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Voglio bene…. Voglio bene ai miei gatti con la F e con la G Perché sono Famelici e Gracili Fannulloni e Gigioni Fanno le Fusa con Godimento Si chiamano Francesca e Goffredo Vivono a Frigento Gesualdo Frequentemente e Garbatamente mangiano pesce Fritto alla Griglia con Forchetta e Guanti G. Niccolai, Gatti gaudenti e gravi, Milano, Emme Edizioni, 1980. Voglio bene al mio gatto con la D Perché è Diabolico Drammatico e Distratto. Si chiama Domenico vive a Domodossola mangia Dolci Deliberatamente e Datteri con Destrezza (perché sputa i noccioli) G. Niccolai, Gatti gaudenti e gravi, Milano, Emme Edizioni, 1980. Dopo aver letto le due poesie, scrivi un testo in cui la prevalenza di una lettera da te scelta sia finalizzata, per quanto possibile, alla caratterizzazione del personaggio di riferimento. Attenzione: rispetto all’esercizio precedente la scelta delle parole da usare dovrà avvenire non solo all’interno di un’area sonora, ma anche all’interno di un’area di significato. Puoi scegliere il personaggio di riferimento in questi ambiti: PERSONA OGGETTO ANIMALE rosa donatacci a.s. 2010/2011
PERSONIFICAZIONE I poeti possono, nei loro versi,dare vita alle cose inanimate, un po‟ come fanno i bambini giocando. Ecco allora che gli elementi della natura come gli animali, gli alberi o le stagioni si animano, soffrono e gioiscono, hanno pensieri e sentimenti come se fossero persone. Si chiama PERSONIFICAZIONE la figura di senso che trasforma fenomeni naturali oppure oggetti in personaggi dotati di vita propria. Il raggio di luna “Lo sai chi sono?” “Il raggio di luna”. “Sai da dove vengo? Guarda lassù. Mia madre splende, e la notte è bruna; striscio sugli alberi e vado giù. Sull‟erba mi distendo e corro sulla duna”. G. de Maupassant, Con la pioggia e con il sole, Einaudi Un giorno che il tempo passava Un giorno che il tempo passava Lo volli fermare. Gli chiesi: “Mi scusi, sa l‟ora?”. Ma lui stava zitto, e picchiava leggero il piede per terra. “Ma che ora è ? – gli chiesi- Non me lo può dire?” Taceva, batteva le ciglia in silenzio. Allora non chiesi più niente E lui se ne andò. Io non sapevo l‟ora Ma un po‟ di tempo era passato Ancora. In questi versi, il raggio di luna è personificato e si esprime come un essere umano R. Piumini, Io mi ricordo, Roma, Nuove edizioni Romane, 1980. Scegli un oggetto, un elemento della natura e attribuiscigli caratteri propriamente umani, quindi dotalo anche di un aspetto fisico, pensieri, parole e di una storia individuale da raccontare. Immagina un incontro e un dialogo con il protagonista scelto, inventa le sue parole ed esprimi le sue emozioni. rosa donatacci a.s. 2010/2011
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