inventario dell'archivio storico degli spedali riuniti di pistoia

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03.06.2013 Views

Spedali Riuniti dei luoghi pii, ancora posti sotto la direzione ecclesiastica, continuò a degenerare, tanto che gli ospedali dei trovatelli e degli infermi si trovarono ben presto in pessime condizioni economiche. Con i motupropri del 4 settembre 1775 e 22 ottobre 1776, che ripercorrevano i suggerimenti del senatore Francesco Maria Gianni, Pietro Leopoldo sottopose definitivamente i luoghi pii alla tutela ed alla direzione del governo laicale, assoggettando gli amministratori alle revisioni ordinarie e straordinarie dei sindaci ed introducendo nuovi miglioramenti, anche di tipo economico, negli ordinamenti dei diversi istituti di beneficenza. Per quanto riguarda gli Spedali di Pistoia, vennero elargiti sussidi direttamente dal principe e si ebbe un cospicuo aumento delle rendite patrimoniali, soprattutto in seguito al motuproprio del 30 agosto 1782, che convertì a favore dell’ospedale le doti monastiche, ed alle soppressioni delle congregazioni dello Spirito Santo, della Trinità e di Santa Maria in Piazza; inoltre fu tolta ogni contribuzione a favore delle oblate. L’amministrazione dell’ospedale del Ceppo da parte dell’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze, sebbene fosse in origine limitata ad un periodo di sei anni, perdurò fino al 1778 quando, con rescritto del 9 aprile dello stesso anno, fu restituita all’ospedale la primitiva autonomia 15 . Al primo nuovo commissario dell’ospedale del Ceppo si deve la costruzione, a proprie spese, del quartiere sopra il loggiato. A quell’epoca la struttura poteva accogliere fino ad un massimo di 50 uomini e di 40 donne. Il 17 luglio 1784, su ordine di Pietro Leopoldo, fu inviato a Pistoia il sen. Mario Covoni, commissario dell’ospedale di Santa Maria Nuova, con il compito di riformare gli ospedali del Ceppo e di San Gregorio, fatto che può essere considerato il primo passo verso l’unificazione dei due istituti. Già con il motuproprio del 9 dicembre 1766, si era ordinato che gli orfani dovessero essere ricevuti e curati gratuitamente presso l’ospedale del Ceppo. San Gregorio nel 1777 era stato sottoposto alla giurisdizione del Comune di Pistoia e, nel 1782, assoggettato al sindaco e provveditore della Camera del Comune 16 . Il commissario Mario Covoni ritenendo che i due istituti avrebbero tratto notevoli vantaggi dalla gestione comune del patrimonio, auspicò la loro unificazione. Tale proposta ottenne la sanzione sovrana con motuproprio dell’11 settembre 1784 con il quale ebbero vita i Regi Spedali Riuniti di Pistoia. 15 Tale rescritto estendeva anche all’ospedale del Ceppo di Pistoia la determinazione del motuproprio del 14 marzo 1770 che separava gli ospedali di Pisa e di Livorno da quello di Santa Maria Nuova. 16 Motuproprio del 5 settembre 1777 e Rescritto del 1 aprile 1782. 10

Deliberazioni serie Deliberazioni 3 unità archivistiche. 1 1473 - 1501 Partiti, deliberazioni e contratti Registro membranaceo legato in assi e cuoio di carte 166; numerazione successiva per carte. Titolazione interna: "[...] Io Thomaso di MArsilio BAlducci notaro pubblico pistorese et al presente notaro di detto Spidale tracto delle borse della Compagnia di detto Spidale per uno anno proximo futuro cominciando anno, mese e dì soprascritti et chome seguita finire in questo registrello registerrò et scriverò tutti i partiti, deliberationi et contracti in vulghare che si faranno et deliberranno [...]". Contiene: - Rubrica alfabetica, - Indice delle cose più notevoli. 1/bis 1501 - 1532 Deliberazioni e contratti Registro membranaceo legato in assi e cuoio di carte 172; numerazione successiva per carte. Vi si comprende copia dei Capitoli dell'Ospedale sotto l'amministrazione di S. Maria Nuova (1501) e vari inventari delle masserizie e degli arnesi. Contiene: - Rubrica alfabetica, - Indice delle cose più notevoli. 1/ter [1728] 1484 mag.20 - 1507 set.12 Atti e contratti della Compagnia del Ceppo dall'anno 1484 al 1507 Deliberazioni, imborsazioni e tratte Registro cartaceo legato in pergamena di carte 246; numerazione per carte. Titolazione originale erronea. 11

Spedali Riuniti<br />

dei luoghi pii, ancora posti sotto la <strong>di</strong>rezione ecclesiastica, continuò a degenerare, tanto che<br />

gli o<strong>spedali</strong> dei trovatelli e <strong>degli</strong> infermi si trovarono ben presto in pessime con<strong>di</strong>zioni<br />

economiche.<br />

Con i motupropri del 4 settembre 1775 e 22 ottobre 1776, che ripercorrevano i<br />

suggerimenti del senatore Francesco Maria Gianni, Pietro Leopoldo sottopose definitivamente<br />

i luoghi pii alla tutela ed alla <strong>di</strong>rezione del governo laicale, assoggettando gli amministratori<br />

alle revisioni or<strong>di</strong>narie e straor<strong>di</strong>narie dei sindaci ed introducendo nuovi miglioramenti, anche<br />

<strong>di</strong> tipo economico, negli or<strong>di</strong>namenti dei <strong>di</strong>versi istituti <strong>di</strong> beneficenza.<br />

Per quanto riguarda gli Spedali <strong>di</strong> Pistoia, vennero elargiti sussi<strong>di</strong> <strong>di</strong>rettamente dal<br />

principe e si ebbe un cospicuo aumento delle ren<strong>di</strong>te patrimoniali, soprattutto in seguito al<br />

motuproprio del 30 agosto 1782, che convertì a favore dell’ospedale le doti monastiche, ed<br />

alle soppressioni delle congregazioni dello Spirito Santo, della Trinità e <strong>di</strong> Santa Maria in<br />

Piazza; inoltre fu tolta ogni contribuzione a favore delle oblate.<br />

L’amministrazione dell’ospedale del Ceppo da parte dell’ospedale <strong>di</strong> Santa Maria<br />

Nuova <strong>di</strong> Firenze, sebbene fosse in origine limitata ad un periodo <strong>di</strong> sei anni, perdurò fino al<br />

1778 quando, con rescritto del 9 aprile dello stesso anno, fu restituita all’ospedale la primitiva<br />

autonomia 15 . Al primo nuovo commissario dell’ospedale del Ceppo si deve la costruzione, a<br />

proprie spese, del quartiere sopra il loggiato. A quell’epoca la struttura poteva accogliere fino<br />

ad un massimo <strong>di</strong> 50 uomini e <strong>di</strong> 40 donne.<br />

Il 17 luglio 1784, su or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Pietro Leopoldo, fu inviato a Pistoia il sen. Mario Covoni,<br />

commissario dell’ospedale <strong>di</strong> Santa Maria Nuova, con il compito <strong>di</strong> riformare gli o<strong>spedali</strong> del<br />

Ceppo e <strong>di</strong> San Gregorio, fatto che può essere considerato il primo passo verso l’unificazione<br />

dei due istituti. Già con il motuproprio del 9 <strong>di</strong>cembre 1766, si era or<strong>di</strong>nato che gli orfani<br />

dovessero essere ricevuti e curati gratuitamente presso l’ospedale del Ceppo. San Gregorio<br />

nel 1777 era stato sottoposto alla giuris<strong>di</strong>zione del Comune <strong>di</strong> Pistoia e, nel 1782,<br />

assoggettato al sindaco e provve<strong>di</strong>tore della Camera del Comune 16 . Il commissario Mario<br />

Covoni ritenendo che i due istituti avrebbero tratto notevoli vantaggi dalla gestione comune<br />

del patrimonio, auspicò la loro unificazione. Tale proposta ottenne la sanzione sovrana con<br />

motuproprio dell’11 settembre 1784 con il quale ebbero vita i Regi Spedali Riuniti <strong>di</strong> Pistoia.<br />

15 Tale rescritto estendeva anche all’ospedale del Ceppo <strong>di</strong> Pistoia la determinazione del motuproprio del 14<br />

marzo 1770 che separava gli o<strong>spedali</strong> <strong>di</strong> Pisa e <strong>di</strong> Livorno da quello <strong>di</strong> Santa Maria Nuova.<br />

16 Motuproprio del 5 settembre 1777 e Rescritto del 1 aprile 1782.<br />

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