A-09-01_Disc El Tecn.pdf - Servizi Ambientali SpA
A-09-01_Disc El Tecn.pdf - Servizi Ambientali SpA
A-09-01_Disc El Tecn.pdf - Servizi Ambientali SpA
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Umidità: l'applicazione del rivestimento potrà effettuarsi preferibilmente su superfici asciutte<br />
(max umidità del supporto: 20%).<br />
In casi particolari la Direzione Lavori potrà autorizzare l'utilizzazione di opportuni "primer", a<br />
base epossidica emulsionabili in acqua ed aventi uno spessore non inferiore a 200 micron con<br />
un consumo minimo di materiale di 400 gr/mq ed in grado di resistere ad una controspinta<br />
idraulica di almeno 1 atm.<br />
Caratteristiche della superficie in cemento da rivestire Tubazioni prefabbricate<br />
La superficie da rivestire sarà ruvida ed esente da qualsiasi strato polverulento e/o male<br />
ancorato, che potrebbe formarsi sul supporto cementizio durante l'essiccazione.<br />
L'impasto cementizio impiegato per la fabbricazione delle tubazioni dovrà essere esente da<br />
disaeranti, distaccanti sospensivi, bagnanti ed in generale tutti quegli additivi che per naturale<br />
costituzione dovessero affiorare sulla superficie da verniciare e danneggiare o impedire<br />
totalmente l'adesione del sistema epossidico liquido senza solvente, si dovrà pertanto<br />
controllare e scegliere i tipi idonei di additivo fluidificante.<br />
Superfici di getto<br />
Il conglomerato, le cui superfici debbono essere protette con rivestimenti anticorrosivi, dovrà<br />
presentare sufficiente grado di compattezza.<br />
Avvenuto il disarmo, saranno asportate dalle superfici protuberanze e placche, dopo di che le<br />
superfici, ancora fresche, prima di essere riprese per colmare gli avvallamenti, raccordare i<br />
risalti e stuccare le irregolarità del getto, verranno spazzolate o altro, sino ad essere rese di<br />
ruvidezza comparabile a quella di carta abrasiva di tipo medio.<br />
Qualora poi, avvenuto il disarmo ed asportate protuberanze e placche, le superfici si<br />
presentino, per qualsiasi motivo, ammalorate in modo tale - a giudizio insindacabile della<br />
Direzione Lavori - da sconsigliare la semplice loro ripresa, per la disuniforme consistenza che<br />
con questa esse verrebbero ad assumere, si dovrà procedere all'applicazione dell'intonaco<br />
grezzo.<br />
L'intonaco sarà preceduto dal rinzaffo; avrà consistenza granulare minuta, dovrà presentarsi<br />
non friabile e sarà rifinito a frattazzo fino ad ottenere superfici della occorrente ruvidezza.<br />
Particolare attenzione dovrà essere posta nei confronti degli additivi di impasto del<br />
calcestruzzo che per naturale costituzione dovessero affiorare sulla superficie da verniciare<br />
nonchè ai disarmanti impiegati.<br />
Si dovranno quindi impiegare i tipi idonei onde evitare di danneggiare o impedire totalmente<br />
l'adesione del rivestimento prescelto.<br />
Preparazioni ordinarie<br />
Le possibili preparazioni delle strutture murarie consisteranno nelle seguenti operazioni:<br />
raschiatura e/o spazzolatura a secco; eliminazione della polvere, eventualmente mediante<br />
aspirazione.<br />
Preparazioni straordinarie<br />
Sgrassatura ed eliminazione delle muffe<br />
Se sulle superfici da rivestire si rivelasse la presenza di macchie d'olio, grassi o simili, o di<br />
muffe, di dovrà procedere nel modo seguente: sulla zona interessata verrà spruzzato del fosfato<br />
trisodico in polvere: si bagnerà quindi per 10 minuti con acqua tiepida o calda, infine la<br />
superficie dovrà essere pulita mediante spazzole dure finchè ogni traccia d'unto sia scomparsa.<br />
Qualora si tratti di macchie di una certa estensione, dopo il trattamento precedente, dovrà<br />
accertarsene la completa scomparsa riscaldando la superficie ad almeno 55°C per circa<br />
mezz'ora mediante una lampada a raggi infrarossi, posta a circa 15 cm di distanza. Le eventuali<br />
tracce di olio o grasso che in tal modo affiorassero verranno asportate mediante ripetizione<br />
dell'indicato trattamento di lavaggio.<br />
Sigillatura di fenditure e giunti<br />
Le spaccature verranno allargate almeno fino a 3 mm e approfondite almeno fino a 6 mm<br />
mediante idonei scalpelli. Quanto ai giunti, il materiale impiegato all'atto della loro<br />
realizzazione per ricavare il relativo vano dovrà essere completamente asportato.<br />
Le fenditure o i giunti verranno quindi accuratamente puliti dal materiale labile e dalla polvere,<br />
abbondantemente lavati con acqua e quindi essiccati.<br />
Si procederà infine alla sigillatura mediante gli appositi mastici anticorrosivi - e, per i giunti,<br />
<strong>Disc</strong>iplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici<br />
167