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A-09-01_Disc El Tecn.pdf - Servizi Ambientali SpA

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ART. II-26 INTONACI<br />

26.1 GENERALITÀ<br />

Prima dell'esecuzione dell'intonaco, le murature dovranno essere accuratamente ripulite e le<br />

eventuali connessure raschiate, in modo da asportare la malta poco aderente e ravvivare le<br />

superfici. Queste saranno quindi adeguatamente asperse con acqua, dopo di che verrà sempre<br />

eseguito il rinzaffo, consistente nella applicazione di malta di cemento piuttosto fluida gettata<br />

con forza a cazzuola. Oltre che aderire alle pareti e costituire base di ancoraggio del successivo<br />

intonaco, si dovrà curare che la malta penetri nelle connessure, nei giunti e nelle alveolarità<br />

sino a riempirli. Il rinzaffo sarà quindi regolarizzato e, non appena iniziata la presa, si avrà<br />

cura di dar conto alle ulteriori operazioni previste o prescritte.<br />

Gli intonaci in genere dovranno essere eseguiti in stagione opportuna.<br />

Gli intonaci, di qualunque specie siano, non dovranno mai presentare peli, crepature,<br />

irregolarità, negli allineamenti e negli spigoli, od altri difetti.<br />

Quelli comunque difettosi o che non presentassero la necessaria aderenza alle murature,<br />

dovranno essere demoliti e rifatti dall'Impresa a sue spese.<br />

Ad opera finita l'intonaco dovrà avere uno spessore non inferiore ai mm 15.<br />

Gli spigoli sporgenti o rientranti verranno eseguiti ad angolo vivo oppure con opportuno<br />

arrotondamento a seconda degli ordini che in proposito darà la Direzione Lavori. Gli spigoli<br />

sporgenti saranno rinforzati e protetti da opportuni angolari metallici.<br />

26.2 MATERIALI<br />

26.2.1 Inerti<br />

Per quanto concerne gli inerti da usare nella preparazione delle malte per gli intonaci valgono<br />

le specifiche di cui al punto 7.2.2 del presente Capitolato.<br />

26.2.2 Acqua<br />

Per quanto concerne l'acqua da usare nella preparazione delle malte per gli intonaci valgono le<br />

specifiche di cui al punto 7.2.3 del presente Capitolato.<br />

26.2.3 Cemento<br />

Per quanto concerne il cemento da usare nella preparazione delle malte per gli intonaci<br />

valgono le specifiche di cui al punto 7.2.1 del presente Capitolato.<br />

26.2.4 Calce Idraulica<br />

La calce da usare nella preparazione delle malte per gli intonaci in oggetto dovrà essere<br />

idraulica in polvere e rispondere ai requisiti richiesti dalla Legge 26.5.1965 n° 595 e dal D.M.<br />

14.1.1966. Dovrà inoltre essere fornita in sacchi originali, con tutte le modalità di cui all'art. 3<br />

della Legge 26.5.1965 n° 595.<br />

I sacchi dovranno essere sempre, sia all'atto della fornitura che al momento dell'impiego del<br />

materiale, in perfetto stato di conservazione; sarà rifiutata la calce idraulica contenuta in sacchi<br />

che comunque presentassero manomissioni: i sacchi rifiutati dovranno essere subito allontanati<br />

dal cantiere.<br />

La calce idraulica in polvere dovrà essere trasportata in cantiere al riparo dalla pioggia e dalla<br />

umidità, dovrà essere conservata in magazzini coperti ed in tavolati di legno così come<br />

prescritto per i cementi.<br />

E' vietato l'uso di calce idraulica che presentasse grumi.<br />

26.2.5 Calce Spenta e Ventilata<br />

La calce può essere fornita in zolle entro sacchi di plastica o idrata. La calce spenta dovrà<br />

essere conforme a quanto stabilito nel R.D. del 16 novembre 1939 n° 2231 e pubblicato sulla<br />

Gazzetta Ufficiale n° 92 del 18 aprile 1940.<br />

<strong>Disc</strong>iplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici<br />

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