Il Pandolfo furioso - Breve storia di un "giornale"

Agorà
www.agoraonline.too.it ANNO V NR. 3. 30 marzo 2002 € 1,29
La giunta si spacca
sull’aumento delle indennità.
Il sindaco e gli assessori
Vaccarino e Vella
vi hanno rinunciato.
Mercadante e Marcaione no.
E il sindaco
non l’ha presa molto bene
Il Pandolfo FURIOSO
BLOB
Promesse al vento
e parole in libertà
30 marzo 2002 AGORÀ ● 1

IENA RIDENS
MINO SPROPORZIONATO
Vi faranno una pompa alla Misericordia
Cogliendo tutti di sorpresa, l’immenso Mino ci regala questo scoop d’antologia, in
cui ci vengono svelati particolari inaspettati della politica luciese. “E’ un
grande, grandissimo onore per me”,
B
uonasera se non piove a tutti, cari teste fischiettanti
santaluciesi. Oggi ho i mastri casa casa che mi stanno
buttando una soletta della banda di sopra, per cui
non vi posso dare di verso affatto. Ascoltate un colpo:
leggetevi questa faccia a faccia che ho realizzato
con la mia arte contracoglionesca giornalaia, e puliziatevi il musso
avanti che mi montoate il mio nome di Mino Sproporzionato.
Prego dalla reggia mandatemi la faccia a faccia, avanti che mi
cresce l’unghio la dove non potrebbe mai crescere, grazie.
Santino Pandolfo. Cari concittadini, caro popolo di santaluciesi,
caro Lino Calderone, caro professore Sproporzionato… E’
con inmenso piacere che annuncio a voi che prossimamente vi
farò una bella pompa, in contrada Misericordia...
Lino Calderone. Scusate, scusate u nattimo, gentili colleghi
maggiorati. Io non ho mai partecipato a questa tavola rotonda,
tanto per cominciare, in quanto sono strariato con Agora, a cui
consiglio vivamente di porsi in essere un dito dove l’opinione
pubblica tutta suggerisce di porselo. E comunque, aborro e suburro
questo genere di dichiarazioni a sfondo pornografico rilasciate
dal qui presente sindeco...
Santino Pandolfo. Ascolta una botta, Lino, fammi spiegare ai
teleaspettatori cosa gli voglio dire...
Lino Calderone. “Ascolta una botta” questo paio di tritroli,
sindeco! Ora la dobbiamo finire con queste dichiarazioni maleducate
sulle pompe e via discorrendo. Non se ne può più. Prima
con la storia del marruggio sindacale, adesso con la vicenda
della pompa. Questo è un regime dittatoriale sessuale, propagandato
da giornali a sfondo sessuale di regime...Ci abbiamo stufato
dei tuoi giochetti erotici di parole: è ora di fatti, non palore maleeducate,
hai capito?
Santino Pandolfo. Si ma, aspetta...
Lino Calderone. “Si ma” questa gran funcia, pandolfica creatura!
Una volta, prima che i cittadini ti salivano a sindeco in questo
paese si poteva reggere, ma ora, di quanto sei primo cittedino,
siamo piombati in una sarabanda pirotecnologica. E minchia,
ora..E’ il momento che tu ponga in essere le dimissioni, per motivi
sessuali...
Santino Pandolfo. Caro Lino, lascia che ti dica come la penso...
Santino Vaccarino. Sindaco, lasci stare, per cortesia...
Lidia Vella. Per l’amor del cielo, sindaco, non gli dia sazio...
Ant. Mercadante. O Santino, leva occasione, non vedi che è
nacchisi libero...
Santino Pandolfo. No, no… leva occasione una due volte, alla
fine mi hanno buttato...
Carmelino Bella. Sentite, come vi chiamate: lasciatelo parla-
2 ● AGORÀ 30 marzo 2002
A
re, vediamo che deve dire; se ansiamo a Dio sbaglia anche solo
menza palora, ammiscagli un lapazzone, per quanto iene vero
San Jonatan d’Arabia, che lo incappotto nell’aria...
Santino Pandolfo. E quanti siete?
Carmelino Bella. Con te basta mio figlio Carluccio, hai capito
gran testa di brioscio?
Ant. Mercadante. A-ah, ora stai sbagliando a parlare, Carmelino...Non
orinare fuori del rinale, come dicono a Londra...
Carmelino Bella. Iene un’ora che questa impendola di sindeco
qua sbaglia a parlare, caro Ant., quindi non riciatare propria...
Ant. Mercadante. Perché, a sellora?
Carmelino Bella. A sellora ti piglio in potere e ti bio della finestra...
Ant. Mercadante. E vediamo come fai, avanti...
Santino Pandolfo. Lascia Ant., lascia perdere: lascia prevalere
in te le armi della dialettica..come ti ho imparato io, ricordi?
Quando uno ti provoca, rispondigli con diplomazia, a questi
quattro lordi di minorati che si hanno manciato un paese...
Lino Calderone. “Lordi di minorati”, innanzitutto voglio che
sia messo a verbale, che ora ridiamo in tribunale, non te ne incaricare...e
mettete pure in verbale che il sindeco ha dichiarato, in
apertura, che presto ci farà una pompa alla Misericordia, non
dimentichiamolo...
Angelo Ragusa. “Lordi di minorati” glielo dicete a vostra soro
la meglio che avete...
Lino Calderone. Adesso calmati Anciolo...non ti infracidire i
tuoi tanti budelli...
Santino Pandolfo. Aggiungo anche che è’ una pompa che ve la
farà salire in tutte le case del paese...
S
cusate, scusate: sono Sproporzionato che interviene
della reggia. La faccia a faccia è stata sospesa per rissa
sull’ultima dichiarazione del vostro sindeco. Siamo in
antesa di sbiluppi. Come appena si calmano le anque e
le lallere a quattro a quattro ve lo comunighiamo. In
questo momento ci giunge la dramatica notizia che il consigliere
della foresta si sta prendendo a mozziconi diplomatici nelle carni
con il consigliere minorato ex spacciatore di bombole. Per la
madonna, iene una scena sconvolgente e masturbante, che vieto
di vedere ai bambini di meno di venticinque anni, minchia.
Un ultima cosa: ha telefonato Odlum ora ora e dice me gli preparate
una visita di stato per sabato prossimo a scalda e mucca,
che vuole vedere in diretta il fatto della pompa che vi deve fare
il sindeco, alla Misericordia.
Sono Sproporzionato, e voi lo sapevate.

Copertina
5 Gli stipendi della politica. Pandolfo
furioso
6 “Io rinuncio”. “E io me li prendo”. A
quanto ammontano le somme su
cui sindaco e assessori si sono divisi?
Attualità
7 Dossier. Il bilancio di previsione
2002
Sommario
30 marzo 2002 n. 3 anno V
Gli stipendi
della politica
Il sindaco e due assessori la
pensano diversamente
sull’aumento delle indennità
A
Acqua continua
Lavori alla rete idrica per scongiurare i disagi
estivi
8 Prg / il comizio. E una domenica
sera tornò la politica
9 Political blob. Parole volate nel
vento
14 Acqua continua. Fine delle emergenze
idriche estive?
Gli impianti sono vecchi. La rete
idrica vista dall’ ufficio tecnico
15 Come cambierà la rete idrica
16 Piano triennale delle opere pubbliche.
Dee jay, che opere
(pubbliche)!
La hit parade. Le prime dieci opere
Agorà ONLINE
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E-mail:
agoraonline@supereva.it
pubbliche in classifica
17 I “dischi caldi”. Le posizioni dalla
11 alla 20
Rubriche
Dossier
Le cifre del bilancio di
previsione 2002
2 Iena ridens
4 Note a perdere
la claque
11 Votando s’impara
12 Mosaico
18 La bacheca
19 Gare & fornitori
30 marzo 2002 AGORÀ ● 3

periodico di politica
attualità cultura
Direttore
responsabile:
Giuseppe Spadaro
A cura di:
Francesco Carrozza
Filippo De Mariano
Santina Mazzù
Letterio Carrozza
Filippo G. De
Mariano
Santina Alleruzzo
Redazione:
Via Garibaldi n. 19
Santa Lucia del Mela
Editore, stampa e
distribuzione:
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culturale “Girasole”
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Registrazione
Tribunale di
Barcellona P. G.
n. 32/98
ANNO V N. 3
30 MARZO 2002
Questo numero è
stato chiuso in
redazione il 26
marzo 2002
Prezzo:
1,29 euro
Il forum di Agorà
Agorà
Dentro l’
amministrazione
comunale si è creata
un po’ di maretta per
la questione degli
arretrati degli
stipendi relativi all’
anno 2001. Ne
parliamo a pagina 5.
4 ● AGORÀ 30 marzo 2002
NOTE A PERDERE
n uno dei prossimi numeri (orientativamente tra
I giugno e luglio) pubblicheremo un servizio in cui
saranno raccolti i commenti che alcune persone
vorranno fare sui primi quattro anni dell’attuale
amministrazione comunale. Si tratta, insomma, di
montarsi la testa ed esprimere un’ opinione.
Per evitare che in quelle pagine ci siano solo i giudizi
dei redattori di questo giornale, chiediamo anche
voi di partecipare alla preparazione di questo servizio
scrivendo un vostro commento. Se non chiediamo
troppo, dovreste divederlo in due parti: la prima,
intitolata “Un giudizio”, potrà essere della lunghezza
che più vi è gradita e dovrà contenere le
vostre osservazioni su questi quattro anni; la seconda,
da titolare “Un sogno”, dovrebbe in pochissime
righe riportare una vostra speranza (praticamente
una cosa del tipo: “la realtà è quella che ho appena
descritto, ma io sogno…”). È importante
che il vostro
“articolo” sia firmato in modo
leggibile, ma potrete chiedere
che il vostro nome non venga
pubblicato o che ne appaia uno
di fantasia (in questo caso è
bene che ci diciate voi quale
preferite, per evitare brutte
sorprese).
Se per un numero di “Agorà”
anche voi vorrete montarvi la
testa partecipando a questa
iniziativa, potete farci avere la
vostra opinione o all’indirizzo
e-mail agoraonline@supereva.it,
oppure per
posta all’ indirizzo: Agorà, via
Garibaldi 19, o ancora in qualsiasi
altro modo vi venga più
comodo: dai piccioni viaggiatori
ai messaggi in bottiglia, noi
Cosa ne pensate?
Nell’articolo “Political
Blob”, che
pubblichiamo a
pagina 9, sono
raccolte anche alcune
promesse che i nostri
amministratori fino a
oggi non hanno
Montatevi la testa
la claque
prendiamo tutto.
Come direbbe Sofia Loren (lei in napoletano, però):
fateci questo favore, jà.
Le novità di Agorà on line
abituale sito di Agorà on-line è stato ripristi-
L’ nato. L’indirizzo è cambiato ed è:
www.agoraonline.too.it. La situazione non si
èancora normalizzata del tutto: nella sezione
“Scaffale”, infatti, molti collegamenti sono ancora
interrotti, ma gradualmente tutto tornerà alla normalità.
Troverete pure alcune novità: cambia il forum
e ci sarà un sondaggio al quale partecipare con
un semplice clic del mouse. L’indirizzo e-mail al
quale scriverci d’ora in poi è agoraonline@supereva.it.
mantenuto. Quale vi
sembra più grave?
Esprimete la vostra
opinione su questo o su
qualsiasi altro
argomento, di interesse
locale e non,
rispondendo per posta o
A
RIVOLUZIONE
di Filippo De Mariano
Flashback: torniamo indietro nel tempo.
Una mattina di agosto 2001, dopo il 5 e prima del
15, un netturbino del comune è andato a pulire una
certa zona del paese. Lo ha fatto non perché lo
prevedesse un piano di spazzamento delle vie
cittadine predisposto dall’Ufficio tecnico, ma perché
glielo aveva detto un assessore (non è neanche
difficile immaginare quale). È proprio vero che negli
ultimi tre anni c’è stata una vera e propria
rivoluzione in questo comune. Deve essere, questa,
la sola, vera “rivoluzione gentile” prodotta dalla
Storia. E sì, gentile nei modi e indolore negli effetti.
P. S. - Compiti per casa: per capire il contenuto di
questa rubrica nei prossimi due numeri, leggete
attentamente il manifesto dell’ amministrazione
comunale sul piano regolatore.
nel “Forum” del nostro
sito
www.agoraonline.too.it.
I vostri contributi
appariranno subito online
e saranno pubblicati
sul prossimo numero
del giornale.

GLI STIPENDI DELLA POLITICA
Pandolfo furioso
Il sindaco è infuriato con due assessori. Marcaione e Mercadante vogliono per il
2001 e il 2002 lo stipendio previsto dalla nuova legge regionale. Vaccarino e
Vella vi hanno rinunciato. Il sindaco pure. Ma tra lui e i due “avidi” è gelo…
di Filippo De Mariano
M
inosse ha deciso. Ha avvoltolato
ripetutamente la
coda e ha stabilito che: gli
assessori Santino Marcaione
e Nino Mercadante si
dirigano verso il quarto cerchio dell’Inferno,
quello degli avari e dei prodighi: ci troveranno
molti altri politici e amministratori
siciliani. Ai loro colleghi Santino Vaccarino
e Lidia Vella, invece, il giudice degli Inferi
non ha nulla da imputare: sono autorizzati
ad andare in Paradiso. Non troveranno una
grande compagnia, ma si accontentino del
profumo di rose che pervade l’aria. Quanto
al sindaco Santino Pandolfo, deve purificarsi
nel Purgatorio. Un po’ perché con la
gente che ha attorno rischia di rovinarsi il
fegato (“due buoni compagni di viaggio
non dovrebbero lasciarsi mai”, dice la canzone,
ma pare proprio che questi compagni
di viaggio non siano tanto buoni), un po’
perché - per non dirla con Dante - di fronte
a un episodio in cui doveva dimostrare
La lite
Il 23 dicembre 2000,
il governo regionale,
allora presieduto da
Leanza, approva una
legge con la quale è deciso
l’aumento degli stipendi di
sindaci, presidenti della provincia
e assessori. Un regolamento,
del 18 ottobre 2001,
disciplina l’applicazione degli
aumenti.
di avere le palle, è annegato dentro le sue
stesse mutande. Per essere più chiari (“in
soldoni”, verrebbe da dire) bisogna partire
da giovedì 14 marzo.
Quel giorno la giunta deve approvare la
relazione programmatica del bilancio di
previsione 2002. Sindaco e assessori sono
tutti presenti. Insieme alla segretaria comunale
approvano rapidamente le altre sette
delibere, ma sulla numero 40 perdono molto
più tempo. La relazione che illustra i
criteri con cui sarà redatto il bilancio di
previsione da portare in consiglio comunale
contiene un’importante novità. Gli stipendi
degli amministratori siciliani sono stati modificati
da una legge regionale del dicembre
2000 e dal relativo decreto di attuazione,
che è dell’ ottobre 2001 (ne abbiamo parlato
nel numero del 22 dicembre 2001). Secondo
la norma, le nuove somme che ogni
comune deve pagare al sindaco, al vice sindaco,
agli assessori, al presidente e al vice
presidente del consiglio comunale vanno
calcolati a partire dal gennaio 2001. Quindi
il comune deve trovare i soldi per pagare la
differenza tra i soldi versati agli amministratori
nel 2001 e quelli che gli spettano secondo
la nuova legge, oltre che prevedere
COPERTINA
per il 2002 gli stipendi aumentati. Per i comuni
con meno di cinquemila abitanti i
nuovi stipendi sono questi: 2.220,76 euro
per il sindaco, 1.220,90 per il suo vice, 99-
9,34 per gli assessori e il presidente del consiglio
comunale, 749,51 per il vice presidente,
25,82 per i gettoni di presenza dei consiglieri
comunali.
In giunta la spaccatura si consuma subito.
Pandolfo, Vaccarino e Vella fanno fronte
comune e fanno verbalizzare alla segretaria
che rinunciano agli arretrati del 2001 e all’aumento
per il 2002: continueranno a prendere
i soliti soldi. La differenza potrà essere
usata per servizi che il comune non è in
grado di effettuare e di cui la collettività ha
bisogno (vedi riquadro nella prossima pagina).
Si vola alto, insomma. Ma solo per
poco. Mercadante non gradisce affatto e fa
mettere a verbale che lui non è d’accordo
nemmeno un poco con i suoi colleghi: quei
soldi gli spettano per legge e ha tutta l’ intenzione
di prenderseli. La sorpresa arriva
in coda. Il vice sindaco, Santino Marcaione,
non si schiera con i puritani. Anche lui quei
soldi li vuole, non fa verbalizzare nessuna
dichiarazione polemica, ma ha ben chiaro
in mente l’obiettivo. Oltretutto, nel suo
LA LEGGE GLI ARRETRATI GIUNTA SPACCATA SINDACO INFURIATO
La legge regionale,
al comma 12 dell’
articolo 19, prevede
che “le indennità
sono corrisposte dalla
data di entrata in vigore
della presente legge”, cioè
dall’inizio del 2001. Quindi
tutti i comuni e le province
devono pagare ai loro amministratori
un anno di arretrati.
La giunta comunale
di S. Lucia
ha discusso il
problema degli
arretrati e dei nuovi stipendi
il 14 marzo. Il sindaco ha
rinunciato ai soldi che avrebbe
dovuto ricevere in più per
il 2001 e il 2002, e lo stesso
hanno fatto gli assessori
Vaccarino e Vella.
Gli assessori Marcaione
e Mercadante,
invece,
hanno preteso
l’aumento dello stipendio e la
differenza tra le indennità che
gli sono state pagate nel 2001
e quelle che gli spettano in
base alla nuova legge. Il loro
atteggiamento ha mandato su
tutte le furie il sindaco.
30 marzo 2002 AGORÀ ● 5

COPERTINA
Una delibera (e una giunta) spaccata
L’assessore Vaccarino, l’assessore Vella e il sindaco votano favorevolmente
la proposta e rendono la presente dichiarazione di voto: “Per quanto attiene
la maggiore indennità di carica prevista per le cariche del sindaco e degli
assessori, chiedono al Servizio economico-finanziario di congelarne la liquidazione
per gli anni 2001 e 2002 e di continuare a corrispondere per l’avvenire
e cioè per l’anno 2002 lo stesso importo del passato. Dichiarano altresì
di utilizzare le somme accantonate con la pratica del congelamento, nel caso
in cui ve ne fosse bisogno, per il perseguimento di finalità sociali considerate
fondamentali per l’amministrazione e non raggiungibili con gli ordinari strumenti
di bilancio a causa delle esigue risorse finanziarie”.
L’assessore Mercadante approva la proposta agli atti e non concorda con
quanto dichiarato dal sindaco e dagli assessori Vaccarino e Vella.
L’assessore Marcaione approva la proposta agli atti.
caso la differenza tra vecchio e nuovo stipendio
è quasi doppia. Ma l’aumento più
sostanzioso è per gli assessori: da 878.000 a
1.935.000 lire.
La seduta di giunta più burrascosa di questi
quattro anni finisce così. Una spaccatura
netta, tre contro due, su uno dei temi più
6 ● AGORÀ 30 marzo 2002
imbarazzanti: i soldi. Il tentativo moralistico
del sindaco Pandolfo è fallito. O, se
preferite, è riuscito parzialmente. Vaccarino
e Vella lo hanno seguito proponendo una
motivazione “forte”: le risorse finanziarie
del comune sono “esigue”, noi per primi
dobbiamo dare l’esempio.
“Io rinuncio”. “E io me li prendo”
A QUANTO AMMONTANO LE SOMME SU CUI SINDACO E ASSESSORI SI SONO DIVISI?
antino Pandolfo ha rinunciato a 19 milioni di lire
S in due anni. Gli assessori Vaccarino e Vella a 25
milioni a testa. Marcaione, invece, i suoi 25 milioni
li ha voluti: non c’è stato verso di dissuaderlo. Così
pure con Nino Mercadante: per lui in bilancio dovranno
essere trovati 25.357.920 lire. Ma come sono
maturate queste cifre? Nelle tabelle sottostanti
SINDACO
VECCHIO STIPENDIO NUOVO STIPENDIO
3.513.840 4.300.000
DIFFERENZA SOMME 2001-2002
786.160 18.867.840
VICE SINDACO
VECCHIO STIPENDIO NUOVO STIPENDIO
1.317.690 2.365.000
DIFFERENZA SOMME 2001-2002
1.047.310 25.135.440
Paradossalmente, colui che più di altri scarpina
su e giù per i capitoli del bilancio, l’
assessore Marcaione, l’uomo che dal primo
momento aveva lanciato l’allarme sui conti
pubblici, il suo aumento di indennità lo ha
voluto e se l’è preso senza fiatare. Nessuna
dichiarazione di voto da parte sua, nella
delibera. Più spigolosa, invece, la reazione
di Mercadante: l’ assessore “non concorda”
con i colleghi che non hanno bisogno di
altri soldi. Non dice per quale motivo, ma
non concorda.
La posizione di Mercadante non ha sorpreso
nessuno. Anche il sindaco si aspettava il
suo rifiuto. Non immaginava invece l’ atteggiamento
di Marcaione. E dopo lo scontro
in giunta, Pandolfo è andato via infuriato
con il suo vice. Una sconfessione del
genere dal collaboratore più stretto, da colui
che ha sempre condiviso gli allarmi sullo
stato del bilancio comunale, il sindaco non
l’ha proprio mandata giù.
Nel momento in cui la politica comincia a
risvegliarsi - anche perché manca un anno
alle elezioni -, con il problema del piano
regolatore che costringe la giunta a un’esposizione
pubblica che in questi anni ha
sempre dimostrato di non gradire, questo
procedere in ordine sparso sulla elettricissima
questione delle indennità è un duro
colpo per l’immagine dell’ amministrazione
comunale. Anche perché dimostra che il
sindaco non riesce a guidare veramente la
sua “squadra”. Gli uomini che lui si è scelto
cominciano a fare di testa propria.
abbiamo ricostruito la differenza tra il vecchio e il
nuovo stipendio di sindaco e assessori e l’abbiamo
moltiplicata per i 24 mesi del 2001 e del 2002. Si
arriva così alle somme esatte che hanno diviso, anzi
spaccato la giunta.
Per comodità di calcolo le cifre sono tutte in lire.
ASSESSORI
VECCHIO STIPENDIO NUOVO STIPENDIO
878.420 1.935.000
DIFFERENZA SOMME 2001-2002
1.056.580 25.357.920

DOSSIER
Bilancio di previsione 2002
QUADRO RIASSUNTIVO GENERALE / ENTRATE
Entrate tributarie 677.870,10
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti da Stato e Regione
1.902.782,08
Entrate extratributarie 530.040,94
Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitali e
riscossione crediti 212.614,53
Entrate derivanti da prestiti 2.330.754,17
Entrate derivanti da servizi per conto terzi 2.433.028,45
Totale 8.087.090,27
QUADRO RIASSUNTIVO GENERALE / USCITE
Entrate tributarie 677.870,10
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti da Stato e Regione
1.902.782,08
Entrate extratributarie 530.040,94
Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitali e
riscossione crediti 212.614,53
Entrate derivanti da prestiti 2.330.754,17
Entrate derivanti da servizi per conto terzi 2.433.028,45
Totale 8.087.090,27
LE DATE
14 marzo 2002. Il bilancio di previsione
viene approvato in giunta. Presenti
il sindaco e gli assessori, Marcaione
e Mercadante votano la proposta
così come è stata presentata
dagli uffici; Pandolfo, Vaccarino e
Vella la “emendano” nella parte che
riguarda le loro indennità, confermando
per il 2002 quelle che hanno
ricevuto negli anni precedenti.
22 marzo 2002. Il bilancio viene approvato
dal consiglio comunale.
LA “MACCHINA” COMUNALE
Spese varie d’ufficio 7.544,42
Spese generali di funzionamento 17.218,72
Refezione scolastica 31.976,43
Buoni libro 8.779,77
Gestione edifici scolastici 10.329,14
Trasporto alunni 93.142,25
Assistenza scolastica e gite 5.164,57
Biblioteca 5.164,57
Contributi associazioni e banda musicale 10.329,14
Attività turistiche ricreative 2.065,83
Servizi per attività turistiche ricreative 25.149,39
Contributi società sportive 10.329,14
Fornitura autoparco 29.438,05
Arredo urbano 1,03
Gestione servizio idrico 4.131,66
Manutenzione acquedotto 25.822,84
Manutenzione discarica 77.210,31
Asilo nido 10.329,14
Fondo per l’occupazione 1.115,80
Contributi agli emigrati 0,52
Spese per lo sviluppo economico 1.048,41
Fondo per miglioramento servizi 30.452,06
LE CURIOSITÀ
g Questo è il primo bilancio in euro. Ma la
vera particolarità sta nel fatto che il confronto
tra le somme previste per quest’anno
(le “competenze”) e quelle degli anni
passati non ancora incassate o non ancora
spese (i “residui”) sono rispettivamente in
euro e in lire.
g Un caso particolarissimo di “doppia
contabilità” è quello delle indennità per gli
amministratori. Il sindaco e due assessori,
infatti, riceveranno gli stessi soldi degli
altri anni, mentre altre due assessori saranno
pagati con gli stipendi aumentati
così come previsto da una legge regionale
dell’ ottobre 2000.
I SERVIZI SOCIALI
Assistenza domiciliare anziani
79.862,20
Servizi socio - previdenziali 7.527,36
Rette minori 19.604,70
Soggiorno vacanze 7.746,85
Ricovero anziani
Assistenza scolastica per i
14.171,78
portatori di handicap
Assistenza alle famiglie in
13.427,88
difficoltà 10.329,14
ALTRE SPESE
Spese per il personale 141.608,51
Quota gestione asilo nido a
carico del comune 60.279,82
Tutte le cifre indicate in
questa pagina sono
espresse in euro
30 marzo 2002 AGORÀ ● 7

ATTUALITÀ
PRG / IL COMIZIO
E una domenica sera tornò la politica
Azione Giovani attacca il sindaco sul piano regolatore. Rianima la piazza. Ricorda che
esiste anche la politica. E propone una faccia nuova…
“U
na
messaggio che è stato
8 ● AGORÀ 30 marzo 2002
città che ha dei giovani
che vogliono impegnarsi
deve esserne
orgogliosa”. È questo il
lanciato da Azione Giovani, il movimento
giovanile di Alleanza Nazionale, all’ amministrazione
comunale la sera del 17 marzo.
In piazza Milite Ignoto, quella sera, è tornata
la politica. Ci è tornata nella sua forma
più semplice, scontata forse: un comizio.
Dopo il maggio 1998 è la seconda volta che
accade, e anche nella prima occasione, nella
primavera del 2000, era stato organizzato
da Azione Giovani. Per il resto, oltre a un
incontro del sindaco con gli allevatori sui
terreni montani nel ’99 e a un altro sulle
prescrizioni esecutive del piano regolatore,
il silenzio più fitto.
Proprio il piano regolatore è stato il tema
del comizio domenicale. I protagonisti di
questa iniziativa, Lorenzo D’Amico e Mariano
Calderone, sono stati accolti con una
certa curiosità dalle persone che si trovavano
in piazza e qua e là è partito anche qualche
applauso.
Tra i tanti che sostavano in piazza con la
testa rivolta all’ insù, verso il solito terrazzo,
non c’era il sindaco, convitato di pietra
dell’evento. Si notavano, invece, in ordine
sparso consiglieri Rizzo e Grillo e l’assessore
Vaccarino.
TERZO PARTITO. Introdotti da un esponente
barcellonese di Azione Giovani, che
ha criticato l’ amministrazione comunale di
S. Lucia del Mela per la mancanza di sensibilità
democratica ed esaltato l’esperienza
del suo movimento alle elezioni amministrative
di Barcellona, dove ora Azione
Giovani è “il terzo partito della città”, preannunciando
un impegno analogo a S. Lucia,
Lorenzo D’Amico e Mariano Calderone,
firmatari di una lettera aperta prima, e
di un manifesto dopo, che hanno sollevato
pubblicamente il problema della nota dell’
assessorato regionale al Territorio, hanno
spiegato le ragioni delle loro iniziative.
DISAGIO. D’Amico ha manifestato il suo
disagio per essere stato tenuto all’ oscuro
del fatto, nonostante il suo ruolo di consigliere
comunale. “Mi sento umiliato, spogliato
delle mie vesti di consigliere comunale
- ha spiegato - perché né il sindaco né il
presidente del consiglio comunale, al quale
pure l’ assessorato regionale aveva indirizzato
la lettera per conoscenza, hanno informato
i capigruppo consiliari dell’ esistenza
di quella nota, lasciandoli in balìa delle voci
informali”. D’Amico ha anche affermato
che la sua collaborazione con Calderone è
nata casualmente, proprio perché entrambi
ritenevano discutibile l’ atteggiamento dell’
amministrazione comunale, e ha concluso
invitando tutti i cittadini a partecipare al
consiglio comunale perché si rendano conto
delle difficoltà dell’ amministrazione
comunale che, in quell’aula, “già da alcune
sedute ha perso la maggioranza”.
PER LE RIME. Più duro verso il sindaco l’
intervento di Mariano Calderone, che ha
risposto per le rime al manifesto “del sindaco,
non dell’ amministrazione comunale”,
come ha precisato. “Quel manifesto, guarda
caso, è stato fatto affiggere un giorno prima
del nostro comizio. Avevamo scritto una
lettera al sindaco e al presidente del consiglio
comunale oltre un mese fa, ma il loro
manifesto è arrivato ieri, quando già si sapeva
che stasera avremmo tenuto il comizio”.
Calderone ha dedicato la prima parte del
suo intervento a “smontare” il manifesto
del sindaco: “Dice che la lettera dell’ assessorato
regionale “obbliga” a ridurre il numero
dei vani, ma subito sotto scrive che il
suo obiettivo è quello di non togliere nulla
ai proprietari di terreni inseriti nelle zone
edificabili: allora che obbligo è? Questa è la
vecchia politica del “non ti preoccupare,
ora vediamo cosa si può fare”. Dice che la
responsabilità del piano regolatore è della
precedente amministrazione, ma a noi non
interessa il passato: vogliamo pensare al
presente e avanzare proposte per risolvere
il problema che si è presentato”.
Inevitabile la polemica personale a causa
della frase che concludeva il manifesto del
sindaco: “In quel manifesto c’è scritto:
“Proviamo sempre disagio quando un geometra
e un aspirante ingegnere si interessano
del piano regolatore”. Grazie dell’
“aspirante”, innanzitutto, ma noi abbiamo
firmato la lettera aperta e il manifesto con
le nostre rispettive qualifiche politiche.
Lorenzo D’Amico non è un geometra, è un
consigliere comunale eletto dalla città; io
sono il presidente di Azione Giovani, che,
per chi non lo sapesse, è il movimento giovanile
di Alleanza Nazionale. Forse il sindaco
scrive queste cose perché non sa cosa
rispondere. Si è tenuto la delega ai lavori
pubblici e all’ urbanistica senza avere competenze
specifiche nel settore, così quando
si trova davanti dei ragazzi che ne sanno
più di lui perché hanno quelle competenze,
non sa cosa dire”.
Calderone ha poi illustrato il contenuto
della lettera dell’ assessorato regionale al
Territorio e ha rivolto alcune domande al
sindaco. Una in particolare: “Dopo cinque
anni le prescrizioni esecutive sono ancora
valide? La commissione edilizia, nell’ultima
riunione,- so queste cose in via informale-
si è aggiornata a data da destinarsi, mentre
prima fissava sempre gli incontri di mercoledì
in mercoledì. Non sarà per caso dovuta,
questa scelta, al problema delle prescrizioni
esecutive non più valide?”.
Calandosi sempre più nei panni di politico
a tutto campo, Calderone ha poi rivolto un
appello ai giovani di sinistra perché scelgano
la politica attiva così che Azione Giovani
abbia un gruppo con cui confrontarsi sui
temi della politica giovanile, ma anche su
quelli che interessano tutta la comunità.
“Alla politica servono facce nuove: una
faccia nuova in più è una faccia vecchia in
meno, costretta a mettersi da parte”.
In attesa delle facce nuove (ma anche di
quelle vecchie, è il caso di aggiungere),
smontata la difettosa amplificazione del
comizio, in piazza sono tornati a formarsi i
soliti capannelli di persone. E in qualcuno
di quelli si parlava di politica e di Mariano
Calderone. È nato un leader?
F.D.M.

PAROLE VOLATE NEL VENTO
Political
Piccola rassegna di promesse non mantenute. Parole inghiottite dai turbini del
pragmatismo
“B
occa,
nuta, eviterebbero pro-
taci!”. Se i politici
se ne ricordassero, si
risparmierebbero qualche
promessa poi non mante-
clami che il tempo provvederà a ridicolizzare.
Ma la politica è anche arte dell’ imbonire.
Aggiungete, poi, che è praticamente impossibile
tenere a mente tutte le dichiarazioni
rilasciate da un parlamentare o da un amministratore,
ed ecco che chiunque può superare
indenne l’esame delle promesse non
mantenute.
Noi siamo andati alla ricerca delle promesse
che gli attuali amministratori di S. Lucia
hanno fatto, ma finora non hanno mantenuto.
Vi diciamo subito che ne abbiamo
trovato anche molte altre che sono state
mantenute, o addirittura realizzate ancora
meglio di come erano state prospettate.
Quindi, queste due pagine non significano
certo che sindaco e assessori non hanno
combinato nulla e non devono più farsi
vedere in giro. È solo un modo per sorridere
e, in qualche caso, per arrabbiarsi. Sempre
se ne avete voglia.
DIALOGO CONTINUO
“Dobbiamo creare le condizioni perché a S.
Lucia si affermi una democrazia che dia a
tutti la possibilità di partecipare alla formazione
delle decisioni, una democrazia nella
quale chi va al potere dialoghi con le associazioni,
con i partiti e con tutti coloro che
vogliono dire la loro”.
Santino Pandolfo, aprile 1998, campagna
elettorale
BASI ESSENZIALI
“Le basi essenziali della partecipazione
sono proprio i rapporti tra l’ amministrazione
e le associazioni, perché ci sia sempre un
contatto con quelle forze che operano
nella società.
Un patto tra amministrazione e associazioni
è fondamentale, perché dalle associazioni
vengono le istanze, le esigenze, siano esse
culturali, artigianali, sportive.
Noi vogliamo che si creino associazioni e
che dal confronto tra queste e l’ amministrazione
emergano le esigenze che provengono
dalla società. Noi auspichiamo che nei
prossimi quattro anni nascano associazioni
che funzionano, partiti, solo così si potrà
avere un cambiamento effettivo”.
Santino Pandolfo, aprile 1998,
campagna elettorale
SENZA PAURA
“Partecipazione per me significa essere
liberi di rivolgersi a un amministratore o a
un progettista senza avere paura di qualcosa”.
Santino Pandolfo, dicembre 1998
NON SENTO
“Io penso che la gente viene ascoltata sempre
meno, quindi spesso parliamo dei giovani
senza conoscere i loro problemi. Così
pure, altre forze sociali vanno fatte parlare
e ascoltate”.
Santino Pandolfo, aprile 1998, campagna
elettorale
ALLA FINE
“Alla fine, non sarà qualche convegno o
qualche riunione in più a creare la democrazia
partecipativa”.
Santino Pandolfo, dicembre 1998
VOTI & VUOTI
“Mi pare che Nino Mercadante sia una
persona perbene: piaccia o non piaccia,
appartiene al popolo, ricopre degli spazi
che altri, le istituzioni, hanno lasciato vuoti.
Lui ha quel pacchetto di voti perché sa
essere a disposizione di molte persone 365
giorni all’anno, cosa che altri dovrebbero
fare, ma non fanno”.
Santino Pandolfo, aprile 1998, campagna
elettorale
GLI ALTRI SIAMO NOI
“Nino Mercadante ha saputo creare quel
rapporto di confronto, quella sorta di filo
diretto con le persone, che altri non hanno
mai pensato di attuare”.
Santino Vaccarino, agosto 1999
LE ALIQUOTE DELLA LIBERTÀ
“Una maggiore attenzione dobbiamo prestare
al nostro patrimonio e sfruttarlo come
risorsa di sviluppo. A partire proprio dal
centro storico con aliquote Ici al quattro
per mille e agevolazioni per chi ci va ad
abitare”.
Santino Pandolfo, aprile 1998,
campagna elettorale
SIC TRANSIT…
“Io intendo gestire il ’99 come fase di transizione
e riuscire, dal 2000, a ridurre le aliquote
sulla base di accertamenti a tappeto
di tutti i tipi di tributi”.
Santino Marcaione, dicembre 1998
ALL TOGETHER
“Con uno scarto di voti così basso governeremo
tutti insieme!”.
Santino Pandolfo, 24 maggio 1998
PERSONE PERBENE…
“Il fatto è che molti ci hanno accusato di
avere preso anche “fascisti” con noi: abbiamo
preso solo persone che hanno veramente
a cuore questo paese, e a nessuno è
stato promesso nulla…”
Franco Interisano, giugno 1998
30 marzo 2002 AGORÀ ● 9

ATTUALITÀ
…E PULITE
“Dal momento del nostro insediamento
abbiamo cercato di pulire quante più strade
possibile”.
Nino Mercadante, dicembre 1998
NON APRITE QUELLO SPORTELLO
“Certamente non possiamo fermarci a questo:
dobbiamo andare avanti e dare ai cittadini
strumenti che fino a oggi non hanno
avuto. Ad esempio, oggi chi presenta un’istanza
al comune, non sa questa che fine
faccia. Noi vogliamo creare uno sportello
per le pubbliche relazioni, che oltre a fornire
informazioni utili ai cittadini, possa essere
utilizzato da questi per segnalare inadempienze
e istanze che non hanno ricevuto
risposta. Solo così fra quattro anni non si
assisterà al solito dare e avere tra amministratore
e cittadino.
Con lo sportello delle pubbliche relazioni,
compito dell’amministrazione, una volta
ricevute le segnalazioni, sarà quello di capire
perché gli uffici non hanno risposto all’istanza
del cittadino: l’amministrazione diventa
così un momento di controllo. E lo
sportello delle pubbliche relazioni potrà
essere utilizzato anche per fornire suggerimenti
e proposte”.
Santino Pandolfo,
dicembre 1998
ANCHE QUESTA È FATTA
“Il sindaco prevede, e mi trova d’accordo,
di poter sistemare l’archivio storico nel
palazzo municipale appena si potranno
decentrare alcuni uffici nel centro socioculturale,
che dovrà esserci consegnato
quanto prima”.
Lidia Vella,
dicembre 1998
COORDINAMENTO
“Abbiamo potuto verificare che mancava il
coordinamento fra gli operai esterni, così li
abbiamo affidati tutti a un responsabile che
li coordinerà”.
Santino Pandolfo,
dicembre 1998
IN ATTESA DI ESAURIMENTO
“Per quanto riguarda Pizzo Frara, a Messina
l’architetto Panté, che è il responsabile
del settore, ci ha spiegato che attendono
che si esaurisca anche l’ultima vasca realizzata
per procedere alla bonifica integrale
dell’area”.
10 ● AGORÀ 30 marzo 2002
Nino Mercadante, dicembre 1998
GRUPPO AL LAVORO
“Per il ’99 verrà preparato un progetto per
il ripristino della legalità che sarà sviluppato
nelle scuole e anche all’ esterno. Ma non
dovrà trattarsi di fare qualche conferenza,
bensì di creare un gruppo di persone, di
giovani, disponibili a lavorare su questo
tema”.
Santino Pandolfo, dicembre 1998
UN MINIMO
“Penso che un minimo di tranquillità in più
c’è rispetto a prima, questo lo si deve ammettere”.
Santino Pandolfo, luglio 1999
(un anno dopo il principale argomento di
discussione sarebbero stati gli attentati alla
Maimon Coop)
NON COME OGGI
“Per quanto riguarda il centro di aggregazione,
vorrei farlo diventare un servizio
stabile, e non temporaneo come è oggi”.
Santino Vaccarino,
dicembre 1998
RISPOSTE
“Oggi noi stiamo dando delle risposte in
termini di occupazione. Molto probabilmente
già da gennaio apriremo tutte le
chiese, l’archivio storico, la biblioteca (vista
in modo diverso, anche in termini multimediali).
Un altro progetto di lavoro socialmente
utile riguarderà la tutela dei beni
culturali e la salvaguardia di quelli ambientali”.
Santino Vaccarino,
dicembre 1998
CAUSE LORO
“Purtroppo il problema del bilancio non è
il solo: ci sono anche tutte le
cause intentate dall’ amministrazione
passata che si devono
pagare…”
Franco Interisano, giugno
1998
RILEVANTE (E RADDOP-
PIATA)
“Il bilancio di previsione ’99
non conterrà nessun aumento
di tariffe, che è una
soluzione alla quale sono
assolutamente contrario.
L’unico atto che abbiamo
adottato in questo ambito è l’ introduzione
dell’ addizionale Irpef … che però è stata
adottata con una motivazione politicamente
rilevante”.
Santino Marcaione, dicembre 1998 (un
anno dopo l’addizionale Irpef
sarebbe stata raddoppiata)
Santino Pandolfo
PICCOLI PASSI (ESSENZIALI)
“Ora S. Lucia è stata inserita dalla Regione
nel piano triennale delle opere pubbliche
per l’edilizia scolastica, che viene finanziato
con somme della Cassa depositi e prestiti e
con mutui a totale carico dello Stato. Ciò
non significa che abbiamo i soldi, ma il
passo essenziale per poterli avere (cioè essere
inseriti nel piano) è stato fatto. Il piano
si riferisce agli anni 1999-2001. Noi in questo
anno contiamo di completare il lotto e
presentare la contabilità finale per potere
ottenere, in questo o nell’esercizio 2001, la
somma per il completamento. Tra le cinque
opere dell’ edilizia scolastica per le quali
abbiamo chiesto finanziamento, questa (la
palestra delle scuole elementari, ndr) è al
primo posto nelle priorità”.
Santino Pandolfo, maggio 2000
PROFETICO
“All’interno di questa maggioranza non c’è
nessun conflitto di interessi”.
Santino Pandolfo,
luglio 1999
NON SOLO, MA ANCHE
“Non me la sento di dire che quello che ha
fatto l’assessore Vaccarino sia stato rivolto
solo alla cura degli interessi della cooperativa
Utopia”.
Santino Pandolfo,
maggio 2000

È UN’IDEA
“Se un amministratore agisce tenendo in
considerazione che ciò che fa potrebbe
incidere più o meno significativamente sul
suo consenso elettorale, è meglio che cambi
mestiere”.
Santino Vaccarino,
agosto 1999
FACCIAMOCI DEL MALE
“Se qualcuno vuole tornare indietro a quando
bastava essere imprese vicine all’ amministrazione
per lavorare, non dovrà darci il
consenso”.
Santino Pandolfo,
maggio 2000
INVENZIONI
“Noi abbiamo cercato di inventarci un uso
per questa opera (il centro diurno per anziani,
ndr). Grazie all’ assessore Vaccarino
abbiamo quasi raggiunto un accordo con
l’Asl per ospitarvi un centro diurno per
disabili psichici”.
Santino Pandolfo, maggio 2000
MOMENTI E ATTIMI
“In questo momento l’unica soluzione è la
rescissione del contratto (tra il comune e la
Comest per la metanizzazione, ndr). Siccome
il contratto è un faldone grosso così,
non vorrei che in caso di rescissione, la
ditta potesse chiederci il pagamento del
mancato guadagno. Insomma, non possiamo
rischiare di passare da un attimo all’altro
dalla parte del torto. Così abbiamo affidato
a un avvocato l’incarico di studiare
attentamente il contratto in tutti i suoi punti
per valutare quale margine d’azione abbiamo
per chiederne la rescissione”.
Santino Pandolfo, maggio 2000
NON HANNO CAPITO
“Io ho proposto di non chiamarla zona ad
alto rischio ambientale di Milazzo, ma area
ad alto rischio ambientale della valle del
Mela, così Milazzo, che ha già i turisti, non
li perderebbe. Forse gli ambientalisti non
hanno capito che questa dichiarazione significa
mettere sotto controllo l’ inquinamento
esistente in zona. E’ come il malato
che non vuole sentirsi dire di esserlo, così si
crede in salute. Dichiarare l’area ad alto
rischio
ambientale significa iniziare il controllo del
territorio”.
Santino Pandolfo, maggio 2000
PIAZZOLA IN PROGRESS
“Una cosa che si sta facendo sono le piazzole
per i comuni con meni di diecimila
abitanti in cui stoccare i prodotti della raccolta
differenziata. Noi, o ne faremo una
con altri quattro comuni della zona, oppure
ne faremo due che servano tutti i comuni
tra S. Lucia e Villafranca”.
Santino Pandolfo,
maggio 2000
CHI DI ESPERTO FERISCE…
“Nel bilancio di previsione ’98 la giunta
Calderone aveva inserito 129 milioni per gli
stipendi degli amministratori. Loro in un
anno costavano tanto, senza contare i soldi
per l’esperto”.
Votando S’IMPARA
Santino Pandolfo, novembre 1999
M’ILLUMINO D’INCENSO
“La democrazia partecipativa può avere
due significati. Per alcuni è solo fare assemblee
o magari comizi per dire quanto siamo
bravi. Io sono restio a quest’ultimo tipo di
comportamento. Il comune mi paga due
milioni e 600 mila lire netti al mese per fare
quello che faccio, non ho bisogno di andare
a vantarmi davanti alla gente di quanto sono
bravo”.
Santino Pandolfo, maggio 2000
(Le dichiarazioni contenute in queste
pagine sono tratte da interviste pubblicate
su “Agorà”)
PROMEMORIA PER ELETTORI CHE DIVENTANO SMEMORATI
DENTRO LA CABINA ELETTORALE
I parlamentari all’Ars/3
FRANCANTONIO GENOVESE
(Margherita)
Cariche assunte: componente II
Commissione legislativa permanente
Bilancio e programmazione dal 07-
/08/2001.
Attività Parlamentare (1° firmatario):
nessuna segnalazione.
FILIPPO PANARELLO
(Democratici di Sinistra)
Cariche assunte: componente III
Commissione legislativa permanente
Attività Produttive dal 07/08/2001;
componente Commissione per la Verifica
dei Poteri dal 01/08/2001.
Attività Parlamentare (1° firmatario):
ddl 236 del 10 ottobre 2001, Modifiche
alle legge regionale 6 luglio 199-
0, n. 10, concernente “Interventi per il
risanamento delle aree degradate di
Messina”.
Interrogazioni: Nr. 139: Rinnovo
degli organi direttivi della Camera di
Commercio di Messina. Nr. 181: Ispezione
presso il Comune di Messina in
merito alle procedure seguite per l’approvazione
di un piano particolareggia-
ATTUALITÀ
to per la realizzazione di un ipermercato.
Nr. 189: Garanzie per un corretto
svolgimento del concorso pubblico per
agente tecnico esattore part-time, bandito
dal Consorzio autostrade siciliane.
Nr. 232: Provvedimenti urgenti in materia
di controllo sugli atti degli enti
locali. Nr. 233: Ricostituzione degli
organi di amministrazione ordinari del
Consorzio delle autostrade siciliane. Nr.
245: Ripristino della sicurezza del tratto
di costa compreso tra Barcellona Pozzo
di Gotto e Terme Vigliatore. Nr. 288:
Interventi in favore dei dipendenti, operanti
in Sicilia, della Telecom s.r.l. Nr.
290: Iniziative per garantire la sicurezza
personale ai magistrati impegnati in
indagini o processi di mafia. Nr. 292:
Iniziative in merito al recente avvicendamento
nella carica di Commissario
antiracket. Nr. 298: Ispezione presso il
Comune di S. Teresa di Riva circa la
stipula di contratti di lavoro a tempo
determinato. Nr. 353: Notizie circa la
convalida dei Sindaci eletti in seguito
alla recente consultazione elettorale.
Mozioni: Nr. 49: Iniziative a tutela dei
lavoratori trimestrali presso il Consorzio
delle autostrade siciliane.
30 marzo 2002 AGORÀ ● 11

CANTIERE REGIONALE
12 ● AGORÀ 30 marzo 2002
M s
Lavoro da marciapiede
rriva un nuovo cantiere regionale. Stavolta il comune metterà
A a disposizione dei disoccupati
locali 12.343,71 euro. Tale è infatti il
monte stipendi riservato agli operai che,
reclutati attraverso l’ufficio circoscrizionale
del lavoro (il collocamento, per
capirci), dovranno rifare i marciapiedi
della via Cesare Battisti, che in più punti
sono dissestati.
A progettare e dirigere i lavori l’ amministrazione
comunale ha chiamato il
VECCHIE FORMULE
La mafia non esiste
orna a far parlare di sé l’onorevole
T Santi Formica, capogruppo di Alleanza
Nazionale all’ Assemblea regionale siciliana.
Già alla ribalta per la lunga e documentata
interrogazione rivolta all’ assessore all’Ambiente
Pellegrino nella quale chiedeva la
revoca del decreto Lo Monte sulla suscettibilità
ambientale per proclamare la zona di
Milazzo area ad alto rischio, il parlamentare
finiano ha difeso proprio Bartolo Pellegrino
nel corso di una sua audizione
davanti alla commissione
regionale Antimafia.
Alcune intercettazioni
della procura della Repubblica
di Palermo hanno
colto l’ assessore all’
Ambiente in conversazione
con un gruppo di mafiosi
di Monreale poi
finiti in carcere. Durante
il dialogo, Pellegrino definisce
“infame” un pentito
di mafia e “sbirri” i carabinieri
che ne hanno raccolto le deposizioni,
mostrando così un’ imbarazzante padronanza
del lessico di Cosa Nostra. Martedì 5
marzo la commissione regionale Antimafia
Santi Formica
si è riunita per decidere se acquisire l’ ordinanza
della procura che contiene l’ intercettazione
e, in quel caso, se adottare provve-
o A i c o a cura di Filippo De Mariano
Direzione lavori 3.895,56
Compensi lavoratori 12.343,71
Assicurazioni sociali direttore
lavori
2.417,02
Assicurazioni sociali lavoratori 4.834,04
Organizzazione e varie 1.172,24
Spese per materiali 13.184,14
dimenti nei confronti dell’ assessore o dell’
intera giunta (come chiedevano i Ds).
Al termine di una seduta lunghissima, durata
tutta la giornata, l’Antimafia ha deciso di
non servirsi degli atti giudiziari e di
“assolvere”, almeno sul fronte politico”,
l’assessore Pellegrino. Durante la giornata
sono stati due i più agguerriti difensori di
Pellegrino. Il suo collega di partito Domenico
Rotella e Santi Formica. Il capogruppo
di An ha affermato che l’acquisizione delle
intercettazioni non era “necessaria”, aggiungendo
sarcastico: “Diversamente dovremmo
acquisire le
intercettazioni che
riguardano tutti i novanta
parlamentari”. E
rivolto ai rappresentanti
del centro sinistra, ha
accusato: “Questa seduta
non ha ragion d’
essere, le vostre sono
strumentalizzazioni”.
Evocativa di tempi
andati è stata la frase
pronunciata da Pellegrino:
“Se convocato,
formulerò le mie valutazioni
su alcune vicende che riguardano la
politica siciliana”.
Tutto questo negli stessi giorni in cui su
“Repubblica” è apparso un utilissimo articolo
di Concita De Gregorio sulla crisi della
sinistra in Sicilia, in cui si leggeva anche:
«Claudio Fava è stato segretario regionale
geometra Angelo Letizia, che nel suo elaborato, consegnato al comune
il 10 gennaio, ha previsto interventi di rifacimento per 3-
7.846,48 euro. I fondi saranno prelevati in gran parte dai finanziamenti
regionali concessi nel 2000 e nel 2001 e, per una percentuale
più ridotta, dal bilancio comunale.
Il progetto del cantiere è stato approvato
dalla giunta nella seduta del 28 febbraio
e in quella stessa occasione sono
stati anche assegnati i soldi per l’acquisto
dei materiali. Le procedure per il
reclutamento degli operai sono state
avviate. Anche in questa occasione,
come nel passato, tra gli iscritti al collocamento
saranno privilegiati i residenti
nel comune di S. Lucia del Mela.
(dei Ds, ndr). Ha condotto con onore una
battaglia solitaria, l’ha persa e si è dimesso.
Ne parlano, a sinistra, come di un ospite
sgradito. “Si occupava solo di mafia”, dicono
nel suo partito.” Era ossessionato dalla
mafia”, dice persino Elvira Sellerio, editore».
Il giorno dopo, Fava ha risposto con
una lettera bellissima, che meriterebbe di
essere pubblicata per intero, ma non abbiamo
lo spazio per farlo. Citiamo solo un
passaggio: “mi amareggia la scelta di quella
parola, frettolosa e ingrata: ossessione. È
l’identico pretesto che per 18 anni mi sono
sentito rivolgere da chi non apprezzava la
franchezza di certe battaglie e non trovava
altri argomenti per confutarle. Lo stesso
buffetto con cui si liquidava ogni cronaca,
ogni fatto, ogni indignazione… e giù, un
tiepido sorriso per far capire che certi accanimenti
erano solo fatti personali…”.
In tutto questo, acquista visibilità il professor
Mario Centorrino, uno dei promotori
del movimento degli autoconvocati in Sicilia.
Che c’è di male? Lo spiega Umberto
Santino, presidente del Centro Impastato,
in un’ intervista concessa all’edizione palermitana
di “Repubblica” per i 25 anni di
attività della struttura dedicata al militante
di democrazia proletaria: “Non si può sparare
contro la mafia come fa Centorrino e
poi dichiarare che non si è mai vista la mafia
all’ Università di Messina”.
Meno male che c’è ancora qualcuno che
ricorda e non fa confusione.

METANO
I Cavallotti condannati
per mafia
ontrordine: sono i “protetti” del boss
C Bernardo Provenzano. Assolti in primo
grado, i tre fratelli Cavallotti sono stati
condannati dalla Corte d’appello del tribunale
di Palermo. Sono quindi organici a
Cosa nostra gli amministratori della Comest,
l’impresa che ha monopolizzato una
parte della metanizzazione in Sicilia, accaparrandosi
senza gare d’appalto anche quella
di S. Lucia del Mela.
Gaetano (nella foto) e Vincenzo Cavallotti
sono stati condannati a quattro anni e due
mesi per associazione a delinquere di stampo
mafioso e turbativa d’asta; mentre al
SCUOLA
I libri fanno i buoni
a giunta comunale ha
L deciso gli importi dei
contributi per i libri scolastici
agli studenti delle
scuole medie e superiori
che ne hanno fatto richiesta.
Sono stati impegnati
16.743,40 euro: 12.600
per la scuola dell’ obbligo
(medie e primo anno delle
superiori) e 4.080 per gli
anni successivi. Il dettaglio
degli importi è nella
tabella accanto.
PARCO URBANO
Arriva la prima causa
enetevi forte che si comincia. C’è una
T causa per gli espropri del parco urbano.
L’udienza iniziale sarà celebrata ad apri-
SCUOLA MEDIA
1° ANNO 129,11
2° e 3° ANNO 25,82
SCUOLA SUPERIORE
1° ANNO 164,97
2° ANNO 20,66
3° ANNO 144,61
4° e 5° ANNO 52,95
terzo fratello, Vito, sono stati comminati
quattro anni per il solo reato di associazione
mafiosa. È, questa, l’ennesima puntata
della storia infinita della Comest e, per incidenza,
della metanizzazione di S. Lucia del
Mela. Scivolata al 25° posto tra le priorità
del piano triennale delle opere pubbliche
2002-2004 (vedi articolo a pagina 14), anche
perché il Comune non può ottenere
finanziamenti, la sua realizzazione resta
lontana da venire.
Alla fine del 1997, l’ amministrazione Calderone
firmò una convenzione con la Comest
in base alla quale, secondo un articolo
- il 42 ter - della legge sugli appalti, la ditta
si impegnava a realizzare l’opera. Nulla di
tutto ciò è avvenuto, ma, come se non bastasse,
l’articolo 42 ter, di fatto, sostituisce
l’impresa che si aggiudica il lavoro al Co-
le davanti alla Corte d’appello di Messina.
La signora Marta Siro Brigiano ha chiesto
che gli venga pagato un giusto indennizzo
per l’esproprio di 2.330
cifre in euro
metri quadrati di un suo
terreno, ora occupato dal
parco urbano.
Il comune decise l’occupazione
d’ emergenza il 3
dicembre 1998 e lo immise
in suo possesso il 12
gennaio dell’ anno successivo.
Un particolare curioso
è che la signora Brigiano
venne a conoscenza
dell’ esproprio solo molto
tempo dopo. Gli atti dell’
esproprio, infatti, furono
notificati ai precedenti proprietari del terreno
nel maggio 2000 e allora gli ex intestatari
dell’ area comunicarono la notizia alla reale
proprietaria.
La signora Brigiano chiede che i danni da
lei subiti vengano calcolati a partire dal 3
dicembre ’98, perché quello è il momento
in cui il suo diritto di proprietà venne compromesso
in modo decisivo. La giunta,
mune, così che eventuali finanziamenti
regionali possono essere concessi alla Comest,
e non al Comune, che si riduce a
semplice “cliente”, senza nemmeno il diritto
di recesso. La Regione, però, distribuisce
i soldi per la metanizzazione ai comuni che
hanno deciso di realizzarla con una gara
d’appalto, quindi non ci sono grandi speranze.
L’ amministrazione Pandolfo aveva
annunciato di volere rescindere il contratto
con la Comest per inadempienza della ditta,
ma fino a questo momento non si è visto
nulla di concreto.
Intanto, l’ assessorato regionale all’ Industria
sta per emanare un nuovo bando per
finanziare la metanizzazione di quei comuni
siciliani che ancora ne sono sprovvisti.
nella seduta del 14 marzo, ha nominato
come proprio legale nel procedimento l’
avvocato Carmen Trifirò, di S. Lucia del
Mela.
UFFICI COMUNALI
Pagato lo straordinario
utto risolto per lo straordinario del
T 2001 dei dipendenti comunali del settore
ragioneria e tributi e dei vigili urbani. A
dicembre la giunta non aveva assegnato alle
due aree il budget per pagare lo straordinario
perché mancavano le determine di liquidazione
del lavoro svolto in più. I provvedimenti
sono stati emessi dai responsabili
dei servizi e la giunta ha assegnato 3.614,94
euro all’area economica e tributi e 2.128,33
euro alla polizia municipale.
Sono state assegnate anche le somme per lo
straordinario che sarà prestato nel 2002:
7.096,62 euro al servizio tecnico, 3.356,44 a
quello economico, 4.545,36 a quello amministrativo,
che comprende anche il settore
dei vigili urbani.
30 marzo 2002 AGORÀ ● 13

ATTUALITÀ
FINE DELLE EMERGENZE IDRICHE ESTIVE?
Acqua continua
Una pompa sommersa. È la soluzione al problema
dell’acqua che in estate va e viene dai rubinetti.
Con un investimento di oltre 30 mila euro il comune
prova a far sparire un’emergenza
di Filippo De Mariano
T
ardo pomeriggio estivo, tornate
da lavoro o dal mare, entrate
in bagno e non trovate acqua.
Quante volte vi è successo?
Ebbene d’ora in poi potrebbe
non accadere più. L’amministrazione
comunale ha deciso un maxi intervento
da 31 mila euro sul sistema di funzionamento
della rete idrica per evitare proprio
le interruzioni nell’erogazione dell’ acqua
potabile nei mesi più caldi dell’anno.
L’impianto di sollevamento dell’acqua dai
pozzi di contrada Ibili ai tre serbatoi cittadini
sarà modificato con l’ installazione di
una nuova pompa, del valore di 8.812,82
euro. Cambiando il “motore” che mette in
circolo l’acqua, sarà modificato anche il
funzionamento di tutta la rete che collega i
pozzi ai serbatoi. Impianti idraulici ed elettrici
saranno rivisti e così si avrà la
“certezza di un maggiore approvvigionamento
idrico”, come ha scritto l’ufficio
Gli impianti sono vecchi
LA RETE IDRICA VISTA DALL’UFFICIO TECNICO
14 ● AGORÀ 30 marzo 2002
tecnico nella relazione richiesta dall’ amministrazione
comunale.
Ma non migliorerà solo il servizio offerto ai
cittadini. Il poderoso investimento deciso
dalla giunta consentirà di risparmiare denaro
nella manutenzione degli impianti e nel
consumo di energia elettrica. Meno lavoro
per gli elettricisti e bollette Enel più leggere,
insomma. Gli ultimi lavori di manutenzione
risalgono allo scorso mese di gennaio,
quando è stata disposta l’installazione di un
nuovo motore al pozzo n. 3 di contrada
Ibili. 3.600 euro i soldi spesi.
Quanto all’energia elettrica, ancora fino al
1998 il Comune spendeva ogni anno circa
300 milioni per pagare le bollette della luce
per il funzionamento del sistema di risalita
dell’acqua. Nel 1999 venne sostituita la
pompa di sollevamento da 30 cavalli, installandone
una di potenza inferiore (20 cavalli)
che riusciva a sollevare la stessa quantità
d’acqua al secondo. Si ottenne così “un
risparmio energetico del 30 per cento”,
come scrisse il sindaco in una relazione
ista dai funzionari che vi fanno sopralluoghi spessissimo, la rete idrica
V di S. Lucia del Mela non è un grande spettacolo. Ecco cosa ha scritto l’addetto
al servizio idrico dell’ ufficio tecnico, Giuseppe Minuti.
“L’approvvigionamento dell’ acqua potabile nei serbatoi avviene in modo da
ritenersi, specialmente nel periodo primaverile ed estivo, insufficiente, con
conseguente interruzione dell’ acqua potabile nella rete di distribuzione.
“Quanto sopra si verifica soprattutto per il fatto che gli impianti che permettono
il sollevamento dell’ acqua potabile dal serbatoio di contrada Ibili al
serbatoio “Facciata” e da quest’ultimo al serbatoio “Cappuccini”, che a sua
volta rifornisce, sempre per sollevamento il serbatoio “Seminario”, sono vecchi
e causano continue manutenzioni, eccessivi consumi di energia elettrica
e interruzioni nella rete di distribuzione.
[…] “grazie alle nuove tecniche di costruzione di pompe sommerse e a un
nuovo sistema di tecnica idraulica darà certezza di un maggiore approvvigionamento
idrico, e abbasserà notevolmente i costi relativi alla manutenzione
e al consumo energetico”.
semestrale. In due anni, nel ’99 e nel 2000,
furono spesi 171.716.000 lire in meno. Ma,
evidentemente, quei lavori non bastarono
se l’ufficio tecnico ha scritto nella relazione
che “l’ approvvigionamento dell’ acqua
potabile nei serbatoi avviene in modo da
ritenersi, specialmente nel periodo primaverile
ed estivo, insufficiente”. E questo perché
“gli impianti che permettono il sollevamento
dell’ acqua potabile dal serbatoio di
contrada Ibili sono vecchi e causano continue
manutenzioni, eccessivi consumi di
energia elettrica e interruzioni nella rete di
distribuzione”.
Non è cambiato
molto,
satura
“Acqua di un paese
non mio, non c’è
acqua più vecchia che
nel mio paese, acqua
di amore per nessuno”.
Pier Paolo Pasolini
quindi, negli
ultimi due
anni. O almeno,
non abbastanza.
Così l’
amministrazione
ha deciso
di mettere
mano alla
cassa e di
investire ora
un bel po’ di
soldi per risparmiarne
altrettanti, o forse più, in futuro. 18.000
euro serviranno per i lavori ai pozzi di contrada
Ibili, compreso l’acquisto della nuovissima
pompa sommersa. Quasi 7.000
euro saranno spesi per ammodernare gli
impianti del serbatoio Facciata e altri 6.105
euro per quello dei Cappuccini.
Tutto questo in attesa che un giorno venga
finanziato il progetto, risalente al 1986, per
la realizzazione dell’ acq u e d o t t o per
caduta, che non richiederebbe nessun motore
e nessuna pompa visto che l’acqua
scenderebbe direttamente dalla fonte ai
serbatoi, a differenza di quanto accade oggi
(vedi grafico nella prossima pagina).
Nel frattempo, se questi nuovi lavori funzioneranno,
sarà stato risolto il problema
dell’acqua che d’estate si fa desiderare nei
rubinetti. Tante volte in passato questo
inconveniente ha rovinato le vacanze degli
amministratori; tante volte le polemiche
politiche hanno fatto leva su questo argomento
(l’ultima volta nell’ estate 2000 con
un manifestino di Alleanza Nazionale).
Tante volte si è sussurrato di guasti dovuti
a sabotaggi e non a cause tecniche. La
“pompa sommersa” porterà con sé sotto
terra anche quei “boatos”?

COME
CAMBIERA’
LA RETE IDRICA
serbatoio Seminario
verso le abitazioni
I serbatoi Facciata e
Cappuccini subiranno
lavori per oltre
seimila euro a testa.
La nuova pompa
sommersa che sarà
installata in contrada
Ibili funziona secondo
una tecnica idraulica
diversa da quella
fino a oggi utilizzata.
Così impianti elettrici
e idraulici andranno
cambiati
verso le abitazioni
IL PERCORSO DALLA FONTE A CASA NOSTRA
serbatoio Cappuccini
sorgente contrada Luca
serbatoio Facciata
pozzi contrada Ibili
In questo punto sarà
realizzata la parte
più importante dei
lavori. L’impianto di
sollevamento che fa
funzionare i pozzi
riforniti dalla sorgente
di contrada Luca
sarà totalmente modificato.
Al suo posto
sarà installata una
pompa sommersa
del valore di 8.800
euro
ATTUALITÀ
30 marzo 2002 AGORÀ ● 15

ATTUALITÀ
LA HIT PARADE DELLE OPERE PUBBLICHE
Deejay, che opere
(pubbliche)!
Il piano triennale delle opere pubbliche è un grande contenitore in cui stanno
tutti i progetti per i quali il comune ha chiesto dei finanziamenti. Di recente o
in passato. Lo abbiamo letto e abbiamo scoperto che…
C
ome tutti sanno, il mercato
alla produzione costruito in
contrada Grazia è un’ opera
assolutamente inutile. Una
“cattedrale nel deserto”, per
dirla con una metafora molto usata. Non
serve a nulla, ma la Regione lo ha finanziato
sulla base di un progetto che era stato realizzato
nel 1985 e tanto vale tenerselo. Il
mercato e i soldi che sono stati spesi per
costruirlo.
Nell’ estate del 2000 erano tutti concordi
nel sostenere questi pochi concetti. È solo
16 ● AGORÀ 30 marzo 2002
indice di buon senso vedere le cose in questo
modo. Bene, ma c’è un modo per conoscere
quante opere insolite sono state pensate
nel passato e per le quali il comune ha
chiesto dei finanziamenti? Sì, c’è e si chiama
“piano delle opere pubbliche”. La giunta
lo approva ogni anno, aggiornandolo
eventualmente con nuovi progetti che le
siano venuti in mente, e lo sottopone al
consiglio comunale perché lo ratifichi. Succede
sempre ed è successo anche quest’anno.
Sindaco e assessori hanno approvato il
La hit parade
LE PRIME DIECI OPERE IN CLASSIFICA (IN CORSIVO QUELLE GIA’
FINANZIATE)
1. Bonifica e consolidamento di un tratto della via Federico D’Aragona.
2. Recupero della memoria storica e riqualificazione urbana del
sito appartenente all’antica Giudecca.
3. Programma Prusst Valdemone, interventi per l’ottimizzazione
dell’accesso veicolare nel centro storico.
4. Potenziamento dell’acquedotto esterno.
5. Lavori di consolidamento, ristrutturazione e restauro del cimitero.
6. Completamento della palestra della scuola elementare “XXV
Aprile”.
7. Opere di urbanizzazione per l’area artigianale in contrada
Baiamonte e acquisizione delle aree.
8. Strada di collegamento tra la provinciale 65 e le vie Roma e
Umberto I.
9. Opere di urbanizzazione a servizio dell’edilizia residenziale
pubblica.
10. Recupero quartiere arabo-normanno, recupero e riqualificazione
delle piazze del centro storico.
piano che si riferisce al triennio 2002-2004
il 10 marzo, e in quell’elenco di tre paginette,
seguito da un malloppo di relazioni tecniche
e schede riassuntive delle singole
opere c’è un po’ di tutto. Stanno assieme
opere pubbliche legate alla più recente attualità
(il Prusst, per dirne una) e altre partorite
dalla magniloquente politica dei partiti
anni ’80. Cose che effettivamente potrebbero
essere utili e altre che vi fanno andare
di matto solo a vederle su un foglio di carta
(figurarsi che succederebbe se apparissero
nella realtà). Sta tutto là. È un po’ come la
stratigrafia che studia dal profilo delle rocce
la successione delle ere geologiche o, forse
più pertinentemente, come una pattumiera
che è costretta suo malgrado ad accogliere
ogni tipo di spazzatura.
Ma quel piano delle opere pubbliche è soprattutto
la dimostrazione più tangibile dell’
assenza, costante nel tempo, di una politica
seria, che provasse a costruire un paese a
misura dei suoi (pochi) abitanti. Magari
sarebbero venute fuori “piccole cose di
pessimo gusto”, ma sarebbe stato sempre
meglio di quella accozzaglia di 85 opere che
fanno parte dell’ ultimo “piano triennale
delle opere pubbliche”.
Facciamo qualche precisazione sul meccanismo
di funzionamento del piano. Se un’opera
non ne fa parte non può essere finanziata;
inoltre, una volta, che vi è stata inserita,
non può più essere eliminata. Ecco
quindi perché dentro questo contenitore sia
rimasto un po’ di tutto. Una cosa però le
varie amministrazioni possono fare: modificare
l’ordine delle priorità. Stabilire cioè la
“posizione in classifica” di ciascuna opera.
La collocazione di un’ opera nei primi posti
o negli ultimi, ovviamente, riflette una pre-

cisa scelta politica.
L’attuale amministrazione ha collocato nei
primi venti posti molte delle opere della cui
progettazione ha la paternità (vedi schede
in queste pagine). E così hanno fatto anche
quelle che l’hanno preceduta. Ma ben posizionate
sono anche opere meno recenti,
sulla cui utilità tutti sono (e siamo) d’accordo.
Il “potenziamento dell’ acquedotto
esterno” (cioè, l’acquedotto per caduta) è il
caso che salta subito agli occhi (quarto posto,
prima delle opere non “pandolfiane”).
Tra le venti opere che l’ attuale amministrazione
giudica più importanti ci sono l’area
artigianale, la cui nascita era stata battezzata
prima del tempo dal duo Lino Calderone -
Nino Nastasi; il completamento
della palestra delle scuole
elementari (le cui
origini affondano
ormai nella preistoria)
e degli impianti
sportivi in contrada
Grazia, che oggi si presentano
come un indefinito
ammasso di cemento in
cui si riconoscono a stento
una tribunetta e poco altro;
l’ammodernamento del
campo sportivo; il completamento
del depuratore sul
versante del torrente Mela e della rete idrica
interna. Ma le cose più curiose e interessanti
si trovano lontano dalle “posizioni di
vertice”.
Anni fa, un’ordinanza della Procura della
Repubblica di Barcellona aveva disposto la
bonifica della ex discarica di contrada Milia.
Bene: al posto 24 del piano sta proprio
quest’opera. La metanizzazione, ve la ricordate?
Posto 25. L’impianto elettrico della
scuola media andrebbe adeguato: sta in 27 a
posizione. L’abbattimento delle barriere
architettoniche negli edifici comunale può
attendere: posto 30.
Tante volte si parla dell’ex chiesa di San
Michele. L’attuale amministrazione ha presentato
un progetto nell’ ambito del piano
“Restauro Sicilia”: priorità 31. Subito a
ruota, il restauro della chiesa di S. Maria e l’
ammodernamento delle ex scuole delle
contrade Misericordia e S. Maria. A
“Restauro Sicilia” si guarda anche per dare
una nuova destinazione all’ edificio di proprietà
del comune di via Garibaldi, dove
anni fa c’era una scuola materna, successivamente
l’ ufficio tributi e in tempi più
recenti il collocamento.
I “dischi caldi”
LE POSIZIONI DALLA 11 ALLA 20
A fognature il
nostro comune
non sta
messo molto
bene: ci sono
tre progetti
nel piano. Il
primo in ordine
di priorità è
quello per la contrada
Timpanara, che prevede anche la costruzione
di un collettore in contrada Chiusa
(37). Seguono, più staccate, la rete fognaria
per le acque bianche dall’ incrocio della via
Umberto I verso la strada che collega le
contrade Pattina e Bassovalle (53), e la fognatura
per la zona ovest dell’abitato, cioè
le contrade Pietra Chiodo, Milia e Facciata
(67).
Il comune, poi, pensa di risparmiare sull’
energia elettrica e di costruire un autoparco.
Così ci sono tre progetti per la costruzione
di impianti fotovoltaici per lo sfruttamento
dell’ energia solare da installare sulla scuola
elementare “XXV Aprile”, sulla scuola
media e sull’ edificio dei servizi sociali in
via Pietro Nenni (stanno alle posizioni 38,
38 e 40), e uno per un parcheggio dei mezzi
comunali (priorità 57). Ai posti 58 e 59 si
collocano i progetti per migliorare la pubblica
illuminazione nel centro storico e per
realizzare quella delle strade esterne.
Alla priorità 55 c’è spazio anche per la costruzione
di una nuova discarica, indispensabile
fin quando non si sarà fatta chiarezza
sull’ argomento, come specifica la relazione
tecnica dell’ opera.
ATTUALITÀ
11. Completamento degli impianti sportivi di contrada Grazia.
12. Sistemazione dell’edificio ex comando dei vigili urbani in piazza
Milite Ignoto.
13. Completamento della scuola materna di contrada Pattina.
14. Adeguamento e arredo delle strutture ospitanti il corso universitario
di minilaurea.
15. Completamento e restauro del chiostro del convento francescano
del Sacro Cuore.
16. Recupero e ammodernamento del campo di calcio.
17. Consolidamento del perimetro urbano in contrada Curatola a
protezione della via Cesare Battisti.
18. Forestazione di contrada Rizza, lotti 1 e 2.
19. Completamento del depuratore sul versante del
torrente Mela.
20. Completamento della rete idrica interna.
Ma passiamo al capitolo delle amenità. Tenetevi
forte perché negli anni sono stati
pensati e si sono accumulati nel piano
triennale delle opere pubbliche i progetti
più fantasiosi. Onirici, verrebbe da dire.
Intanto si è guadagnato la priorità 41 il
progetto per utilizzare a scopo irriguo le
acque dei torrenti Mela e Floripotema.
Un giorno potrebbe esserci posto anche
per gli elicotteri, visto che è prevista la costruzione
di una piazzola di atterraggio per
la Protezione civile (priorità 45). Che ne
direste di una piscina coperta in contrada
Grazia (posto 51)? E di un parcheggio ai
Cappuccini (61)? Un ponte sul torrente
Mela (62)? Una scuola elementare in via
Tonetti, nella scarpata che sta sotto all’
attuale scuola elementare Cappuccini (69)?
Un ostello della gioventù da costruire “ex
novo” (71) e un teatro all’ aperto (72)? Ma
la vera perla sta quasi in fondo. Posto 73:
“Costruzione palazzetto dello sport”. Ecco
la testimonianza più significativa di un’era
politica in cui si vaneggiava parecchio.
Gli ultimissimi posti sono riservati ai cantieri
di lavoro. Forse sono quelli per quali
era stato chiesto un finanziamento in passato
che non quelli che potrebbero essere
realizzati in futuro. Comunque, a ogni buon
conto prendete nota: tre riguardano la sistemazione
dei vialetti nel cimitero, quattro la
costruzione di strade (nelle contrade Misericordia,
Femminamorta, Trappedazzo e
Gaggeggi) e altrettanti lavori vari nelle contrade
Baiamonte, Bassovalle, Casalipari e
Chiusa.
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