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rosa donatacci a.s. 2010/2011 Allitterazione (da ... - libera…mente

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Il sonetto<br />

Nel passato le composizioni poetiche seguivano regole metriche- cioè di<br />

misura- molto precise sia nella struttura dei versi, sia nel numero delle strofe.<br />

E‟ nel medioevo che si sviluppano un gran numero di composizioni a schema<br />

fisso: la canzone, il sonetto, la ballata, le odi.<br />

Tra tutte, la più conosciuta struttura di composizione poetica è il sonetto,<br />

inventato <strong>da</strong> Giacomo di lentini, utilizzato <strong>da</strong> poeti di ogni tempo, fino a oggi,<br />

soprattutto per comporre poesie d‟amore e sentimentali.<br />

Il sonetto nella sua forma più semplice si compone di 14 endecasillabi (verso di<br />

11 sillabe), suddivisi in quattro strofe: due quartine e due terzine.<br />

Altre volte i versi hanno un numero minori di sillabe (per esempio i versi<br />

settenari).<br />

Le quartine sono composte <strong>da</strong> versi con rime incrociate (ABBA) o alternate<br />

(ABAB); le rime delle terzine sono incatenate tra loro in modo vario;i più<br />

consueti sono a rima alterna (CDC DCD), a rima replicata (CDE CDE), a rima<br />

retrogra<strong>da</strong>ta (CDE EDC).<br />

Guido, io vorrei che tu, Lapo ed io<br />

Guido, vorrei che tu e Lapo ed io A<br />

fossimo presi per incantamento, B incanto<br />

e messi ad un vascel, ch‟ad ogni vento B navicella<br />

per mare an<strong>da</strong>sse a voler vostro e mio; A<br />

sicchè fortuna, od altro tempo rio, A burrasca; cattivo<br />

non ci potesse <strong>da</strong>re impedimento, B di ostacolo<br />

anzi, vivendo sempre in un talento, B unica volontà<br />

di stare insieme crescesse il disio. A<br />

E monna Vanna e monna Lagia poi, C<br />

con quella ch‟ è sul numero del trenta, D<br />

con noi ponesse il buon incantatore: E mago merlino<br />

e quivi ragionar sempre d‟amore;E<br />

e ciascun di lor fosse contenta, D<br />

siccome io credo che sariamo noi. C<br />

(Dante, Vita Nova)<br />

Parafrasi:<br />

Il termine parafrasi deriva <strong>da</strong>l greco e significa “frase posta vicino”. Parafrasare<br />

una poesia significa “dire con altre parole”, cioè tradurre il discorso poetico in<br />

p<strong>rosa</strong>, usando parole comuni: bisogna spiegare in altre parole il testo, senza<br />

sintetizzare o né giudicare.<br />

Per fare la parafrasi di una poesia:<br />

1. capire il testo (individuare le parole difficili e cercarne il significato);<br />

2. ricostruire l’ordine delle parole (tendenzialmente: sogg.+ verbo +<br />

complementi);<br />

3. sostituire le parole rare con parole comuni<br />

4. spiegare alcune espressioni meno chiare, usando anche più parole di<br />

quelle che ha usato il poeta;<br />

5. riscrivere il testo in p<strong>rosa</strong> secondo l‟ordine più consueto delle parole.<br />

<strong>rosa</strong> <strong>donatacci</strong> a.s. <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong>

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