17 maggio 2013 - Rassegna Stampa - Unione dei Comuni della ...

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03.06.2013 Views

press LinE FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini Vetrata dell'Arma sfondata a testate a Lugo: dieci mesi veva bevuto talmente tanto da fare segnare un tasso alcolemico di 1,2 perfino a 12 Are dai fatti. Risultato: era stato arrestato due volte nel giro di un'ora nello stesso bar di Fusignano: la prima per resistenza a pubblico ufficiale e la seconda per evasione dai domiciliari. Quindi, una volta in caserma, si era lanciato contro una vetrata sfondandola. Portato in ospedale, era stato necessario fargli un'anestesia totale per eseguire gli esami Il protagonista di quanto accaduto nella notte tra il 24 e il 25 aprile scorso - il 48 anni Mohamed Lawal Kazeim, nigeriano ma da tempo residente a Fusignano - ieri mattina attraverso l'avvocato Angela Spani ha patteggiato davanti al giudice Rossella Materia e al vpo Simona Bandini 10 mesi con pena sospesa. Luomo non ha finora risarcito i danni. Tutto era iniziato verso le 23.45 di mercoledì quando i carabinieri della locale Stazione lo avevano bloccato in un bar del posto dopo che l'uomo, durante un normale controllo, li aveva insultati e strattonati. Il nigeriano, molto alterato, era stato portato in caserma per l'identificazione. Poi, su disposizione della procura, era stato accompagnato a casa ai domiciliari dove se ne sarebbe dovuto stare fino al giorno dopo. Sembrava avere capito, e invece verso l'una, in seguito alla segnalazione del gestore, era stato ritrovato nel medesimo bar. Nuova reazione scomposta, questa volta con un carabiniere rimasto ferito a un dito. A quel punto il 48enne era finito in una cella di sicurezza della Compagnia di Lugo. Ma qui aveva iniziato a urlare e a sbattere la testa contro il muro. All'improvviso era riuscito a prendere la rincorsa e con una testata aveva sfondato la vetrata della porta di un ufficio. Da qui il trasferimento in ospedale con la scorta dell'Arma su espressa richiesta dei medici. Si era resa necessaria l'anestesia per potere eseguire la radiografia al torace e la tac alla testa. Dopo essere stato medicato, verso le 19 del giovedì l'uomo era stato trasferito in carcere. Dopo la convalida dell'arresto, era tornato libero con obbligo di firma alla Stazione carabinieri di Fusignano (ACo). Pagina 24 di 66 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Pagina 15 Noleggia due cassene pomo non le restituisce e finisce nei guai RAVENNA

press unE FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8 IMOLA "Le abb iamo provate tutte, ci hanno chiuso le porte in faccia" 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Amarezza Ghetti Auto "Così ci fanno chiudere" TUTTA LA VERITÀ L'azienda faentina per la prima volta racconta come la casa madre Volkswagen Italia da un giorno all'altro le ha tolto la concessione dei marchi `Ci costringe a lasciare a casa 100 dipendenti'. Lunedì protesta dei lavoratori a Verona Mentre si avvicina la scadenza del mandato (5 agosto) per la vendita delle vetture Audi sul territorio della provincia di Ravenna, e mentre i lavoratori preparano un'altra manifestazione di protesta (lunedì aVerona) sotto la sede di Volkswagen Italia, per la prima volta esce allo scoperto 'Ghetti Auto. 'Vogliamo una volta per tutte far chiarezza sul recesso esercitato dalla Volkswagen e sulle conseguenti vicende" si legge sul comunicato emesso dalla concessionaria faentina. "Siamo attivi sul territorio dal 1963. Fino al 2011 eravamo tra le prime 20 concessionarie Volkswagen con una vendita di 3000 auto all'anno. Tuttavia nell'agosto 2011, senza che nulla potesse farlo presagire, abbiamo ricevuto la comunicazione di recesso dalla concessione di vendita delle vetture Audi, ossia il 40% dell'intero fatturato". Questo il testo della lettera: "Dovendo adottare diverse soluzioni organizzative per l'area commerciale in cui la vostra azienda opera, comunichiamo la volontà di Volkswagen Italia di avvalersi della facoltà di risoluzione del contratto di concessione per la marca Audi". La Ghetti Auto tentò in tutti modi, inutilmente, di far tornare sui propri passi la casa madre. "Nostro mal- grado abbiamo dovuto accettare l'idea che non vi fosse spazio per un dialogo costruttivo, né per una soluzione bonaria della vertenza. Tant'è che a settembre 2012 abbiamo ricevuto la comunicazione di recesso anche per la vendita delle auto Volkswagen (scatta da settembre 2014)". "Da quel momento, supportati dalle forze politiche e dai sindacati, abbiamo profuso tutti i nostri sforzi per tutelare i posti di lavoro dei 100 dipendenti occupati tra Ravenna, Faenza, Lugo e Cervia. Volkswagen Italia si è limitata a indicarci alcuni imprenditori potenzialmente interessati a valutare il 'subentro' alla nostra concessionaria, ma nella sola sede di Ravenna". Iniziarono i contatti con gli imprenditori. "Da subito rimarcammo l'interesse a che il subentro G. Ghetti Ghetti Auto La concessionaria faentina dei marchi Audi, Volkswagen e Skoda Pagina 25 di 66 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. avvenisse non soltanto a Ravenna ma anche a Faenza. Eravamo disponibili a restare attivi anche solo col Service per garantire più posti di lavoro". Niente da fare. "Dopo alcuni mesi di contatti il 10 aprile scorso gli imprenditori ci hanno comunicato di non essere più interessati". Volkswagen Italia, informata, non si è più fatta viva. "A questo punto - conclude la nota di Ghetti Auto - non ci resta che attendere il 5 agosto e la chiusura del sito di Ravenna che comporterà la dolorosissima ma inevitabile conseguenza di un ulteriore ricorso alla cassa integrazione e/o a licenziamenti. Abbiamo fatto il possibile per salvaguardare i nostri dipendenti, sempre regolarmente retribuiti. E non abbiamo ancora compreso perchè Volkswagen ha adottato una decisione che farà perdere 100 posti di lavoro, lasciando nel contempo scoperta e aggredibile da altre marche un'area strategicamente importante come Ravenna-Faenza-Lugo-Cervia". - Pagina 19 FAENZA ,NTar e r92,1>ettiic k .,

press LinE<br />

FOCE<br />

Direttore Responsabile: Stefano Andrini<br />

Vetrata dell'Arma<br />

sfondata a testate<br />

a Lugo: dieci mesi<br />

veva bevuto talmente tanto<br />

da fare segnare un tasso alcolemico<br />

di 1,2 perfino a 12<br />

Are<br />

dai fatti. Risultato: era<br />

stato arrestato due volte nel giro di<br />

un'ora nello stesso bar di Fusignano:<br />

la prima per resistenza a pubblico ufficiale<br />

e la seconda per evasione dai<br />

domiciliari. Quindi, una volta in caserma,<br />

si era lanciato contro una vetrata<br />

sfondandola. Portato in ospedale,<br />

era stato necessario fargli un'anestesia<br />

totale per eseguire gli esami Il<br />

protagonista di quanto accaduto nella<br />

notte tra il 24 e il 25 aprile scorso - il<br />

48 anni Mohamed Lawal Kazeim, nigeriano<br />

ma da tempo residente a Fusignano<br />

- ieri mattina attraverso l'avvocato<br />

Angela Spani ha patteggiato<br />

davanti al giudice Rossella Materia e<br />

al vpo Simona Bandini 10 mesi con<br />

pena sospesa. Luomo non ha finora<br />

risarcito i danni. Tutto era iniziato verso<br />

le 23.45 di mercoledì quando i carabinieri<br />

<strong>della</strong> locale Stazione lo avevano<br />

bloccato in un bar del posto dopo<br />

che l'uomo, durante un normale<br />

controllo, li aveva insultati e strattonati.<br />

Il nigeriano, molto alterato, era<br />

stato portato in caserma per l'identificazione.<br />

Poi, su disposizione <strong>della</strong><br />

procura, era stato accompagnato a casa<br />

ai domiciliari dove se ne sarebbe<br />

dovuto stare fino al giorno dopo. Sembrava<br />

avere capito, e invece verso l'una,<br />

in seguito alla segnalazione del gestore,<br />

era stato ritrovato nel medesimo<br />

bar. Nuova reazione scomposta, questa<br />

volta con un carabiniere rimasto<br />

ferito a un dito. A quel punto il 48enne<br />

era finito in una cella di sicurezza <strong>della</strong><br />

Compagnia di Lugo. Ma qui aveva iniziato<br />

a urlare e a sbattere la testa<br />

contro il muro. All'improvviso era riuscito<br />

a prendere la rincorsa e con una<br />

testata aveva sfondato la vetrata <strong>della</strong><br />

porta di un ufficio. Da qui il trasferimento<br />

in ospedale con la scorta dell'Arma<br />

su espressa richiesta <strong>dei</strong> medici.<br />

Si era resa necessaria l'anestesia per<br />

potere eseguire la radiografia al torace<br />

e la tac alla testa. Dopo essere stato<br />

medicato, verso le 19 del giovedì l'uomo<br />

era stato trasferito in carcere. Dopo<br />

la convalida dell'arresto, era tornato<br />

libero con obbligo di firma alla Stazione<br />

carabinieri di Fusignano (ACo).<br />

Pagina 24 di 66<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

DI<br />

ROMAGNA<br />

RAVENNA<br />

FAENZA LUGO<br />

& IMOLA<br />

<strong>17</strong>/05/<strong>2013</strong><br />

Periodicità: Quotidiano<br />

Tiratura: n.d.<br />

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