REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE - Comune di Castelfiorentino

preventivo; in alternativa dovrà essere dimostrata la presentazione della domanda ai Vigili del
Fuoco .
4.2.5 - Centrali termiche
Per quanto attiene alle centrali termiche dovranno essere rispettate le prescrizioni contenute
nelle apposite leggi e regolamenti di esecuzione vigenti in materia, con riferimento alle
potenzialità delle centrali stesse ed al tipo di combustibile che si intende utilizzare.
4.2.6 - Abbattimento delle barriere architettoniche
Nella progettazione di strutture pubbliche o comunque collettive, con particolare riguardo a
quelle di tipo collettivo-sociale, sia per nuove costruzioni come per quelle da ristrutturare,
dovranno essere rispettate le prescrizioni del D.P.R. 24/7/96 n. 503 . Nella progettazione di
edifici privati, compresi quelli aperti al pubblico, dovranno essere rispettate le prescrizioni della
Legge 9.1.89, n. 13 (Norme sull'abbattimento delle barriere architettoniche) e del D.M. 236/89.
PARTE V
DEFINIZIONI URBANISTICHE
5.1 - Volume
Per volume ai fini urbanistici (V) di un fabbricato esistente o di progetto si intende il volume di
esso, misurato vuoto per pieno, risultante dal prodotto della superficie coperta per l'altezza del
fabbricato come più oltre definite: qualora il fabbricato abbia superficie diversa ai vari livelli e sia
composto di corpi di fabbrica aventi altezze diverse, verrà diviso in parti omogenee ed il volume
totale sarà computato come sommatoria del prodotto delle singole superfici per le rispettive
altezze lorde, adottando di norma il metodo dell'altezza media della porzione omogenea di
fabbricati; nel caso di prospetti inclinati o, comunque diversamente conformati, si adotteranno
idonei metodi di calcolo del volume reale.
Nel calcolo del volume sono compresi:
1) i volumi delle chiostrine (spazi scoperti all'interno dei corpi di fabbrica) utilizzabili solo come
presa d'aria o di luce, di dimensione massima pari al 10% della superficie coperta
dell'edificio.
Le chiostrine sono ammesse solo negli interventi di recupero edilizio, negli edifici non
residenziali e nelle costruzioni in aderenza a pareti non finestrate;
2) la parte del volume interrato che eccede contemporaneamente i seguenti limiti:
a) il 30% del volume da realizzare fuori terra;
b) il volume corrispondente alla superficie del piano terra moltiplicato per una altezza di ml.
2,60 (per gli edifici ad uso residenziale) e ml. 3 (per gli edifici ad uso produttivo).
3) il volume interrato da destinare ad annesso agricolo.
4) il volume di gallerie, pilotis, portici destinati ad uso condominiale viene computato al 50%
(cinquanta per cento);
5) i volumi che interrompono la continuità di portici, gallerie, ecc. (scale, ascensori, volumi
tecnici, guardiole, portiere, negozi ecc.) sono computati integralmente nel calcolo del volume;
6) il volume delle logge e dei balconi delimitati da strutture ed anche eventualmente chiuse in
nicchia per tre lati, di superficie inferiore a di ml. 6 o di profondità inferiore a ml. 1,60;
7) i volumi dei vani sotto le falde dei tetti inclinati allorché acquisiscono i requisiti per l'abitabilità
o agibilità.
Nel calcolo del volume sono esclusi:
1) i volumi tecnici così come definiti dall' art. 5.2;
2) i portici, le gallerie, i pilotis destinati ad uso pubblico disciplinato da apposita convezione;
3) i vespai, le intercapedini sotto pavimento, le intercapedini perimetrali interrate non più larghe
di 80 cm.;
4) il volume totalmente interrato a servizio dell'edificio compreso entro il 30% (trenta per cento)
del volume realizzato fuori terra o corrispondente alla superficie del piano terra moltiplicata