A-09-01_Disc El Tecn.pdf - Servizi Ambientali SpA
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caratteristiche meccaniche del terreno circostante il diaframma; dovranno quindi essere minimizzati: - il rammollimento degli strati coesivi; - la diminuzione di densità relativa degli strati incoerenti; - la diminuzione delle tensioni orizzontali efficaci proprie dello stato naturale; - la riduzione dell'aderenza diaframma-terreno da un impoprio impiego di fanghi. 41.6.3 Tolleranze geometriche La posizione planimetrica dei diaframmi dovrà mantenersi nelle tolleranze indicate nel progetto. La verticalità dovrà essere assicurata con tolleranza del 2%. Nel caso di diaframmi a tenuta idraulica dovrà essere garantita una tolleranza di un valore massimo pari a S/3 L (S = spessore; L =profondità del diaframma). Le tolleranze "Delta S" sullo spessore, verificate in base ai volumi di calcestruzzo assorbito, sono le seguenti: - per ciascun elemento, in base al suo assorbimento globale: - 0,01S < "Delta" S < = 0,1S; - per ciascuna sezione degli elementi sottoposti a misure dell'assorbimento dose per dose: (dose = autobetoniera): - 0,01S < "Delta" S < = 0,01S; La profondità L dovrà risultare conforme al progetto ± 20 cm, salvo diversa indicazione motivata dalla D.L. L'ordine di realizzazione dei singoli pannelli potrà essere fissato o variato a giudizio della D.L., senza che perciò l'Impresa abbia diritto ad alcun speciale compenso. L'Impresa è tenuta ad eseguire a suo esclusivo onere e spesa tutte le opere sostitutive e/o complementari che si rendessero necessarie per rendere piena funzionalità al diaframma in caso di esecuzione non conforme alle tolleranze stabilite. 41.6.4 Preparazione del piano di lavoro L'Impresa avrà cura di accertare che l'area di lavoro non sia attraversata da tubazioni, cavi elettrici o manufatti sotterranei che se incontrati dalla perforazione possano recare danno alle maestranze di cantiere o a terzi. Analoga attenzione dovrà essere prestata a possibili inquinamenti di superficie o della falda da parte di una incontrollata discarica dei detriti e/o dei fanghi bentonitici. L'Impresa dovrà predisporre, lungo il tracciato planimetrico del diaframma, due muretti guida in calcestruzzo debolmente armato, delle dimensioni minime di 15 cm di larghezza e 40 cm di profondità dal piano di lavoro, distanti tra loro dello spessore del diaframma aumentato di 4-6 cm, allo scopo di definire la posizione degli utensili di scavo, di assicurare un riferimento stabile per il posizionamento delle armature e di evitare il franamento del terreno nella fascia di oscillazione del livello del fango. Perforazione 41.6.5 Attrezzatura La potenza e la capacità operativa delle attrezzature dovranno in ogni caso essere adeguate alla consistenza del terreno da attraversare ed alle dimensioni dei diaframmi da eseguire nei tempi previsti. Marcature disposte ad intervalli regolari (1-2 m) sugli organi di manovra degli utensili di scavo dovranno consentire il rapido apprezzamento della profondità alla quale gli utensili stanno operando. La verticalità delle aste di guida rigide dovrà essere controllata da un indicatore a pendolo disposto sulle stesse. 41.6.6 Perforazione a secco Può essere effettuata esclusivamente nei terreni coesivi di media o elevata consistenza (coesione non drenata > 0,3 kg/cmq) non fessurati, esenti da intercalazioni incoerenti e non interessati da falde che possano causare ingresso di acqua nel foro; essendo le massime profondità raggiungibili funzione della coesione non drenata del terreno, dovrà essere rispettata la seguente condizione: L = < 2,5 Cu; dove "L" è la profondità massima raggiungibile espressa in metri e "Cu" è la coesione non drenata espressa in T/mq. Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici 194
41.6.7 Perforazione in presenza di fango bentonitico Il fango bentonitico dovrà essere adeguatamente preparato, trattato e controllato. La perforazione sarà eseguita mediante benna mordente; il corpo dell'utensile dovrà lasciare uno spazio tra esso e la parete del foro di ampiezza sufficiente ad evitare "effetti pistone" allorchè l'utensile viene sollevato. Gli utensili di perforazione dovranno avere conformazione tale da non lasciare sul fondo del foro detriti smossi o zone di terreno rimaneggiato. La benna mordente sarà provvista delle aperture per la fuoriuscita del fango all'atto dell'estrazione. Il livello del fango nel foro dovrà essere in ogni caso più alto della massima quota piezometrica delle falde presenti nel terreno lungo la perforazione. Il franco dovrà risultare di norma non inferiore a 1,00 m e non dovrà scendere al di sotto di 0,60 m all'atto dell'estrazione dell'utensile dal foro; a tale scopo si potrà disporre di una fossa di piccola capacità accanto al foro, direttamente connessa alla sua sommità con corto canale. Ciascun tratto di diaframma sarà eseguito in due fasi: si procederà dapprima alla perforazione ed al getto di elementi alterni e si completerà il tratto in seconda fase, con l'esecuzione degli elementi di chiusura ad avvenuta presa del calcestruzzo di quelli eseguiti in prima fase. Le operazioni dovranno essere programmate e condotte in modo da evitare interazioni pregiudizievoli alla buona riuscita del lavoro tra elementi in corso di esecuzione o appena ultimati. Il materiale di risulta dovrà essere sistematicamente portato alla discarica. Qualora si accertasse l'impossibilità di fare seguire immediatamente il getto all'ultimazione della perforazione (per sosta notturna, difficoltà di approvvigionamento del calcestruzzo o qualunque altro motivo), si dovrà interrompere la perforazione almeno un metro sopra alla profondità finale prevista e riprenderla successivamente, in modo da ultimarla nell'imminenza del getto. 41.6.8 Attraversamento di trovanti e/o formazioni rocciose Nel caso di presenza nel terreno di trovanti lapidei o di strati rocciosi o cementati e per conseguire un adeguato immorsamento in substrati di roccia dura, si potrà ricorrere all'impiego di scalpelli frangiroccia azionati a percussione, di peso e forma adeguati alla natura dell'ostacolo. L'uso dello scalpello dovrà essere frequentemente alternato a quello della benna. Alla sommità dello scalpello dovrà essere disposto un anello di forma appropriata per la guida dell'utensile. Gli oneri relativi all'impiego dello scalpello in presenza di trovanti o di strati rocciosi o cementati di qualsiasi spessore sono compresi nei prezzi di elenco. IL costo per l'uso dello scalpello per l'ammorsamento del diaframma nell'eventuale substrato roccioso di base è compreso nei prezzi. 41.6.9 Controlli La Direzione Lavori controllerà in fase di esecuzione del perforo la rispondenza delle stratigrafie di progetto con quelle effettive. In presenza di eventuali discordanze o nel caso che alla base del diaframma si rinvenga un terreno molto più compressibile e/o molto meno resistente del previsto, o comunque altre anomalie, la D.L., in accordo con il progettista, procederà al riesame delle condizioni progettuali ed adotterà gli opportuni provvedimenti, per quanto di competenza. Al termine della perforazione si misurerà in contraddittorio con la D.L. la profondità del cavo operando con uno scandaglio in più punti di esso; la misura dovrà essere effettuata anche all'inizio ed al termine di eventuali prolungate interrruzioni (> 2 ore) delle operazioni di perforazione. 41.6.10 Armature metalliche Le armature metalliche dovranno essere realizzate in conformità alle indicazioni di progetto. Le armature trasversali saranno costituite da riquadri o staffe a più braccia, con ampio spazio libero centrale per il passaggio del tubo di getto; esse saranno di norma esterne alle armature verticali. Le armature metalliche verticali potranno essere costituite da barre tonde oppure da barre ad aderenza migliorata; nel caso vengano impiegate queste ultime, si adotteranno sezioni poco diverse dalla circolare, con esclusione di quelle forme che comportino la presenza di nicchie Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici 195
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41.6.7 Perforazione in presenza di fango bentonitico<br />
Il fango bentonitico dovrà essere adeguatamente preparato, trattato e controllato.<br />
La perforazione sarà eseguita mediante benna mordente; il corpo dell'utensile dovrà lasciare<br />
uno spazio tra esso e la parete del foro di ampiezza sufficiente ad evitare "effetti pistone"<br />
allorchè l'utensile viene sollevato.<br />
Gli utensili di perforazione dovranno avere conformazione tale da non lasciare sul fondo del<br />
foro detriti smossi o zone di terreno rimaneggiato.<br />
La benna mordente sarà provvista delle aperture per la fuoriuscita del fango all'atto<br />
dell'estrazione. Il livello del fango nel foro dovrà essere in ogni caso più alto della massima<br />
quota piezometrica delle falde presenti nel terreno lungo la perforazione.<br />
Il franco dovrà risultare di norma non inferiore a 1,00 m e non dovrà scendere al di sotto di<br />
0,60 m all'atto dell'estrazione dell'utensile dal foro; a tale scopo si potrà disporre di una fossa di<br />
piccola capacità accanto al foro, direttamente connessa alla sua sommità con corto canale.<br />
Ciascun tratto di diaframma sarà eseguito in due fasi: si procederà dapprima alla perforazione<br />
ed al getto di elementi alterni e si completerà il tratto in seconda fase, con l'esecuzione degli<br />
elementi di chiusura ad avvenuta presa del calcestruzzo di quelli eseguiti in prima fase.<br />
Le operazioni dovranno essere programmate e condotte in modo da evitare interazioni<br />
pregiudizievoli alla buona riuscita del lavoro tra elementi in corso di esecuzione o appena<br />
ultimati. Il materiale di risulta dovrà essere sistematicamente portato alla discarica.<br />
Qualora si accertasse l'impossibilità di fare seguire immediatamente il getto all'ultimazione<br />
della perforazione (per sosta notturna, difficoltà di approvvigionamento del calcestruzzo o<br />
qualunque altro motivo), si dovrà interrompere la perforazione almeno un metro sopra alla<br />
profondità finale prevista e riprenderla successivamente, in modo da ultimarla nell'imminenza<br />
del getto.<br />
41.6.8 Attraversamento di trovanti e/o formazioni rocciose<br />
Nel caso di presenza nel terreno di trovanti lapidei o di strati rocciosi o cementati e per<br />
conseguire un adeguato immorsamento in substrati di roccia dura, si potrà ricorrere all'impiego<br />
di scalpelli frangiroccia azionati a percussione, di peso e forma adeguati alla natura<br />
dell'ostacolo. L'uso dello scalpello dovrà essere frequentemente alternato a quello della benna.<br />
Alla sommità dello scalpello dovrà essere disposto un anello di forma appropriata per la guida<br />
dell'utensile.<br />
Gli oneri relativi all'impiego dello scalpello in presenza di trovanti o di strati rocciosi o<br />
cementati di qualsiasi spessore sono compresi nei prezzi di elenco.<br />
IL costo per l'uso dello scalpello per l'ammorsamento del diaframma nell'eventuale substrato<br />
roccioso di base è compreso nei prezzi.<br />
41.6.9 Controlli<br />
La Direzione Lavori controllerà in fase di esecuzione del perforo la rispondenza delle<br />
stratigrafie di progetto con quelle effettive.<br />
In presenza di eventuali discordanze o nel caso che alla base del diaframma si rinvenga un<br />
terreno molto più compressibile e/o molto meno resistente del previsto, o comunque altre<br />
anomalie, la D.L., in accordo con il progettista, procederà al riesame delle condizioni<br />
progettuali ed adotterà gli opportuni provvedimenti, per quanto di competenza.<br />
Al termine della perforazione si misurerà in contraddittorio con la D.L. la profondità del cavo<br />
operando con uno scandaglio in più punti di esso; la misura dovrà essere effettuata anche<br />
all'inizio ed al termine di eventuali prolungate interrruzioni (> 2 ore) delle operazioni di<br />
perforazione.<br />
41.6.10 Armature metalliche<br />
Le armature metalliche dovranno essere realizzate in conformità alle indicazioni di progetto.<br />
Le armature trasversali saranno costituite da riquadri o staffe a più braccia, con ampio spazio<br />
libero centrale per il passaggio del tubo di getto; esse saranno di norma esterne alle armature<br />
verticali.<br />
Le armature metalliche verticali potranno essere costituite da barre tonde oppure da barre ad<br />
aderenza migliorata; nel caso vengano impiegate queste ultime, si adotteranno sezioni poco<br />
diverse dalla circolare, con esclusione di quelle forme che comportino la presenza di nicchie<br />
<strong>Disc</strong>iplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici<br />
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