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Qui - La graticola - Altervista

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<strong>La</strong>Nuova <strong>La</strong>Nuova Graticola Graticola<br />

Gennaio 2013 pag 4<br />

<strong>La</strong> Graticola è on line: la<strong>graticola</strong>.altervista.org<br />

Supplemento a: <strong>La</strong> Nuova Graticola - Redazione: via Roma - Ariano di Olevano s.T. - Tel. 0828.311976 Gennaio 2013<br />

<strong>La</strong> Graticola: una goccia che buca le pietr e<br />

Nel suo primo quarto di secolo di cammino, il giornale ha svolto, nel campo della informazione e<br />

partecipazione democratica alla “cosa Comune”, la stessa funzione della goccia che buca le pietre.<br />

Visitatori d ella mo stra Il tavolo degli oratori<br />

Parte del pubblico<br />

Il prof. Mario Poppiti, membro - tra i primi - del Comitato<br />

Amici de <strong>La</strong> Graticola, spesso, quando lavoriamo insieme<br />

per il giornale, mi dice : ma che ‘o facimm a fa, stu giurnal’?<br />

Qua nu’ cambia mai nient’! E quando la sera del 13 gennaio,<br />

ho visto pochi “paesani” nella saladove si celebrava la<br />

festa del Venticinquesimo compleanno de <strong>La</strong> Graticola,<br />

m’è venuta in mente la frase di Mario. E l’ho detta nel mio<br />

discorso, non senza un sentimento di delusione.<br />

Ma poi ho visto tra il pubblico tre o quattro persone di<br />

Salitto, e mi sono ricordato di un altro episodio: quando<br />

nei primi anni andavamo a distribuire - gratis - il giornale<br />

a Salitto, i Salittesi si rifiutava di pigliarselo, dicendoci:<br />

non sappiamo leggere. Non era vero: poichè il giornale lo<br />

faceva un “comunista”, avevano paura di farsi vedere col<br />

giornale in mano dai ras locali social-democristiani. E così<br />

venticinque anni dopo quei pochi Salittesi presenti li ho<br />

additati al pubblico, aggiungendo che <strong>La</strong> Graticola e come<br />

la piccola goccia, che col tempo, è capace di bucare anche<br />

le pietre. Giacchè - ho aggiunto - non è vero che se le cose<br />

Gli ospiti onorano il buffet preparato per l’occasione<br />

vanno male nelle amministrazioni comunali ( e non solo)<br />

la colpa è solo degli amministratori ladri o incapaci. E’<br />

anche e soprattutto colpa di elettori “stronzi”, vale a dire<br />

di quanti non s’informano e non seguono le vicende<br />

“comuni”, ma poi corrono a votare, magari per fare il<br />

“piacere” a un parente/amico che però non capisce niente<br />

di politica, di leggi, di bilanci, di meccanismi amministrativi,<br />

o per ottenere un favore più o meno illecito,o anche<br />

per i miserabili trenta danari di giuda.<br />

<strong>La</strong> Graticola in questi 25 anni di vita, ha combattuto la sua<br />

battaglia contro tale “ignoranza” che, se voluta e persistente,<br />

diventa infame.<br />

Del resto, la mancata affluenza di moltissimi“paesani” alla<br />

festa della Graticola, s’è rivelata persino provvidenziale:<br />

la sa la nell a sua capienza ( max 140/15 0 person e) era<br />

pienissima d i l ettori, c ollaboratori, o spiti e c uriosi d ei<br />

paesi vicini, che hanno fatto onore all’evento, tanto che<br />

non ne avrebbe potuto contenere di più. A parte questo<br />

, tutti hanno applaudito i discorsi del Direttore della scuola<br />

Il diploma di giornalista a Simona<br />

di giornalismo dell’Università di Salerno, il prof. Blasi, già<br />

direttore di Rai 3, e quello del primo direttore de <strong>La</strong><br />

Graticola, il docente universitario Luigi Gravagnuolo, già<br />

sindaco di Cava, nonchè il messaggio inviato dal secondo<br />

direttore, l’avv. Sessa di Fisciano, e persino il mio, che in<br />

parte vi ho riassunto all’inizio. Consegnati 15 diplomi ad<br />

altrettanti collaboratori de <strong>La</strong> Graticola, che hanno svolto<br />

il loro praticantato di giornalisti presso il nostro giornale,<br />

conseguendo la tessera di giornalista, tra cui il preside<br />

Cicenia Salvatore,del liceo scientifico di Salerno, e anche<br />

la nostra compaesana Simona Paolillo. Quasi tutti i presenti,<br />

infine, dopo aver gustato il buffet preparato per<br />

l’occasione, hanno acquistato il libro celebrante i 25 anni<br />

del giornale, un volume a colori di 320 pagine. Agli assenti<br />

non resta che sottoscrivere un abbonamento al giornale<br />

con una libera offerta e ricevere cosi anche il suddetto<br />

volume che racconta la storia di questi primi 25 anni di vita<br />

de <strong>La</strong> Graticola. Dino Mirra<br />

<strong>La</strong> distribuzione del libro del<br />

Venticinquennale

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