A-09-01_Disc El Tecn.pdf - Servizi Ambientali SpA
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I tamponi di separazione fra la parte libera e la fondazione dovranno essere impermeabili alla miscela e tali da resistere alle pressioni di iniezione. I tamponi dovranno essere realizzati o con elementi meccanici o con elementi chimici (materiale iniettato) di caratteristiche tali da garantire nei confronti della corrosione dell'armatura. Le caratteristiche dei condotti di iniezione da impiegare dovranno essere tali da soddisfare i seguenti requisiti: - avere resistenza adeguata alle pressioni di iniezione risultando cioè garantiti per resistere alla pressione prevista con un coefficiente di sicurezza pari ad 1,5 e comunque avere una pressione di rottura non inferiore a 10 Atm; - avere diametro interno minimo orientativamente pari a 10 mm nel caso in cui non siano presenti aggregati, pari a 16 mm in caso contrario; ciò al fine di consentire il passaggio della miscela di iniezione. 41.5.8 Tolleranze geometriche Le tolleranze ammesse nella realizzazione dei fori sono le seguenti: - il diametro dell'utensile di perforazione dovrà risultare inferiore al diametro di progetto e non superiore del 10% di tale diametro; - la lunghezza totale di perforazione dovrà risultare conforme al progetto salvo diversa indicazione della Direzione Lavori; - la variazione di inclinazione e di direzione azimutale non dovrà essere maggiore di + 2°; - la posizione della testa foro non dovrà discostarsi più di 10 cm dalla posizione di progetto. La lunghezza totale dell'armatura e la lunghezza del tratto attivo, posizionato nella parte terminale della perforazione, dovranno risultare conformi al progetto, salvo diverse indicazioni della Direzione Lavori. 41.5.9 Perforazione La perforazione potrà essere eseguita a rotazione e a rotopercussione. Il foro dovrà essere rivestito nel caso che il terreno sia rigonfiante o non abbia coesione sufficiente ad assicurare la stabilità della pareti del foro durante e dopo la posa delle armature; in roccia si rivestirà il foro nei casi in cui: - l'alterazione e la fessurazione della roccia siano tali da richiederlo per assicurare la stabilità delle pareti durante e dopo la posa delle armature; - la natura della roccia sia tale da far temere la formazione di spigoli aguzzi lungo le pareti del foro, suscettibili di danneggiare le guaine di protezione. Il fluido di perforazione potrà essere acqua, aria, una miscela di entrambi, oppure, unicamente per perforazioni in terreni sciolti, un fango di cemento e bentonite. L'impiego di arie non è consentito in terreni incoerenti sotto falda. Al termine della perforazione si dovrà procedere al lavaggio del foro con acqua o aria. Nel caso di terreni con prevalente componente argillosa, o di rocce marnose tenere, la fase finale del lavaggio sarà eseguita con sola aria. Qualora previsto dal progetto e compatibilmente con la natura dei terreni si potranno ottenere delle scampanature di diametro noto, regolarmente intervallate lungo la fondazione del tirante, mediante l'impiego di appositi utensili allargatori. In base alle indicazioni emerse nel corso della esecuzione dei tiranti preliminari di prova, e comunque in presenza di falde artesiane e di terreni particolarmente permeabili, l'Impresa dovrà provvedere a sua cura e spese, a preventive iniezioni di intasamento all'interno del foro con miscele e modalità approvate dalla Direzione Lavori. 41.5.10 Assemblaggio e posa delle armature Nel caso di impiego di armature a trefoli gli elementi costruttivi dell'ancoraggio dovranno essere preferibilmente confezionati in stabilimento e pervenire in cantiere già arrotolati e inguainati, salvo eventualmente il dispositivo di bloccaggio che potrà essere montato in cantiere. Ove, per particolari motivi, fosse necessario effettuare l'assemblaggio degli elementi costruttivi degli ancoraggi in cantiere, dovrà essere predisposta a cura e spese dell'Impresa, ed in prossimità del luogo di impiego, una adeguata attrezzatura per confezionare correttamente Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici 190
gli ancoraggi stessi. In tal caso i componenti, ed in particolare l'acciaio dovranno essere immagazzinati convenientemente, possibilmente al coperto, in modo che non subiscano danneggiamenti durante la giacenza. Dovrà essere inoltre accuratamente evitato il contatto con il terreno o altri materiali che possono danneggiare l'ancoraggio. Pertanto, la confezione degli ancoraggi dovrà avvenire sempre su apposito banco e non a terra. La confezione degli ancoraggi dovrà essere affidata a personale esperto e consisterà nelle seguenti fasi principali: - taglio dei trefoli a misura; - interposizione dei distanziatori interni ai trefoli; - montaggio dei condotti di iniezione; - infilaggio delle guaine su tutta la lunghezza dell'ancoraggio o sulla parte libera dello stesso; - esecuzione del tampone di separazione tra la fondazione e la parte libera dell'ancoraggio; - montaggio degli eventuali distanziatori, necessari al centraggio dell'ancoraggio nel foro di alloggiamento; - eventuale montaggio del dispositivo di bloccaggio, nei casi in cui questa operazione sia prevista prima dell'infilaggio dell'ancoraggio nel foro; - accurata sigillatura di tutte le giunzioni per evitare le perdite di impermeabilità della guaina. Nel caso di impiego di ancoraggi con armature e barre, per i quali l'assemblaggio è fatto in opera, le operazioni di assemblaggio dovranno essere eseguite da personale esperto ed essere effettuate via via che la barra viene infilata nel foro avendo cura che il collegamento dei vari tronchi, mediante manicotti di giunzione, avvenga secondo le modalità previste dal costruttore e che parallelamente le sigillature della eventuale guaina siano accuratamente eseguite. La posa in opera delle armature dovrà avvenire secondo le modalità approvate dalla Direzione Lavori che ne assicurino il corretto posizionamento e l'efficacia della connessione al terreno. Connessione al terreno 41.5.11 Iniezione semplice Si eseguirà riempiendo con la miscela di cui al punto 36.4.2 sia l'intercapedine tra la guaina ed il foro che tutto lo spazio tra l'eventuale guaina corrugata e l'armatura lungo la fondazione del tirante; tale spazio dovrà essere collegato alla bocca del foro da un tubetto di sfiato che consenta la fuoriuscita di tutta l'aria contenuta e l'iniezione dovrà essere eseguita fino alla fuoriuscita della miscela del tubetto di sfiato. L'iniezione semplice si adotterà: in terreni di granulometria grossolana (ghiaie, ciottoli) nei quali una porzione rilevante della malta iniettata va a compenetrare il terreno intorno al foro; in rocce lapidee ed in terreni coesivi mediamente compatti, congiuntamente alla tecnica di perforazione con allargatori. Il riempimento dell'intercapedine tra perforazione e guaina della parte libera sarà assicurato immettendo la miscela nel punto più profondo del foro tramite gli appositi condotti ed osservando che essa risalga fino a boccaforo e vi permanga finchè interviene la presa: ove occorra si provvederà a riprese dell'iniezione o a rabbocchi per ottenere che la condizione sia rispettata. 41.5.12 Iniezione ripetuta in pressione Si adotterà in terreni di qualunque natura, caratterizzati da un modulo di deformazione a breve termine sensibilmente inferiore a 5000 kg/cmq. L'iniezione di quantità controllate della miscela cementizia in più fasi successive, fino ad ottenere pressioni di iniezioni residue di 8-15 kg/cmq, dovrà avere lo scopo di ottenere una serie di sbuldature lungo la fondazione del tirante ed a instaurare nel terreno circostante un campo tensionale di compressione, favorevole alla mobilitazione di elevate resistenze al taglio per attrito. L'iniezione in pressione avverrà tramite un tubo a perdere dotato di valvole di non ritorno a manicotto, regolarmente intervallate a 75 cm di interasse lungo il tratto di fondazione del tirante. Il tubo potrà essere: Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici 191
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In tal caso i componenti, ed in particolare l'acciaio dovranno essere immagazzinati<br />
convenientemente, possibilmente al coperto, in modo che non subiscano danneggiamenti<br />
durante la giacenza.<br />
Dovrà essere inoltre accuratamente evitato il contatto con il terreno o altri materiali che<br />
possono danneggiare l'ancoraggio.<br />
Pertanto, la confezione degli ancoraggi dovrà avvenire sempre su apposito banco e non a terra.<br />
La confezione degli ancoraggi dovrà essere affidata a personale esperto e consisterà nelle<br />
seguenti fasi principali:<br />
- taglio dei trefoli a misura;<br />
- interposizione dei distanziatori interni ai trefoli;<br />
- montaggio dei condotti di iniezione;<br />
- infilaggio delle guaine su tutta la lunghezza dell'ancoraggio o sulla parte libera dello<br />
stesso;<br />
- esecuzione del tampone di separazione tra la fondazione e la parte libera<br />
dell'ancoraggio;<br />
- montaggio degli eventuali distanziatori, necessari al centraggio dell'ancoraggio nel<br />
foro di alloggiamento;<br />
- eventuale montaggio del dispositivo di bloccaggio, nei casi in cui questa operazione<br />
sia prevista prima dell'infilaggio dell'ancoraggio nel foro;<br />
- accurata sigillatura di tutte le giunzioni per evitare le perdite di impermeabilità della<br />
guaina.<br />
Nel caso di impiego di ancoraggi con armature e barre, per i quali l'assemblaggio è fatto in<br />
opera, le operazioni di assemblaggio dovranno essere eseguite da personale esperto ed essere<br />
effettuate via via che la barra viene infilata nel foro avendo cura che il collegamento dei vari<br />
tronchi, mediante manicotti di giunzione, avvenga secondo le modalità previste dal costruttore<br />
e che parallelamente le sigillature della eventuale guaina siano accuratamente eseguite.<br />
La posa in opera delle armature dovrà avvenire secondo le modalità approvate dalla Direzione<br />
Lavori che ne assicurino il corretto posizionamento e l'efficacia della connessione al terreno.<br />
Connessione al terreno<br />
41.5.11 Iniezione semplice<br />
Si eseguirà riempiendo con la miscela di cui al punto 36.4.2 sia l'intercapedine tra la guaina ed<br />
il foro che tutto lo spazio tra l'eventuale guaina corrugata e l'armatura lungo la fondazione del<br />
tirante; tale spazio dovrà essere collegato alla bocca del foro da un tubetto di sfiato che<br />
consenta la fuoriuscita di tutta l'aria contenuta e l'iniezione dovrà essere eseguita fino alla<br />
fuoriuscita della miscela del tubetto di sfiato.<br />
L'iniezione semplice si adotterà: in terreni di granulometria grossolana (ghiaie, ciottoli) nei<br />
quali una porzione rilevante della malta iniettata va a compenetrare il terreno intorno al foro; in<br />
rocce lapidee ed in terreni coesivi mediamente compatti, congiuntamente alla tecnica di<br />
perforazione con allargatori.<br />
Il riempimento dell'intercapedine tra perforazione e guaina della parte libera sarà assicurato<br />
immettendo la miscela nel punto più profondo del foro tramite gli appositi condotti ed<br />
osservando che essa risalga fino a boccaforo e vi permanga finchè interviene la presa: ove<br />
occorra si provvederà a riprese dell'iniezione o a rabbocchi per ottenere che la condizione sia<br />
rispettata.<br />
41.5.12 Iniezione ripetuta in pressione<br />
Si adotterà in terreni di qualunque natura, caratterizzati da un modulo di deformazione a breve<br />
termine sensibilmente inferiore a 5000 kg/cmq. L'iniezione di quantità controllate della miscela<br />
cementizia in più fasi successive, fino ad ottenere pressioni di iniezioni residue di 8-15<br />
kg/cmq, dovrà avere lo scopo di ottenere una serie di sbuldature lungo la fondazione del tirante<br />
ed a instaurare nel terreno circostante un campo tensionale di compressione, favorevole alla<br />
mobilitazione di elevate resistenze al taglio per attrito.<br />
L'iniezione in pressione avverrà tramite un tubo a perdere dotato di valvole di non ritorno a<br />
manicotto, regolarmente intervallate a 75 cm di interasse lungo il tratto di fondazione del<br />
tirante.<br />
Il tubo potrà essere:<br />
<strong>Disc</strong>iplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici<br />
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