Bullettino malacologico italiano - Società Italiana di Malacologia
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1865. Terebratula sphenoidea, var. messanensis e T. Benoitiana,<br />
Seg., Mon., p. 24, tav. II, f. 1-5.<br />
1870. » » e T. Benoitiana, Davidson, On<br />
Italian tertiary brachiopoda ,<br />
pag. 9 e 10.<br />
Tra i brachiopo<strong>di</strong> terziarii non v'ha al certo una specie che<br />
abbia richiesto stu<strong>di</strong>o più accurato e più assiduo, e quin<strong>di</strong> che<br />
abbia più stancato la mia pazienza, quanto la Terebratula <strong>di</strong> cui<br />
imprendo a <strong>di</strong>scorrere.<br />
Essa, comunissiina nello zancleano messinese, è così variabile nella<br />
sua forma, che più ragionevolmente si <strong>di</strong>rebbe polymorpha.<br />
Tra le numerose sue mo<strong>di</strong>ficazioni talune ve ne ha che la ravvi-<br />
cinano alle specie affini, e particolarmente alla T. vitrea, facendo<br />
credere sovente a passaggi graduati tra questa e quella.<br />
Assunti siccome caratteri specifici importantissimi, quelli della<br />
troncatura frontale e della massima larghezza della conchiglia, alla<br />
medesima regione, siccome si osserva nella forma tipica dal Phi-<br />
lippi illustrata, non poteva intendere come nel gran numero <strong>di</strong><br />
esemplari raccolti, grado grado questi due caratteri andavano<br />
mancando, e ne faceano qui udì una conchiglia più o meno ovata,<br />
laddove la forma quasi triangolare si era la esteriore <strong>di</strong>stintiva <strong>di</strong><br />
questo brachiopodo.<br />
Per tale gradazione e trasformazione <strong>di</strong> caratteri esteriori, la<br />
specie del Philippi parea si collegasse ad altre e specialmente alla<br />
T. vitrea, dalla quale pareami non saperla più <strong>di</strong>stinguere. Pure<br />
l'apparecchio apofisario ne la <strong>di</strong>stinguea eminentemente; allungato<br />
come esso è, colla maggior larghezza in mezzo invece della parte<br />
anteriore siccome nella T. vitrea, colla lamina trasversale molto<br />
larga e fornita d'una forte piega in mezzo, ed anteriormente <strong>di</strong><br />
due sporgenze acute ravvicinate, coi dentelli laterali poco promi-<br />
nenti ed ottusi, non potea dubitarsi della <strong>di</strong>stinzione specifica,<br />
bisognava quin<strong>di</strong> ricercare un criterio per riconoscere la specie<br />
dalla esteriore forma, giacché quelli della troncatura frontale e<br />
della posizione della maggior larghezza presentavansi tanto varia-<br />
bili. Furono d' uopo lunghe comparazioni per determinare final-<br />
mente che carattere assai valevole, perchè costante, si è la curvatura<br />
della linea commissurale ai lati della conchiglia. Infatti questo<br />
carattere quantunque variabile nel grado, vale benissimo a <strong>di</strong>stin-<br />
guere tutti gl'in<strong>di</strong>vidui della T. sphenoidea dalle varie forme della