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Gennaio 2011 - Comune di Arezzo

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COOPERAZIONE<br />

Coop, grande futuro<br />

E non solo grande storia. Convegno alla Borsa Merci delle tre centrali. Presentato il catalogo<br />

delle cooperative della provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Il presente e il futuro della cooperazione sono stati al centro<br />

del convegno che Legacoop, Confcooperative e Agci hanno<br />

organizzato il 21 <strong>di</strong>cembre scorso nella sala della Borsa<br />

Merci. I Presidenti Provinciali Luca Bianchi, Marinella Ralli<br />

e Antonella Sacchetti hanno presentato non solo il quadro<br />

del sistema aretini ma anche il volume “Le cooperative”, un<br />

catalogo <strong>di</strong> quelle operanti nella provincia.<br />

La tavola rotonda ha quin<strong>di</strong> evidenziato il presente e il futuro<br />

della cooperazione con gli interventi dei Presidenti <strong>di</strong> Provincia<br />

e Camera <strong>di</strong> Commercio, Roberto Vasai e Giovanni Tricca; del<br />

segretario provinciale della Cgil, Giorgio Cartocci; del professor<br />

Gianfranco Neri, docente <strong>di</strong> economia nella sede <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

dell’Università <strong>di</strong> Siena. Con loro i Presidenti regionali delle<br />

tre centrali cooperative: Stefano Bassi (Legacoop), Gianfranco<br />

Tilli (Confcooperative) e Alessandro Giaconi (Agci).<br />

Nel corso della tavola rotonda è stato anche annunciato che alla<br />

fine <strong>di</strong> gennaio verrà presentato il Coor<strong>di</strong>namento Unitario<br />

delle tre Centrali Cooperative: Legacoop, Confcooperative e<br />

Agci. La finalità del coor<strong>di</strong>namento è quella <strong>di</strong> rafforzare ancor<br />

<strong>di</strong> più l’azione <strong>di</strong> rappresentanza della cooperazione autentica,<br />

senza mettere in <strong>di</strong>scussione l’identità e l’in<strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong><br />

ciascuna delle tre organizzazioni e quin<strong>di</strong> non prevedendo lo<br />

scioglimento degli organismi delle stesse.<br />

oooooooo<br />

ooperative<br />

Definizione<br />

“Una cooperativa è un’associazione autonoma <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui che si<br />

uniscono volontariamente per sod<strong>di</strong>sfare i propri bisogni economici,<br />

sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione <strong>di</strong><br />

una società <strong>di</strong> proprietà comune e democraticamente controllata“;<br />

questa è la definizione <strong>di</strong> cooperativa contenuta nella “<strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> identità cooperativa“ approvata dal XXXI Congresso dell’Alleanza<br />

Cooperativa Internazionale, a Manchester nel 1995. Le cooperative<br />

sono dunque basate su valori come quello dell’autosufficienza (il fare<br />

da sé), dell’autoresponsabilità, della democrazia, dell’eguaglianza,<br />

dell’equità e solidarietà. Secondo le tra<strong>di</strong>zioni dei propri padri<br />

fondatori, i soci delle cooperative credono nei valori etici dell’onestà,<br />

della trasparenza, della responsabilità sociale e dell’attenzione verso<br />

gli altri.<br />

Gli elementi <strong>di</strong>stintivi della cooperazione<br />

Il primo elemento <strong>di</strong>stintivo <strong>di</strong> una cooperativa è la democrazia, cioè<br />

l’assunzione delle decisioni su base capitaria e non in base alle quote<br />

<strong>di</strong> capitale sociale. L’applicazione <strong>di</strong> questo elemento prevede che ogni<br />

socio abbia <strong>di</strong>ritto ad un solo voto (principio “una testa, un voto”) a<br />

prescindere dal valore del capitale sottoscritto, come invece accade<br />

nelle altre imprese <strong>di</strong> capitali. La seconda <strong>di</strong>fferenza riguarda le finalità<br />

dell’impresa: mentre scopo delle società <strong>di</strong> capitali è il conseguimento<br />

del profitto, il fine delle cooperative è la mutualità.<br />

Il concetto <strong>di</strong> mutualità<br />

Ciò che caratterizza le imprese cooperative è il requisito della mutualità.<br />

La “mutualità cooperativa“ ha il significato <strong>di</strong> una libera collaborazione<br />

<strong>di</strong> più persone per il raggiungimento <strong>di</strong> un fine comune attraverso<br />

lo scambievole aiuto che assicuri parità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti e <strong>di</strong> doveri. Nella<br />

legislazione italiana, come sottolinea l’art. 45 della Costituzione<br />

repubblicana, la valenza sociale della mutualità cooperativa è<br />

inscin<strong>di</strong>bilmente legata all’assenza <strong>di</strong> fini <strong>di</strong> speculazione privata e<br />

cioè al prevalere degli interessi comuni della cooperativa sugli interessi<br />

egoistici dei singoli soci. Secondo il suddetto articolo,<br />

ARTICOLO 45 della costituzione: “la Repubblica riconosce la funzione<br />

sociale della cooperazione a carattere <strong>di</strong> mutualità e senza fini <strong>di</strong><br />

speculazione privata“.<br />

La definizione <strong>di</strong> mutualità cooperativa così in<strong>di</strong>viduata è perfettamente<br />

coerente e compatibile con la definizione che è parte integrante<br />

della “Dichiarazione <strong>di</strong> identità cooperativa” approvata dal XXXI<br />

Congresso dell’Alleanza Cooperativa Internazionale. I valori cooperativi<br />

sono tradotti, nella stessa Dichiarazione <strong>di</strong> identità, in comportamenti<br />

concreti attraverso la definizione <strong>di</strong> “sette principi cooperativi”.<br />

DEFINIZIONE lecoooooo<br />

Principi primo principio<br />

Adesione libera e volontaria<br />

le cooperative sono organizzazioni volontarie aperte a tutti<br />

gli in<strong>di</strong>vidui capaci <strong>di</strong> usare i servizi offerti e desiderosi <strong>di</strong><br />

accettare le responsabilità connesse all’adesione, senza alcuna<br />

<strong>di</strong>scriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa.<br />

1<br />

2<br />

PRINCIPI<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

lecoooooo<br />

oooooooo<br />

ooperative<br />

secondo principio<br />

Controllo democratico da parte dei Soci<br />

le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai<br />

propri soci che partecipano attivamente nello stabilire le politiche<br />

e nell’assumere le relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti<br />

come rappresentanti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle<br />

cooperative <strong>di</strong> primo grado, i soci hanno gli stessi <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> voto<br />

(una testa, un voto), e anche le cooperative <strong>di</strong> altro grado sono<br />

ugualmente organizzate in modo democratico.<br />

terzo principio<br />

Partecipazione economica dei Soci<br />

i soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie<br />

cooperative e lo controllano democraticamente. Almeno una parte<br />

<strong>di</strong> questo capitale è <strong>di</strong> norma proprietà comune della cooperativa.<br />

I soci <strong>di</strong> norma, percepiscono un compenso limitato, se del caso,<br />

sul capitale sottoscritto come con<strong>di</strong>zione per l’adesione. I soci<br />

allocano i surplus per qualunque dei seguenti scopi: sviluppo<br />

della cooperativa, possibilmente creando delle riserve, parte delle<br />

quali almeno dovrebbe essere in<strong>di</strong>visibile; benefici per i soci in<br />

proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa, e<br />

sostegno ad altre attività approvate dalla base sociale.<br />

quarto principio<br />

Autonomia e in<strong>di</strong>pendenza dei Soci<br />

le cooperative sono organizzazioni autonome, autosufficienti<br />

controllate dai soci. Nel caso in cui esse sottoscrivano accor<strong>di</strong> con<br />

altre organizzazioni (incluso i governi) o ottengano capitale da<br />

fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il<br />

controllo democratico da parte dei soci e mantenere l’autonomia<br />

dalla cooperativa stessa.<br />

quinto principio<br />

Educazione, formazione ed informazione<br />

le cooperative s’impegnano ad educare ed a formare i propri<br />

soci, i rappresentanti eletti, i manager e il personale, in modo che<br />

questi siano in grado <strong>di</strong> contribuire con efficienza allo sviluppo<br />

delle proprie società cooperative. Le cooperative devono attuare<br />

campagne <strong>di</strong> informazione allo scopo <strong>di</strong> sensibilizzare l’opinione<br />

pubblica, particolarmente i giovani e gli opinionisti <strong>di</strong> maggiore<br />

fama, sulla natura e i benefici della cooperazione.<br />

sesto principio<br />

Cooperazione tra cooperative<br />

le cooperative servono i propri soci nel modo più efficiente e<br />

rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme, attraverso<br />

le strutture locali nazionali, regionali e internazionali.<br />

settimo principio<br />

Interesse verso la comunità<br />

le cooperative lavorano per uno sviluppo sostenibile delle proprie<br />

comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.<br />

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