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ANALISI_novella_Lisabetta da messina - FrancescaDeVincenti.com

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<strong>ANALISI</strong> DELLA NOVELLA “ LISABETTA DA MESSINA”<br />

COLLOCAZIONE ALL’INTERNO DELL ‘OPERA : Quarta giornata. Si narrano amori infelici.<br />

LUOGO IN CUI SI SVOLGONO I FATTI NARRATI : Messina e dintorni.<br />

AMBIENTE : Borghese, predomina la logica mercantile basata sul profitto.<br />

TEMA DI FONDO:<br />

La forza dell’amore e la fedeltà a questo valore in contrapposizione alle distinzioni sociali vigenti.<br />

Come afferma Boccaccio nell’introduzione alla quarta giornata, l’amore è una delle leggi della natura<br />

a cui è <strong>da</strong>nnoso resistere e contrapporsi.<br />

FINALE DELLA NOVELLA : Tragico<br />

PERSONAGGI:<br />

• I tre fratelli.<br />

• <strong>Lisabetta</strong>.<br />

• Lorenzo.<br />

STRUTTURA DELLA NOVELLA : Alternanza di sequenze narrative di diverso tipo in cui predominano<br />

rispettivamente i fratelli e <strong>Lisabetta</strong>.<br />

<strong>ANALISI</strong> DEI PERSONAGGI<br />

I TRE FRATELLI<br />

Si tratta di tre giovani mercanti originari di S. Geminiano (cittadina non lontana <strong>da</strong> Firenze e Siena),<br />

ma trapiantati, per ragioni <strong>com</strong>merciali, a Messina. Sono diventati ricchi dopo la morte del padre,<br />

possiedono, infatti, un deposito di merci e una bottega per la vendita dei panni (fon<strong>da</strong>co),<br />

hanno <strong>com</strong>e coadiuvante un garzone di nome Lorenzo.<br />

Non si sono ancora preoccupati, <strong>com</strong>e è consuetudine, di <strong>da</strong>re un marito alla sorella e non accettano<br />

che abbia una relazione amorosa con un giovane di una classe sociale inferiore.<br />

Scoperto il rapporto tra <strong>Lisabetta</strong> e Lorenzo contrastano questo amore, cercando di evitare uno<br />

scan<strong>da</strong>lo che può <strong>da</strong>nneggiare il loro buon nome e <strong>com</strong>promettere gli interessi economici ( ragion<br />

di mercatura) in un paese straniero e ostile.<br />

Essi appaiono <strong>com</strong>e individui passivi, retrogradi, incapaci, non riescono, infatti, ad accettare<br />

l’intraprendenza della sorella e vivono la sua sessualità <strong>com</strong>e una vergogna personale.<br />

Decidono quindi di uccidere a sangue freddo Lorenzo, cancellando un’ ignominia che avrebbe intaccato<br />

il loro senso dell’onore, misurato in termini di economia e di profitto (sono individui razionali,<br />

calcolatori).<br />

Questa filosofia utilitaristica si scontra con l’amore assoluto e disinteressato di <strong>Lisabetta</strong>.<br />

Chiusi nel loro egoismo non si preoccupano di consolare le lacrime della sorella, su indicazione<br />

dei vicini, le tolgono il vaso e scoprono così il tragico segreto.<br />

A questo punto impartiscono disposizioni per ritirarsi <strong>da</strong>gli affari e trasferire le loro cose a Napoli.<br />

La fuga consentirebbe loro di evitare il giudizio della gente e il rigore della legge.<br />

<strong>Lisabetta</strong>, però, si lascia morire per amore e la sua vicen<strong>da</strong> diventa di dominio pubblico.<br />

I veri sconfitti risultano, quindi, proprio i tre fratelli che non riescono a preservare neanche la segretezza:<br />

il triste caso viene divulgato <strong>da</strong> una ballata popolare ampiamente diffusa.<br />

LISABETTA<br />

E’ “una giovane assai bella e costumata “, rappresenta l’ideale cortese di bellezza femminile secondo<br />

il quale la grazia esteriore è l’immagine di un animo nobile e sensibile.


I suoi fratelli non hanno ancora provveduto a <strong>da</strong>rle uno sposo e lei, libera <strong>da</strong> impegni sentimentali,<br />

guar<strong>da</strong> intensamente il giovane Lorenzo che le <strong>com</strong>incia a piacere assai.<br />

L’amore diventa anche attrazione fisica, infatti, <strong>Lisabetta</strong> di notte si reca nel letto di Lorenzo (è la<br />

donna che prende l’iniziativa).<br />

I fratelli di lei non accettano la vergogna della degra<strong>da</strong>zione sociale, di conseguenza uccidono Lorenzo.<br />

<strong>Lisabetta</strong>, disperata per l’inspiegabile assenza del giovane, vive nell’attesa del suo ritorno ed è inquieta,<br />

triste e sospettosa.<br />

Comincia ad interrogare i suoi fratelli, questo è l’unico momento in cui la protagonista, spinta <strong>da</strong>lla<br />

forza dell’amore, fa sentire la sua voce.<br />

<strong>Lisabetta</strong>, a seguito del rimprovero ricevuto è indotta al silenzio, si chiude in un misterioso sgomento<br />

abbandonandosi alle lacrime (in risposta all’oppressione familiare).<br />

Una notte Lorenzo le appare in sogno e le rivela la sua tragica fine, le dà, inoltre, indicazioni<br />

sull’ubicazione del suo ca<strong>da</strong>vere.<br />

<strong>Lisabetta</strong>, sorretta <strong>da</strong> una straordinaria forza morale, dissotterra il corpo dell’amato e ne stacca la<br />

testa nascondendola in un vaso di basilico che viene irrorato <strong>da</strong> acqua di rose, fiori d’arancio e lacrime.<br />

La giovane si siede, abitualmente, vicino al vaso (tomba e reliquia <strong>da</strong> adorare e venerare) ed inizia<br />

un silenzioso vagheggiamento.<br />

Il dolore e l’assiduità del pianto le rendono gli occhi infossati nelle orbite.<br />

L’infelice fanciulla, privata del vaso <strong>da</strong>i fratelli, cade in uno stato di profon<strong>da</strong> prostrazione e, folle di<br />

dolore, muore.<br />

<strong>Lisabetta</strong> viene trasformata in una eroina grazie alla forza dell’amore, si abbandona a tale sentimento<br />

con lo slancio tipico della giovinezza.<br />

Ella cerca di difendere il suo diritto ad amare contro ogni pregiudizio sociale ed economico.<br />

Con i suoi lunghi silenzi, coi suoi pianti incarna una donna indifesa, vinta sul piano sociale, ma capace<br />

di essere se stessa fino a sacrificare la propria vita e rovesciare i rapporti di forza vigenti.<br />

LORENZO<br />

E’ un giovane pisano bello, gentile nell’animo, abile ed intraprendente nel lavoro “tutti i loro affari<br />

gui<strong>da</strong>va e faceva…”.<br />

E ’però un subalterno, un garzone che non potrà essere accettato <strong>da</strong> una famiglia di mercanti.<br />

Lo sguardo di <strong>Lisabetta</strong>, veicolo dell’amore, lo attira e lo induce a trascurare le simpatie per le altre<br />

fanciulle.<br />

Nasce così tra i due giovani un sentimento spontaneo e passionale insieme.<br />

Tale amore è considerato <strong>da</strong>i fratelli “ infamia, <strong>da</strong>nno, sconcio, vergogna”, ciò determina l’omicidio<br />

premeditato del giovane.

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