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Bullettino malacologico italiano - Società Italiana di Malacologia

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dubbiamente <strong>di</strong> potere riferire alla, specie del Philippi uri esemplare<br />

del miocene me<strong>di</strong>o dei Cappuccini presso Torino ed altri <strong>di</strong> Gas-<br />

sino, ma il signor Davidson (*) assicura avere osservato la linea<br />

longitu<strong>di</strong>nale sulla valva dorsale che annuncia la presenza del tra-<br />

mezzo interno, e quin<strong>di</strong> probabilmente quegli esemplari dovranno<br />

rapportarsi alla Waldheimia septigera, Lovèn, ovvero ad altra<br />

specie <strong>di</strong> tal gruppo.<br />

Io ho raccolto questo brachiopodo esclusivamente nello zan-<br />

cleano, e tutti gli esemplari che ho potuto stu<strong>di</strong>are nelle <strong>di</strong>verse<br />

collezioni pare che provengano da questo solo terreno. Nel calcale<br />

dello Zancleano me<strong>di</strong>o dei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Messina è comune a Gravi-<br />

telli, Scirpi, Tremonte, Cimaro, Scoppo, Val<strong>di</strong>na ec. ec. (C. S.).<br />

Ma in maggiore abbondanza, si trova nelle marne sabbiose dello<br />

Zancleano superiore a Rometta, Diveto, Trapani, Scoppo, Scirpi,<br />

Pietrazza , Gravitelli , Serro e Milazzo ec. ec. (C. S.) (C. B.) (C.<br />

Bt. ) (C. U. P.). Monopoli (Prov. <strong>di</strong> Lecce), (C. S.). In varii luo-<br />

ghi delle Calabrie (C. S.) (C. U. N.).<br />

Stazione<br />

Sin'oggi questa specie non si conosceva vivente, il signor Jefireys<br />

pescava recentemente sulle coste della Spagna alcuni esemplari<br />

<strong>di</strong> una Terébratula lievemente costata , che io non ho veduto , e<br />

che egli vuole riferire alla T. sphenoidea, ma il signor Davidson<br />

che esaminò il vivente mi scrive, che egli non è ancor sicuro della<br />

identità specifica colla T. sphenoidea fossile.<br />

Osservazione<br />

Dopo aver descritto le tre prime specie <strong>di</strong> Terébratula è uopo far<br />

notare quali caratteri interni ed esterni le ravvicinano, e quali le<br />

<strong>di</strong>fferenziano, essendoché sovente accade <strong>di</strong> trovare delle forme che<br />

sembrerebbero interme<strong>di</strong>e tra 1' uua e V altra specie. GÌ' interni<br />

apparecchi sono per ogni specie ben <strong>di</strong>versi e <strong>di</strong>stinti; ma se si<br />

esaminano le forme esteriori si resta sorpresi dal vedere la loro<br />

grande variabilità non solo, ma benauco, come mi sono ingegnato<br />

<strong>di</strong> rappresentare colle numerose figure, che per la forma generale<br />

rispondono alle variazioni delle altre due specie. Infatti riesce age-<br />

(') On italian tertiary bracliiopoda [Geologica! magazine), 1870, pag. 10.

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