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ebook1_Ebook01 Modulo 1.pdf - ViVapo

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Sergio Margarita - ECDL e Open Source © 2009 - 2010 43 <strong>Modulo</strong> 1 - Concetti di base dell'ICT<br />

ambientale, hanno delle implicazioni economiche significative. Nonostante le leggi, si perdono le tracce di<br />

molti RAEE che finiscono in paesi del terzo mondo dove lo smaltimento improprio mette a repentaglio la<br />

salute di molte persone. Per rendersene conto basta guardare su Internet le fotografie e i filmati del sito di<br />

Guiyu in Cina, dove un intero paese è una discarica a cielo aperto di rifiuti elettronici.<br />

Le modalità per evitare questo tipo di ricadute sono principalmente:<br />

• lo smaltimento controllato<br />

• la rigenerazione e il riuso (Figura 43).<br />

Per quanto riguarda lo smaltimento controllato esistono normative a livello europeo, recepite dall'Italia con il<br />

decreto legislativo 151 del 25 luglio 2006, entrato in vigore il primo gennaio 2008, che spostano il compito di<br />

occuparsi dei RAEE dalle amministrazioni comunali ai produttori. I produttori devono iscriversi a un apposito<br />

registro e costituirsi in consorzi (in Italia uno dei più grandi è il consorzio ReMedia) per gestire raccolta,<br />

trasporto, stoccaggio, disassemblaggio, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti hi-tech. A contribuire al problema<br />

non sono solo i rifiuti prodotti dalle aziende ma anche quelli domestici. Quanti rifiuti elettronici ci sono nelle<br />

case? Alcune stime dicono che ogni italiano produce circa 14 chili di rifiuti elettrici ed elettronici all’anno, di<br />

cui meno di un chilo e mezzo sono recuperati. Secondo Greenpeace, ogni famiglia ne produce 55 kg e solo<br />

7 sono smaltiti correttamente. La nuova norma, che vede i consorzi RAEE protagonisti, si proponeva di<br />

portare la media europea a 4 chili pro capite entro la fine del 2008.<br />

Se i computer sono sostituiti perché non più adeguati alle esigenze, anche se ancora totalmente o<br />

parzialmente funzionanti, possono essere “ricondizionati”, ovvero configurati opportunamente per essere<br />

usati in situazioni con minori esigenze. In Italia e nel mondo, diverse associazioni non profit e imprese hanno<br />

fatto del trashware (trash = spazzatura, un altro composto con -ware) un affare redditizio. Attraverso la<br />

rigenerazione e il riuso si può fare in modo che una cartuccia di toner, una stampante o un PC non diventino<br />

rifiuti ma possano tornare a funzionare. Esistono aziende che offrono questi servizi, ad esempio fornendo i<br />

PC o le stampanti rigenerate in noleggio a cui affiancano un servizio di manutenzione. In questi casi il<br />

software libero ha un ruolo chiave perché i PC non possono essere rivenduti con la licenza di software<br />

installati nella prima vendita. Un'opportunità di riuso di PC obsoleti è quella offerta dal progetto Linux<br />

Terminal Server Project (LTSP) che consente di utilizzare i PC (anche senza disco) come terminali (detti thin<br />

client) collegati ad un server. LSTP si presta molto bene ad essere utilizzato in realtà medio-piccole (in<br />

particolare nei laboratori informatici delle scuole) e consente dei risparmi significativi in quanto basato su<br />

FLOSS e sul recupero di PC altrimenti destinati al macero.<br />

Tutti possiamo contribuire alla salvaguardia dell'ambiente adottando semplici accorgimenti per ridurre i rifiuti<br />

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