ebook1_Ebook01 Modulo 1.pdf - ViVapo
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Sergio Margarita - ECDL e Open Source © 2009 - 2010 73 <strong>Modulo</strong> 1 - Concetti di base dell'ICT<br />
800), ma c’è un larghissimo scarto per quanto riguarda l’utilizzo di Internet: 5,6% contro 48,9%. Una tabella<br />
di sintesi è riportata nell'IBUQ ECDL <strong>Modulo</strong> 7 - Navigazione web e comunicazione. Secondo AudiWeb<br />
(http://www.audiweb.it) in Italia, nel mese di agosto 2009 sono 30,8 milioni gli utenti che hanno accesso a<br />
internet, 20,9 milioni gli utenti attivi nel mese, 8,3 milioni gli utenti attivi nel giorno in media, per 1 ora e 39<br />
minuti di tempo speso e 182 pagine viste per persona al giorno.<br />
La convergenza digitale ha reso possibile l'utilizzo di Internet anche per la telefonia e le trasmissioni<br />
televisive. Questa tipologia di servizi richiede reti sempre più potenti e veloci, cioè reti a banda larga<br />
(broadband). Gli interessi economici legati all'erogazione dei servizi che utilizzano pesantemente l'audio e il<br />
video hanno dato avvio al dibattito sulla “neutralità della rete”, che prevede che l'accesso alla banda larga<br />
non debba essere soggetto a restrizioni arbitrarie in base alla tipologia dei dispositivi connessi e al modo in<br />
cui essi operano. Il rischio è che se passasse il principio di un accesso su diversi “livelli” di traffico, gli<br />
operatori di telecomunicazione potrebbero definire tariffe diverse oppure rendere inaccessibili determinati<br />
servizi o contenuti. Fra i sostenitori della “neutralità della rete” ci sono i fondatori di Internet come Kahn e<br />
Berners Lee.<br />
Nonostante l'aumento degli utenti e dei servizi offerti da Internet, il funzionamento su cui si basa è lo stesso<br />
dalla sua nascita: il protocollo TCP/IP che gestisce il trasferimento dei dati e prevede che ogni computer sia<br />
identificabile in modo univoco, attraverso il suo indirizzo IP. L'indirizzo IP (Internet Protocol) è costituito da<br />
una serie di quattro numeri separati da punti, come per esempio 162.43.128.72. Questo sistema di<br />
indirizzamento è efficiente per le macchine ma è poco pratico per gli esseri umani. Per ovviare a questo<br />
problema è stato sviluppato il Domain Name System (DNS), che consente di identificare i computer con un<br />
nome (per esempio econ.unito.it) stabilendo la corrispondenza con il suo indirizzo IP.<br />
Attenzione<br />
Il crescente numero di computer connessi alla rete ha reso necessario un<br />
adeguamento degli indirizzi IP, poiché si è prospettato il rischio di esaurimento di<br />
tali indirizzi. Con il sistema attuale (IPv4) si dispone di circa 4 x 10 9 indirizzi (circa<br />
4 miliardi) mentre il nuovo sistema IPv6 garantisce circa 3,4 × 10 38 indirizzi.<br />
L'esigenza di un numero molto ampio di indirizzi è dovuto anche all'avvento di<br />
quella che viene definita l'Internet delle cose (Internet of things), un'espressione<br />
coniata dall'ITU nel 2005, per indicare la possibilità che miliardi di oggetti dotati di<br />
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Figura 50: Mappa di Arpanet<br />
Figura 51: Internet