema.
Inoltre gli alti punteggi conseguiti dai soggetti nel test
finale fanno ipotizzare una probabile relazione tra il grado
di usabilità del sistema e la qualità dell’apprendimento, relativamente
ai contenuti del corso “La movimentazione
del paziente”.
Direzioni di ricerca future includono l’approfondimento
di questo aspetto, non ancora affrontato in maniera approfondita
nella letteratura del settore. A tal fine, si rendono
necessari studi sperimentali più complessi, mirati ad
evidenziare le relazioni tra l’usabilità di una piattaforma
software e il grado di apprendimento conseguito dagli
utenti, nel tentativo di porre in risalto non solo le variabili
psicologiche maggiormente coinvolte nei processi cognitivi
in ambito informatico ma anche di fornire precise
linee guida per la progettazione del sistema.
Bibliografia
1) ISO 9241-11, Ergonomic Requirements for Office Work with Visual
Display Terminals, 1998.
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25) Holyer A. Methods for Evaluating User Interfaces. Cognitive
Science Research Paper 1993; 301.
Allegato 1
System Usability Scale (SUS)
Le chiediamo di esprimere un giudizio sulla facilità di utilizzo del sistema che ha utilizzato.
Totalmente Totalmente
in disaccordo d’accordo
1. Penso che mi piacerebbe usare questo sistema
frequentemente 1 2 3 4 5
2. Ho trovato il sistema inutilmente complesso
3. Pensavo che il sistema fosse facile da usare
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
4. Credo che mi servirebbe l’aiuto di un esperto
per poter usare questo sistema 1 2 3 4 5
5. Ho trovato le funzioni di questo sistema ben
integrate 1 2 3 4 5
6. Ho pensato che ci fosse troppa incongruenza
in questo sistema 1 2 3 4 5
7. Credo che la maggior parte della gente imparerebbe
molto velocemente ad usare questo sistema 1 2 3 4 5
8. Ho trovato il sistema poco agevole da usare
1 2 3 4 5
9. Mi sono sentito molto sicuro nell’usare
questo sistema 1 2 3 4 5
10. Ho dovuto imparare molte cose prima
di prendere confidenza con questo sistema 1 2 3 4 5
Richiesta estratti: Ines Giorgi, Servizio di Psicologia, Fondazione S. Maugeri. Clinica del lavoro e della Riabilitazione IRCCS. Istituto
Scientifico di Pavia. Via S. Maugeri, 10, 27100 Pavia, Italy - E-mail: ines.giorgi@fsm.it