Canzoni e stragi di stato - La Brigata Lolli
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Due<br />
Esaurita la lunga sezione sulla strage <strong>di</strong> Piazza<br />
Fontana e sugli episo<strong>di</strong> ad essa collegati, è necessario<br />
seguire la scia <strong>di</strong> sangue <strong>di</strong> morte che, da<br />
Milano, porta alla vicina Brescia. Una strage i cui<br />
"protagonisti" sono gli stessi. Lo stesso <strong>stato</strong>. Lo<br />
stesso terrorismo <strong>di</strong> <strong>stato</strong>. Che colpisce, stavolta,<br />
non in un luogo "<strong>di</strong> passaggio", come nella strage<br />
precedente ed in quelle che seguiranno (una<br />
banca, un treno, una stazione), ma nella Piazza.<br />
<strong>La</strong> Piazza.<br />
Tempio della politica e dell'azione, dell'assemblea e<br />
della parola. Quella piazza che Giorgio Gaber contrapponeva<br />
come scelta della sua generazione alla<br />
casa e alla coppia sposata, la piazza "unica salvezza"<br />
per una generazione imperdonabile che rifiutava la<br />
<strong>di</strong>mensione privata e borghese della famiglia e le<br />
imputava anzi la colpa <strong>di</strong> tenere le persone lontane<br />
"dalla lotta, dal dolore e dalle bombe". Quell'or<strong>di</strong>gno<br />
nascosto in un cestino dei rifiuti colpì al cuore un'intera<br />
generazione in ciò che <strong>di</strong> più intimo e pubblico<br />
nel medesimo tempo aveva al mondo.<br />
È la mattina del 28 maggio 1974. In Piazza della<br />
Loggia, cuore storico della città <strong>di</strong> Brescia, si sta<br />
svolgendo una manifestazione organizzata dal<br />
Comitato Permanente Antifascista bresciano per<br />
protestare contro la violenza dei gruppi della destra<br />
ra<strong>di</strong>cale. Sta parlando il sindacalista della CGIL<br />
Castrezzati. Proprio mentre il sindacalista sta parlando<br />
della strage <strong>di</strong> Piazza Fontana <strong>di</strong> quattro anni<br />
e mezzo prima, si sente uno scoppio.<br />
Nell'agghiacciante registrazione della manifestazio-<br />
“Loro<br />
- quei corpi straziati -<br />
ci sono anche<br />
se non vogliamo<br />
guardare”<br />
ne, un documento sonoro che chiunque ricor<strong>di</strong> quegli<br />
anni porterà per sempre dentro (fosse <strong>stato</strong><br />
pure un ragazzino <strong>di</strong> un<strong>di</strong>ci anni, come io ero allora),<br />
si sente la voce <strong>di</strong> Castrezzati che parla; lo scoppio;<br />
ancora Castrezzati, che con voce rotta grida<br />
"Compagni! State Calmi! <strong>La</strong>voratori! Tutti al centro<br />
della piazza!". Sul selciato, tra i brandelli delle ban<strong>di</strong>ere<br />
rossi, restano i corpi <strong>di</strong>laniati <strong>di</strong> otto persone,<br />
delle quali vogliamo ricordare il nome.<br />
Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottar<strong>di</strong>, Clementina<br />
Calzari Trabeschi, Euplo Natali, Luigi Pinto,<br />
Bartolomeo Talenti, Alberto Trabeschi (marito <strong>di</strong><br />
Clementina), Vittorio Zambarda.<br />
Rimangono ferite in modo più o meno grave altre<br />
103 persone.<br />
Da allora, per chi era lì quella mattina, Piazza<br />
della Loggia resterà sempre squarciata dai corpi<br />
ammucchiati, dalle ban<strong>di</strong>ere rosse come il sangue<br />
stese a terra per coprire l'orrore, dal fumo e<br />
dalla confusione, dall'odore acre <strong>di</strong> polvere e<br />
carne bruciata. Da allora sarà "la piazza lavata",<br />
dacché qualcuno <strong>di</strong>ede or<strong>di</strong>ne ai pompieri <strong>di</strong> spazzarla<br />
con gli idranti cancellando ogni in<strong>di</strong>zio per<br />
rivestirla al cospetto dei nuovi giorni. Non riuscirà<br />
mai a riprendere le sue funzioni <strong>di</strong> mercato al<br />
sabato, <strong>di</strong> fermata degli autobus, <strong>di</strong> snodo del<br />
centro storico: la sua con<strong>di</strong>zione fondamentale<br />
sarà quella <strong>di</strong> piazza ferita, solo per gli occhi <strong>di</strong>sattenti<br />
"lavata" e acconciata per le futilità quoti<strong>di</strong>ane.<br />
"Loro - quei corpi straziati - ci sono anche se<br />
non vogliamo guardare" (Mario Rigoni Stern).<br />
*<br />
bielle<br />
documenti