Gennaio 2011 - Comune di Arezzo
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AFM - Educazione alla salute<br />
Norme d’igiene nello sport:<br />
Le informazioni e i suggerimenti dell’Azienda Farmaceutica. L’attività fisica svolta in locali<br />
L’IGIENE<br />
L’igiene è il ramo della me<strong>di</strong>cina che tratta le interazioni<br />
tra l’ambiente e la salute umana. Elabora criteri, esigenze e<br />
misure riguardanti lo stato ambientale e il comportamento<br />
in<strong>di</strong>viduale e collettivo. Lo scopo principale è la prevenzione<br />
primaria onde evitare e combattere malattie e la promozione<br />
del benessere e dell’efficienza umana.<br />
Si può definire l’insieme delle misure preventive <strong>di</strong>rette<br />
alla protezione della salute. Il nome deriva da Igea che nella<br />
mitologia Greca è la dea della salute e dell‘igiene, figlia <strong>di</strong><br />
Asclepio e <strong>di</strong> Epione.<br />
RICORDARE CHE<br />
L’uomo tende a sentirsi completamente protetto dai progressi<br />
della me<strong>di</strong>cina. Lo sviluppo genera un senso <strong>di</strong> sicurezza,<br />
che può essere fisica o materiale, i problemi <strong>di</strong> igiene non<br />
vengono più percepiti come essenziali.<br />
Un abbassamento della guar<strong>di</strong>a è sufficiente a riaccendere<br />
i pericoli microbici. Non deve quin<strong>di</strong> sorprendere che una<br />
malattia come la tubercolosi, che credevamo sul punto <strong>di</strong><br />
sparire, stia facendo un inquietante ritorno nella nostra<br />
Europa…<br />
Un numero sempre maggiore <strong>di</strong> microbi provengono da<br />
ogni dove, grazie al fortissimo incremento dei viaggi.<br />
Milioni <strong>di</strong> persone si spostano in tutto il mondo ogni<br />
anno, moltiplicando quin<strong>di</strong> la possibilità che un luogo sia<br />
contaminato da microrganismi che fino a quel momento non<br />
erano presenti, contro i quali gli organismi non sono protetti.<br />
Ognuno può portare il suo contributo alla costruzione<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio della salute. Per farlo, basta iniziare praticando<br />
una buona igiene quoti<strong>di</strong>ana, i cui principi devono essere<br />
assimilati fin dai primi anni <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> modo che l’abitu<strong>di</strong>ne<br />
all’igiene <strong>di</strong>venti un tutt’uno con la persona.<br />
Va ricordato che ognuno <strong>di</strong> noi ospita almeno mezzo milione<br />
<strong>di</strong> stafilococchi per centimetro quadrato <strong>di</strong> pelle delle ascelle,<br />
sulle mani sono 660 per cm², sulla schiena 300 per cm², sulle<br />
parti del volto più grasse, quelle dove si formano i foruncoli,<br />
possono arrivare a 4 milioni per cm² (si tratta <strong>di</strong> batteri<br />
anaerobi, come il Propione bacterium).<br />
Non rispettare o trascurare le semplici regole <strong>di</strong> igiene<br />
quoti<strong>di</strong>ana e personale permette lo sviluppo <strong>di</strong> colonie <strong>di</strong><br />
microrganismi potenzialmente pericolosi.<br />
“Il microbo non è niente. Il terreno è tutto ”. Luis Pasteur<br />
I RISCHI<br />
Quando è sporco, il nostro corpo è il terreno ideale per lo<br />
sviluppo dei microbi. La polvere, il sudore e le altre secrezioni<br />
corporee e il calore sono altrettanti fattori che favoriscono la<br />
moltiplicazione microbica. Per questo, ogni attività fisica<br />
deve essere seguita da una doccia o un bagno, con l’uso<br />
appropriato <strong>di</strong> un detergente.<br />
Il fatto che tante persone usufruiscano degli stessi locali<br />
come proteggersi dai rischi<br />
e con attrezzi usati da più persone amplifica la possibilità <strong>di</strong> contrarre infezioni<br />
servendosi dei medesimi attrezzi amplifica la possibilità <strong>di</strong><br />
acquisire infezioni anche per contatto.<br />
Le zone soggette a ristagno <strong>di</strong> acqua e alti valori <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà<br />
sono un habitat ideale per la proliferazione <strong>di</strong> funghi, il cui<br />
ciclo biologico prevede la formazione <strong>di</strong> spore particolarmente<br />
resistenti. Le con<strong>di</strong>zioni caldo - umide <strong>di</strong> piscine e spogliatoi<br />
favoriscono il rischio <strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> questi agenti causando<br />
micosi cutanee.<br />
Il contatto con le superfici dei sanitari, pavimenti, ma anche<br />
attrezzi ginnici contaminati può favorire la comparsa <strong>di</strong><br />
verruche. Queste patologie normalmente non causano dolore,<br />
ma sono spesso lunghe da trattare perché <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile risoluzione,<br />
oltre a rappresentare un problema <strong>di</strong> natura estetica.<br />
Le verruche plantari, che interessano la pianta del piede, sono<br />
le più frequenti e si riconoscono per l’aspetto simile a un callo,<br />
ma con uno o più puntini neri ravvicinati sulla superficie. Nella<br />
maggior parte dei casi, le verruche guariscono spontaneamente<br />
in un periodo <strong>di</strong> tempo che va dai due ai cinque anni. A volte,<br />
tuttavia, può rendersi necessario un trattamento soprattutto se<br />
fanno male quando si cammina. L’asportazione, inoltre, riduce<br />
la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere il contagio.<br />
Fra le micosi superficiali, la più comune, fra chi frequenta le<br />
piscine, è il cosiddetto piede d’atleta, causata da una famiglia <strong>di</strong><br />
funghi chiamati dermatofiti. La cute si presenta macerata, con<br />
aspetto arrossato e taglietti dolorosi in corrispondenza degli<br />
spazi fra le <strong>di</strong>ta e con chiazze squamose tondeggianti e vescicole<br />
ai bor<strong>di</strong>. Le micosi superficiali sono facilmente risolvibili con<br />
una terapia a base <strong>di</strong> farmaci antifungini. Più rare sono invece<br />
infezioni come il granuloma da piscina, che si presenta come<br />
un rigonfiamento arrossato della cute, che successivamente<br />
<strong>di</strong>venta simile ad una verruca, il mollusco contagioso, che si<br />
manifesta con un nodulo <strong>di</strong> qualche millimetro, rosato, non<br />
doloroso e con un piccola infossatura centrale, e la follicolite<br />
da Pseudomonas, che si manifesta con piccole pustole arrossate<br />
che circondano i follicoli piliferi, associate a dolore, prurito e a<br />
volte a sintomi generali (malessere, febbre, mal <strong>di</strong> testa).<br />
LE AZIONI<br />
Se si frequentano palestre o piscine o comunque luoghi<br />
dove tante persone usufruiscono delle stesse attrezzature è<br />
amplificato il problema <strong>di</strong> contrarre infezioni, dunque seguire<br />
un’attenta igiene personale <strong>di</strong>viene in<strong>di</strong>spensabile ed è bene<br />
ricordare:<br />
• evitare il contatto <strong>di</strong>retto con le superfici degli attrezzi<br />
utilizzando tappeti a uso strettamente personale.<br />
• Evitare il contatto con la superficie dei sanitari e usare<br />
scarpe idonee per l’uso esclusivo nelle docce.<br />
• Indossare indumenti <strong>di</strong> cotone per consentire una buona<br />
traspirazione ed evitare la macerazione della pelle.<br />
• Al termine dell’attività fisica lavare accuratamente tutte le<br />
parti del corpo, meglio se con un detergente non aggressivo<br />
per la pelle.<br />
• Asciugarsi accuratamente dopo la doccia per evitare la<br />
proliferazione <strong>di</strong> funghi e batteri.<br />
• Astenersi dal frequentare centri sportivi quando si<br />
è ammalati e rispettare idonei tempi <strong>di</strong> convalescenza a<br />
guarigione avvenuta.<br />
• Eseguire la vaccinazione antinfluenzale quando si<br />
frequentano regolarmente e assiduamente palestre e<br />
piscine.<br />
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