marzo 2013 - I Siciliani giovani
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Catania/ Università<br />
Il nuovo<br />
e l'indagato<br />
Pignataro nuovo rettore.<br />
Recca trombato<br />
alle politiche e indagato<br />
dalla Procura per la<br />
mail elettorale inviata<br />
a professori e studenti<br />
dell'ateneo catanese<br />
di Salvo Catalano<br />
www.ctzen.it<br />
Sette giorni per cambiare l'università<br />
di Catania. Il tempo che c’è voluto<br />
per assistere a un avvicendamento al<br />
vertice di uno dei maggiori atenei del<br />
Sud, e non solo a seguito delle elezioni<br />
accademiche del 28 febbraio per il<br />
nuovo rettore. Vicende politiche e giudiziarie<br />
sembrano aver fatto il resto.<br />
Tutto comincia poco prima di <strong>marzo</strong>,<br />
con l'aspettativa richiesta dall'ormai ex<br />
Magnifico Antonino Recca - già coordinatore<br />
regionale Udc - per correre alle<br />
elezioni nazionali per un posto al<br />
Senato. Non avendo ottenuto la poltrona<br />
Scheda<br />
DA ECONOMIA AL RETTORATO<br />
Quasi cinquantenne, sposato, con un figlio, è docente di<br />
Scienze delle finanze al dipartimento di Economia dell'università<br />
di Catania. In questi anni è stato membro del Consiglio<br />
d’amministrazione dell’ente e, tra il 2009 e il 2010, presidente<br />
della Scuola superiore etnea. Dopo la laurea proprio all'università<br />
di Catania, consegue un master e un dottorato a York, nel<br />
Regno Unito. Torna in Italia e rinuncia a un posto di lavoro in<br />
banca per un contratto da ricercatore a Unict. È l'inizio degli<br />
anni '90. Nel 2000 diventa professore associato e due anni<br />
dopo è ordinario. Tra i suoi settori di ricerca c'è soprattutto<br />
l’economia sanitaria con un approfondimento sull’organizzazione<br />
ospedaliera.<br />
www.isiciliani.it<br />
a palazzo Madama, Recca avrebbe<br />
dovuto mantenere quella di rettore etneo<br />
fino alla scadenza del suo mandato, il 31<br />
ottobre.<br />
Ma tutto cambia la mattina del 6 <strong>marzo</strong><br />
quando, con una email alla comunità accademica,<br />
annuncia le proprie dimissioni.<br />
A distanza di poche ore, si diffonde la<br />
notizia dell'iscrizione nel registro degli<br />
indagati dello stesso Recca da parte della<br />
procura di Catania per il cosiddetto caso<br />
Mailgate: l'invio di un messaggio di posta<br />
elettronica elettorale a favore della<br />
candidata Udc Maria Elena Grassi durante<br />
le scorse consultazioni regionali.<br />
A tutti i docenti e gli studenti...<br />
Un messaggio inviato a tutti i docenti e<br />
agli studenti catanesi di Unict attraverso i<br />
server di posta dell'Università di Catania,<br />
dove lavora il marito della donna, Nino<br />
Di Maria, membro dello staff del rettore.<br />
Sette giorni dopo la notizia e le dimissioni<br />
di Recca, si insedia il nuovo rettore<br />
eletto: Giacomo Pignataro, docente di<br />
Economia.<br />
«Non esistono più, a mio parere, le<br />
condizioni di serenità per il<br />
completamento del mio secondo<br />
I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
– pag. 36<br />
mandato di rettore. Pertanto, rassegno le<br />
dimissioni irrevocabili dalla carica con<br />
decorrenza 11 <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong>».<br />
Le critiche alla sua decisione di restare<br />
fino a ottobre e soprattutto l'annuncio di<br />
alcuni “urgenti interventi” non erano di<br />
certo mancate. Come quelle di studenti,<br />
docenti e ricercatori del Coordinamento<br />
unico d'ateneo che, con una nota, hanno<br />
accusato il rettore di voler restare in carica<br />
per «una puerile idea di rivalsa e onnipotenza».<br />
«Se qualcuno ha come unica ambizione<br />
– affermano - quella di trasformare<br />
questi mesi di transizione in una semina<br />
di mine antiuomo per la prossima amministrazione,<br />
diciamolo subito: è<br />
ridicolo».<br />
Ma forse, oltre alle ostilità interne, a<br />
pesare sulla decisione di Recca di<br />
abbandonare anzi tempo potrebbero<br />
essere state le tre accuse formulate nei<br />
suoi confronti dalla procura etnea che<br />
indaga sullo scandalo delle email<br />
elettorali partite dai server dell’<br />
università: rivelazione e uso di segreti<br />
d’ufficio, violazione della privacy e<br />
intralcio alla giustizia, con promesse in<br />
cambio di false dichiarazioni ai<br />
magistrati.<br />
Negli ultimi tempi è stato tra i più critici oppositori dell'ex<br />
rettore Antonino Recca, il primo turno di votazioni accademiche<br />
si è chiuso per lui con un ottimo risultato, seppure senza<br />
quorum: più del doppio dei voti ottenuti da Giuseppe Vecchio,<br />
candidato appoggiato dal Magnifico allora in carica. In attesa<br />
del secondo turno, considerate le preferenze andate al collega,<br />
è lo stesso contendente Vecchio a ritirare la propria<br />
candidatura. Eletto il 28 febbraio, Pignataro resterà in carica<br />
per sei anni. Tra i punti i fondamentali del suo programma ci<br />
sono «la discussione e il coinvolgimento diretto» di tutti i membri<br />
dell'università, la scelta di «regole chiare esplicite, certe e<br />
uniformi, senza nessuno spazio a forme di autoritarismo» e la<br />
revisione del tanto contestato statuto d'ateneo in un’ottica più<br />
pluralista.