Canzoni e stragi di stato - La Brigata Lolli

Canzoni e stragi di stato - La Brigata Lolli Canzoni e stragi di stato - La Brigata Lolli

03.06.2013 Views

Uno.3.5 Nel 1970 Luisa Ronchini scrive per il "Canzoniere Popolare Veneto" "Povero Pinelli", da cantarsi sull'aria di "Povero Matteotti". E' possibile quindi osservare che già pochi mesi dopo l'accaduto, la morte dell'anarchico già è entrata a far parte del patrimonio popolare di tutte le regioni italiane. Se ne accorge immediatamente Giovanna Marini, che aggiunge al testo della Ronchini un'ultima strofa (indicata tra parentesi). La canzone viene ripresa anche dal "Nuovo Canzoniere Milanese", con alcune lievi varianti testuali. "Povero Pinelli te l'hanno fatta brutta e la tua vita te l'han tutta distrutta! Anonimo e innocente amavi l'anarchia per questo t'hanno preso e t'han portato via. In una stanza nera ti hanno interrogato e poi dal quarto piano ti hanno suicidato. E mentre che cadevi avevano paura che tu gridassi forte "Mi ha spinto la questura!". Già morto nel cortile la bocca t'han bendato poi dopo in tribunale ti hanno archiviato. Verrà il momento gliela farem pagare anarchico Pinelli ti sapremo vendicare. (I veri assassini han la camicia nera anarchico Valpreda fuori dalla galera)" La canzone è stata incisa a più riprese, sia dal Canzoniere Popolare Veneto (45 giri dei Dischi del Sole, LR 45/16), sia dal Nuovo Canzoniere Milanese nel "Bosco degli Alberi". * Sulla morte di Pinelli è stato composto un testo anonimo (ulteriore segno del rapidissimo ingresso della vicenda nel patrimonio popolare) addirittura sull'aria dell' "Internazionale". Risale probabilmente anch'esso al 1970 ed è riportato da F.Schirone e S.Catanuto nel loro saggio sul canto anarchico italiano. Dal testo si può osservare facilmente quanto le minacce al commissario Calabresi "girassero" fin da subito. Pinelli è stato assassinato Calabresi morirà per un compagno massacrato uno sbirro la pagherà. L'abbiam detto qui nell'officina che lo stato reagirà se solo s'alzerà la testa se sol si grida: libertà! Il fascismo mondiale trama contro gli operai e tu che vivi di lavoro non dimenticarlo mai! Nascosti nell'anonimato garantiti dall'immunità, dall'arroganza dello stato che si nutre d'omertà hanno preso Pino e l'hanno ucciso con freddezza e con viltà e con un piano ben preciso hanno nascosto la verità. Il fascismo mondiale... Insieme aperto han la finestra per scaraventarlo giù poi sul verbale, con la destra, hanno scritto: - non nuoce più, con gli anarchici non si può trattare non si può scacciarli via; se non si possono piegare va distrutta l'anarchia - Il fascismo mondiale... Pinelli non è morto invano lo sappiamo bene noi, noi che con la speranza in mano vinceremo prima o poi. Per voi tutti è già pronta la mitraglia state certi che accadrà inutile assoldare la sbirraglia tanto al muro siete già. Il fascismo mondiale... L'Anarchia solidale è una grande realtà e Pino Pinelli lo si vendicherà! * bielle documenti

Sarebbe impossibile terminare la vasta sezione sulle canzoni dedicate alla morte di Pinelli senza saltare dalla canzone popolare, o di impostazione popolare, ad un autore che resta popolare nel suo più grande profondo: Dario Fo. Nel 1972, nello spettacolo "Pum pum, chi è? La polizia", Fo inserisce il testo composito (cantato e recitato) intitolato "Quella sera cascava Pinelli": un dialogo i cui personaggi sono una "voce", un "coro" e il commissario Calabresi. Con questo testo termina la presente sezione; ma non è escluso che esistano altre canzoni sul tema, che invito tutti a ricercare. Coro: Quella sera cascava Pinelli... Voce: Chi è questo Pinelli? Ah? Quell'anarchico che è venuto giù! Oh! L'ho letto sul giornale, ma è stata una disgrazia, ma poveraccio!... Ma pensa: da una finestra è andato a volare! Coro: Quella sera cascava Pinelli: "Apri al finestra, butta nel cortile, tieniti la scarpa" Calabresi: "Qualcuno ha parlato, fra non molto sarai suicidato" "Apri la finestra, butta nel cortile, tieniti la scarpa" Calabresi: "Sarai sul lastrun!" Voce: Alla televisione l'han detto subito e c'era Guida, e c'era un altro, un certo Allegra Calabresi, parlavano e dicevano: "Vi assicuro, non c'entro niente, è stato che s'è buttato, ma quel poveraccio ha buttato una sigaretta,poi subito dietro, s'è buttato perché non l'aveva del tutto fumata e allora per riprendersela subito... Per una cicca lui s'è buttato, 'sto disgraziato, ancora voleva fumar... Coro: Zum, zum... Quella sera cascava Pinelli: "Apri la finestra... Voce: È arrivata subito un'autolettiga, oh! Che velocità! Appena cascato lei era già là. Come mai così presto? Come mai così presto? "L'abbiamo chiamata subito, anzi prima, prima ancora che cadesse, perché non si sa mai... Ah, che bello, che bello potersene andare così, senza ombrello, giù da una finestra e finir sul lastrun!" Coro: Bum, bum... Quella sera cascava Pinelli "Apri la finestra... Voce: È arrivata subito l'autolettiga all'ospedale, l'hanno preso e l'hanno tirato giù e l'hanno guardato bene. "Ma che cosa? S'è fatto male?" "Non si sa, non c'è niente..." "O ditemi qualcosa, venite qui vicino" "No, non lo faccia vedere, si impressionano tutti... diciamo così... che è morto, s'è sentito male venendo giù... per lo spavento, sa?... fare un volo di quattordici... no, di quattro piani, quattro piani è piuttosto pericoloso, beh! Più che altro è il fatto dello spavento... è stato un colpo apoplettico... La paura, si sa, certe volte... Fa paura cadere giù per le scale... No, per le scale, non era per le scale... è caduto da un finestrone. Ah! Coro: Quella sera cascava Pinelli: "Apri la finestra, butta nel cortile, tieniti la scarpa" Calabresi: "Qualcuno ha parlato, fra non molto sarai suicidato" "Apri la finestra, butta nel cortile, tieniti la scarpa" Calabresi: "Sarai sul lastrun!" bielle documenti

Uno.3.5<br />

Nel 1970 Luisa Ronchini scrive per il<br />

"<strong>Canzoni</strong>ere Popolare Veneto" "Povero Pinelli", da<br />

cantarsi sull'aria <strong>di</strong> "Povero Matteotti". E' possibile<br />

quin<strong>di</strong> osservare che già pochi mesi dopo l'accaduto,<br />

la morte dell'anarchico già è entrata a far<br />

parte del patrimonio popolare <strong>di</strong> tutte le regioni<br />

italiane. Se ne accorge imme<strong>di</strong>atamente<br />

Giovanna Marini, che aggiunge al testo della<br />

Ronchini un'ultima strofa (in<strong>di</strong>cata tra parentesi).<br />

<strong>La</strong> canzone viene ripresa anche dal "Nuovo<br />

<strong>Canzoni</strong>ere Milanese", con alcune lievi varianti<br />

testuali.<br />

"Povero Pinelli<br />

te l'hanno fatta brutta<br />

e la tua vita<br />

te l'han tutta <strong>di</strong>strutta!<br />

Anonimo e innocente<br />

amavi l'anarchia<br />

per questo t'hanno preso<br />

e t'han portato via.<br />

In una stanza nera<br />

ti hanno interrogato<br />

e poi dal quarto piano<br />

ti hanno suicidato.<br />

E mentre che cadevi<br />

avevano paura<br />

che tu gridassi forte<br />

"Mi ha spinto la questura!".<br />

Già morto nel cortile<br />

la bocca t'han bendato<br />

poi dopo in tribunale<br />

ti hanno archiviato.<br />

Verrà il momento<br />

gliela farem pagare<br />

anarchico Pinelli<br />

ti sapremo ven<strong>di</strong>care.<br />

(I veri assassini<br />

han la camicia nera<br />

anarchico Valpreda<br />

fuori dalla galera)"<br />

<strong>La</strong> canzone è stata incisa a più riprese, sia dal<br />

<strong>Canzoni</strong>ere Popolare Veneto (45 giri dei Dischi<br />

del Sole, LR 45/16), sia dal Nuovo <strong>Canzoni</strong>ere<br />

Milanese nel "Bosco degli Alberi".<br />

*<br />

Sulla morte <strong>di</strong> Pinelli è <strong>stato</strong> composto un testo<br />

anonimo (ulteriore segno del rapi<strong>di</strong>ssimo ingresso<br />

della vicenda nel patrimonio popolare) ad<strong>di</strong>rittura<br />

sull'aria dell' "Internazionale". Risale probabilmente<br />

anch'esso al 1970 ed è riportato da<br />

F.Schirone e S.Catanuto nel loro saggio sul canto<br />

anarchico italiano. Dal testo si può osservare<br />

facilmente quanto le minacce al commissario<br />

Calabresi "girassero" fin da subito.<br />

Pinelli è <strong>stato</strong> assassinato<br />

Calabresi morirà<br />

per un compagno massacrato<br />

uno sbirro la pagherà.<br />

L'abbiam detto qui nell'officina<br />

che lo <strong>stato</strong> reagirà<br />

se solo s'alzerà la testa<br />

se sol si grida: libertà!<br />

Il fascismo mon<strong>di</strong>ale<br />

trama contro gli operai<br />

e tu che vivi <strong>di</strong> lavoro<br />

non <strong>di</strong>menticarlo mai!<br />

Nascosti nell'anonimato<br />

garantiti dall'immunità,<br />

dall'arroganza dello <strong>stato</strong><br />

che si nutre d'omertà<br />

hanno preso Pino e l'hanno ucciso<br />

con freddezza e con viltà<br />

e con un piano ben preciso<br />

hanno nascosto la verità.<br />

Il fascismo mon<strong>di</strong>ale...<br />

Insieme aperto han la finestra<br />

per scaraventarlo giù<br />

poi sul verbale, con la destra,<br />

hanno scritto: - non nuoce più,<br />

con gli anarchici non si può trattare<br />

non si può scacciarli via;<br />

se non si possono piegare<br />

va <strong>di</strong>strutta l'anarchia -<br />

Il fascismo mon<strong>di</strong>ale...<br />

Pinelli non è morto invano<br />

lo sappiamo bene noi,<br />

noi che con la speranza in mano<br />

vinceremo prima o poi.<br />

Per voi tutti è già pronta la mitraglia<br />

state certi che accadrà<br />

inutile assoldare la sbirraglia<br />

tanto al muro siete già.<br />

Il fascismo mon<strong>di</strong>ale...<br />

L'Anarchia solidale<br />

è una grande realtà<br />

e Pino Pinelli<br />

lo si ven<strong>di</strong>cherà!<br />

*<br />

bielle<br />

documenti

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!