REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE - Comune di Castelfiorentino
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e<strong>di</strong>fici, devono poter essere illuminati anche durante le ore notturne. I soppalchi agibili per le<br />
persone devono essere dotati <strong>di</strong> parapetti.<br />
Gli spazi privati destinati alla circolazione orizzontale e verticale, esterni ed interni agli e<strong>di</strong>fici,<br />
non devono avere superfici <strong>di</strong> calpestio sdrucciolevoli, in con<strong>di</strong>zioni metereologiche normali e<br />
sporgenze insi<strong>di</strong>ose. Gli spazi destinati alla circolazione promiscua <strong>di</strong> persone e <strong>di</strong> automezzi<br />
devono essere dotati <strong>di</strong> opportuna segnaletica. Le coperture degli e<strong>di</strong>fici devono essere<br />
facilmente accessibili.<br />
Alle presenti norme possono fare eccezione le sistemazioni relative al recupero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
esistenti: la Commissione E<strong>di</strong>lizia stabilira' la compatibilita' della soluzione complessiva con<br />
l'eventuale carenza <strong>di</strong> qualcuna delle presenti con<strong>di</strong>zioni.<br />
TITOLO II - REQUISITI SPECIFICI DEGLI IMPIANTI<br />
4.2.1 - Rifornimento idrico<br />
Ogni fabbricato sia <strong>di</strong> nuova costruzione sia già esistente, deve essere provvisto <strong>di</strong> acqua<br />
potabile <strong>di</strong>stribuita in modo proporzionale al numero dei locali abitabili, cosi' da garantire un<br />
regolare rifornimento per ogni famiglia.<br />
Oltre che dall' acquedotto comunale, l'acqua puo' essere prelevata da falde freatiche o<br />
profonde, in tal caso l'utilizzo delle falde dovra' essere autorizzato dal Sindaco e comunicato per<br />
conoscenza al Genio Civile. Il Sindaco rilascia l'autorizzazione, previ gli opportuni accertamenti,<br />
dopo avere acquisito, tra gli altri, il parere dell'Ufficio Tecnico Comunale e dell’Azienda che<br />
gestisce il servizio <strong>di</strong> approvvigionamento idrico.<br />
L'eventuale impianto <strong>di</strong> approvvigionamento autonomo deve essere realizzato in modo da non<br />
far rifluire l'acqua nelle condutture dell'acquedotto comunale; in tutti i casi è obbligatoria una<br />
connessione non <strong>di</strong>retta tra impianto idrico interno all'e<strong>di</strong>ficio e impianto <strong>di</strong> acquedotto.<br />
Qualora gli e<strong>di</strong>fici abbiano locali abitabili con il pavimento a quota tale che non possa essere<br />
garantita una regolare erogazione, devono essere dotati <strong>di</strong> apparecchiatura per l'accumulo e il<br />
sollevamento dell'acqua. Della stessa apparecchiatura devono essere dotati gli e<strong>di</strong>fici situati in<br />
località non adeguatamente servite dall'acquedotto comunale. Il richiedente la concessione è<br />
tenuto ad informarsi presso il competente ufficio comunale <strong>di</strong> tale necessità prima dell'inoltro<br />
della domanda ed a prevedere nel progetto la installazione <strong>di</strong> tali apparecchiature, se<br />
necessarie.<br />
L'impianto <strong>di</strong> accumulo e <strong>di</strong> sollevamento dell'acqua è comunque richiesto per e<strong>di</strong>fici e<br />
complessi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> notevoli <strong>di</strong>mensioni, secondo le prescrizioni dell'Ufficio Tecnico del<br />
<strong>Comune</strong>.<br />
Agli inse<strong>di</strong>amenti industriali l'Amministrazione Comunale puo' imporre gli accorgimenti<br />
tecnologici atti a limitare ogni superfluo prelievo dell'acqua.<br />
Qualora l'approvvigionamento avvenga da fonti <strong>di</strong>verse (acquedotto, acqua <strong>di</strong> falda o <strong>di</strong><br />
sorgente, acque superficiali) dovranno essere attuate scelte razionali in relazione ai <strong>di</strong>versi<br />
impieghi, per garantire a ciascun uso la risorsa piu' idonea, limitando l'impiego <strong>di</strong> acqua<br />
dell'acquedotto e dovranno essere adottati idonei strumenti per il controllo della quantita’ delle<br />
acque prelevate dalle altre fonti.<br />
Tali <strong>di</strong>sposizioni potranno essere dettate sia dall'Amministrazione Comunale, su parere<br />
dell’Ufficio Tecnico Comunale e dell’Azienda che gestisce il servizio <strong>di</strong> approvvigionamento<br />
idrico, sia dalle autorità competenti al controllo degli scarichi idrici ai sensi della Legge 319/76 e<br />
successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.<br />
4.2.2 - Impianti igienici e <strong>di</strong> smaltimento delle acque reflue<br />
Per le modalità costruttive degli impianti igienici, le modalità <strong>di</strong> smaltimento delle acque piovane<br />
e delle acque nere provenienti da inse<strong>di</strong>amenti civili e produttivi e per gli allacciamenti alle<br />
pubbliche fognature, si fa riferimento al Regolamento <strong>di</strong> igiene, alle <strong>di</strong>sposizioni Comunali<br />
specifiche per l'allacciamento alla pubblica fognatura, ad eventuali prescrizioni che<br />
singolarmente possono essere imposte dalla U.S.L. e ad eventuali altre normative statali o<br />
regionali in materia (Delibera C.R. n. 230/94 ed altre). Gli scarichi degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi o<br />
classificati tali sono soggetti altresì alle norme e procedure della legge 10.5.1976, n. 319 e<br />
successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.