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Gennaio 2011 - Comune di Arezzo

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COOPERAZIONE<br />

L’Associazione Crescere<br />

Formata da genitori <strong>di</strong> ragazzi <strong>di</strong>sabili, da giovani e da volontari. Dialoga con le famiglie e<br />

L’Associazione Culturale Crescere è costituita da genitori <strong>di</strong><br />

ragazzi <strong>di</strong>sabili, da giovani operatori del settore e da volontari.<br />

Lo scopo dell’associazione è quello <strong>di</strong> aumentare il benessere e<br />

la qualità della vita delle persone <strong>di</strong>sabili e delle loro famiglie.<br />

Crescere nasce come associazione culturale e, oltre ad<br />

organizzare convegni <strong>di</strong> informazione specifica, (come quello<br />

in programma il 22 gennaio <strong>2011</strong>), è impegnata in corsi <strong>di</strong><br />

formazione e aggiornamento per operatori del settore quali<br />

psicologi, educatori, terapisti della riabilitazione, logope<strong>di</strong>sti<br />

ed insegnanti.<br />

Una delle caratteristiche principali dell’Associazione è quella<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare in maniera continua con le famiglie riunendosi<br />

perio<strong>di</strong>camente per con<strong>di</strong>videre idee, bisogni, progetti,<br />

cercando insieme <strong>di</strong> dare risposte e soluzioni.<br />

Grazie a questo percorso viene conferita maggiore efficacia agli<br />

interventi, le famiglie vengono affiancate in un cammino che<br />

parte dalle loro esigenze e passa dalle potenzialità del nostro<br />

territorio e unisce il Servizio Pubblico a quello privato e utilizza,<br />

come motore instancabile, le potenzialità dei nostri bambini.<br />

Crescere, infatti, si inserisce a tutti gli effetti all’interno della<br />

rete <strong>di</strong> servizi pubblici presente nel territorio favorendo la<br />

collaborazione tra le figure professionali che operano in<br />

questo settore. Nello specifico l’associazione offre in termini <strong>di</strong><br />

operatività: Terapia in Acqua, Servizio Educativo Domiciliare<br />

e Scolastico, Gite esterne, Occupazione per il tempo libero dei<br />

nostri bambini, Campi solari.<br />

In ognuna <strong>di</strong> queste attività il rapporto bambino/operatore è<br />

<strong>di</strong> uno a uno e gli operatori sono costantemente supervisionati<br />

da psicologi e psicoterapeuti.<br />

Da quest’anno è inoltre attiva la collaborazione con il Tribunale<br />

dei minori <strong>di</strong> Firenze che si avvale dell’Associazione Crescere<br />

per offrire percorsi riabilitativi per minori “a rischio” che<br />

vengono inseriti come volontari, precedentemente selezionati<br />

per idoneità dai Servizi sociali, in attività idonee.<br />

al servizio delle famiglie<br />

collabora con istituzioni e operatori. Il convegno <strong>di</strong> gennaio sulle <strong>di</strong>sabilità intellettive<br />

Terapia Multisistemica in Acqua<br />

La Terapia Multisistemica in Acqua (T.M.A.) è una terapia<br />

sviluppata in ambiente naturale (piscina pubblica) con un<br />

modello teorico <strong>di</strong> riferimento e una metodologia strutturata<br />

attraverso fasi che utilizza meto<strong>di</strong>che cognitive, comportamentali,<br />

relazionali e senso-motorie.<br />

Tale terapia si rivolge ai soggetti con autismo, <strong>di</strong>sturbo pervasivo<br />

dello sviluppo e <strong>di</strong>sturbi della comunicazione. Si svolge<br />

presso la piscina comunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, grazie anche alla <strong>di</strong>sponibilità<br />

della <strong>di</strong>rezione dell’impianto e ha scopi espliciti e impliciti.<br />

Gli scopi espliciti, che tra l’altro danno forma all’attività, sono<br />

l’insegnare a nuotare e sapersi adeguare alle regole della piscina.<br />

Gli scopi impliciti della terapia sono quelli <strong>di</strong> potenziare le capacità<br />

dei ragazzi per muoversi con maggiore autonomia nel<br />

mondo esterno, in modo da poter migliorare la qualità della<br />

loro vita. Il fine ultimo della terapia non è l’insegnamento del<br />

nuoto, né l’uso <strong>di</strong> quest’ultimo per svago o ricreazione, anche<br />

se il gioco e lo stare bene insieme vengono utilizzati come elemento<br />

facilitante la relazione e la gestione delle emozioni.<br />

Il nuoto è utilizzato come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici<br />

e attuare il processo <strong>di</strong> socializzazione e integrazione<br />

con il gruppo dei pari.<br />

Il bambino che impara a nuotare durante l’intervento può<br />

ridefinire le relazioni con il terapeuta e con gli altri bambini.<br />

In sintesi, l’applicazione clinica della TMA, favorisce l’appren<strong>di</strong>mento<br />

e lo sviluppo del bambino autistico a livello emozionale,<br />

cognitivo, comportamentale, senso-motorio, sociale e<br />

comunicativo.<br />

La TMA non deve essere l’unico intervento, ma va inserita in<br />

una azione globale, con<strong>di</strong>videndo gli obiettivi. Il trattamento<br />

dovrà essere un intervento terapeutico educativo da parte <strong>di</strong><br />

una equipe inter<strong>di</strong>sciplinare.<br />

CAMPI SOLARI<br />

Molti <strong>di</strong> questi ragazzi sono impegnati tutto l’anno in attività<br />

riabilitative e terapeutiche e hanno poco spazio da de<strong>di</strong>care ai<br />

giochi e allo svago.<br />

Dall’altra parte i genitori sono impossibilitati nel trovare adeguate<br />

strutture, attività o giochi da poter proporre; questi ultimi,<br />

soli con il proprio figlio, si ritrovano ad avere poco spazio<br />

per se stessi e pochissimi momenti per ricaricarsi.<br />

Grazie al progetto “Campi Solari” i bambini <strong>di</strong>versamente<br />

abili hanno finalmente la possibilità <strong>di</strong> sperimentare e sperimentarsi<br />

in attività lu<strong>di</strong>co/educative estive che possono servire<br />

per generalizzare le competenze e gli insegnamenti costruiti<br />

durante il percorso svolto con gli operatori.<br />

Il progetto ha l’intento <strong>di</strong> far uscire “fuori” in uno spazio<br />

“altro” il bambino/ragazzo <strong>di</strong>versamente abile che, in questo<br />

modo, ha la possibilità <strong>di</strong> sperimentare utili confronti in contesti<br />

lu<strong>di</strong>co-ricreativi.<br />

www.associazionecrescere.it<br />

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