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Bullettino malacologico italiano - Società Italiana di Malacologia

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quale presenta la sua convessità dal lato della valva ventrale, il<br />

quale fatto <strong>di</strong>pende dacché quest'ultima s'incurva lievemente formando<br />

una sporgenza poco manifesta alla regione frontale , la<br />

quale s'insinua in un leggiero seno, che forma in tale regione la<br />

valva dorsale, e quin<strong>di</strong> la commissura alla fronte è curva più o<br />

meno, rivolgendo la convessità verso la valva dorsale.<br />

Nella mia monografia io assegnava taluni caratteri dell'apparec-<br />

chio apofisario, che sembrami <strong>di</strong>fferenzino le due specie. Infatti<br />

nella T. minor, Y apparecchio apofisario è formato da due anse<br />

che possono quasi <strong>di</strong>rsi parallele, pinttostochè <strong>di</strong>vergenti come<br />

nella T. vitrea, per cui l'insieme in questa è proprio deltoideo, in<br />

quella ha una forma allungata che più si avvicina alla rettangolare.<br />

Inoltre nella T. minor le anse alla parte posteriore sono propor-<br />

zionalmente più larghe, i dentelli poco prominenti e assai prossimi<br />

alla regione frontale, la lamina trasversale retta, stretta, pochis-<br />

simo flessuosa, si <strong>di</strong>spone quasi formando angolo retto colle anse,<br />

e due angoli ben <strong>di</strong>stinti, raramente un po' arrotondati.<br />

La T. minor è una conchiglia <strong>di</strong> forma assai variabile, ciò nono-<br />

stante pei caratteri <strong>di</strong> sopra accennati, e specialmente per la con-<br />

formazione della linea commissurale delle valve, che presenta dei<br />

caratteri costantissimi, essa si <strong>di</strong>stingue assai bene dalla T. vitrea.<br />

Tra le numerose forme io non ar<strong>di</strong>sco stabilire delle varietà,<br />

dappoiché trovo una gradazione tale, che molti in<strong>di</strong>vidui interme<strong>di</strong>i<br />

resterebbero indeterminati, pur non<strong>di</strong>meno credo utile accennare le<br />

forme più rimarchevoli.<br />

l.° V ha una forma poco gibbosa, oscuramente pentagonale,<br />

con due pieghe oscurissime sulle valve.<br />

2.° Una forma gibbosa molto, in cui l'apice è molto ricurvo, le<br />

pieghe sono del tutto scomparse, la conformazione generale della<br />

conchiglia d' or<strong>di</strong>nario più allungata della precedente, presenta<br />

pure delle forme brevi.<br />

3.° Una forma somigliante alla prima, ma <strong>di</strong>stinta per le due<br />

pieghe sopra ciascuna valva più manifeste, e per una lieve depres-<br />

sione longitu<strong>di</strong>nale me<strong>di</strong>ana sopra ambe le valve.<br />

4.° La T. Lyélliana <strong>di</strong>stinta da una gibbosità me<strong>di</strong>ana sulle<br />

valve; dai margini acuti, dall' umbone meno curvo, dal delti<strong>di</strong>o<br />

appianato.<br />

Tale conchiglia riguardata, nella mia monografia, siecome <strong>di</strong>stinta<br />

specie dai pochi esemplari esaminati a quell'epoca, sopratutto per<br />

le <strong>di</strong>fferenze dell'apparecchio apofisario, debbo oggi riunirla alla

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