n°1_2013 - Congregazione di Gesù Sacerdote
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salvifica <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> come “pontefice” della nuova<br />
ed eterna alleanza. Da questo mistero centrale<br />
dell’economia salvifica nasce il mistero<br />
della Chiesa, prolungamento nel tempo e nello<br />
spazio del mistero <strong>di</strong> Cristo e dello Spirito.<br />
Dio Padre stabilisce che il sacerdozio del Figlio<br />
sia comunicato alla Chiesa: “Hai voluto,<br />
Padre, che il suo sacerdozio fosse perpetuato<br />
nella Chiesa”. Questa affermazione <strong>di</strong>ce anzitutto<br />
che la Chiesa è Comunità sacerdotale<br />
nella sua totalità e nella sua natura; <strong>di</strong>ce inoltre che tale <strong>di</strong>gnità sacerdotale<br />
è ricevuta da Cristo. Me<strong>di</strong>ante <strong>Gesù</strong> anche il sacerdozio della Chiesa è<br />
opera <strong>di</strong> Dio Padre nell’effusione dello Spirito. Come Comunità sacerdotale<br />
la Chiesa riflette non soltanto la natura del suo sposo e capo Cristo, ma tutto<br />
il mistero <strong>di</strong> Dio.<br />
Il prefazio prosegue in<strong>di</strong>cando in che modo il sacerdozio <strong>di</strong> Cristo è prolungato<br />
nella Chiesa:<br />
“Egli comunica il sacerdozio regale a tutto il popolo dei credenti e con affetto<br />
<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>lezione sceglie alcuni tra i fratelli che me<strong>di</strong>ante l’imposizione delle<br />
mani fa partecipi dal suo ministero <strong>di</strong> salvezza”.<br />
L’agire salvifico <strong>di</strong> Cristo nella Chiesa avviene dunque con la comunicazione<br />
del suo sacerdozio sotto due forme. Anzitutto Egli partecipa a tutti i credenti<br />
il suo sacerdozio con i sacramenti del Battesimo e della Cresima. Questo<br />
dono è denominato “sacerdozio regale” (cf. 1 Pt 2, 4-5.9). I credenti in Cristo,<br />
resi a Lui conformi dai sacramenti dell’iniziazione cristiana, sono costituiti<br />
sacerdoti; uniti a Lui offrono a Dio se stessi e l’intero universo in sacrificio<br />
<strong>di</strong> lode (cf. Rm 12, 1). Il dono <strong>di</strong> questo sacerdozio nel Battesimo è significato<br />
dall’unzione con il Crisma sulla fronte del battezzando che in tal modo è<br />
“inserito in Cristo sacerdote”. Alcuni, tra i battezzati e cresimati, sono chiamati,<br />
per <strong>di</strong>vino <strong>di</strong>segno, a ricevere un’altra partecipazione del sacerdozio <strong>di</strong><br />
Cristo, che è data con il sacramento dell’Or<strong>di</strong>ne; il prefazio <strong>di</strong>ce: “Con affetto<br />
<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>lezione sceglie alcuni tra i fratelli che me<strong>di</strong>ante l’imposizione delle<br />
mani fa partecipi del suo ministero <strong>di</strong> salvezza”. L’affetto <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>lezione<br />
si esprime nell’elezione e nella vocazione; il dono con cui tale affetto si concretizza<br />
è il conferimento del ministero <strong>di</strong> salvezza. Cristo con il sacrificio <strong>di</strong><br />
Se stesso salva tutti gli uomini; quei fedeli che egli chiama <strong>di</strong>ventano in mezzo<br />
ai loro fratelli il segno del sacerdozio <strong>di</strong> Cristo.<br />
Le due partecipazioni al sacerdozio <strong>di</strong> Cristo, regale e ministeriale, esprimono<br />
la ricchezza del dono <strong>di</strong> Dio nella Chiesa. Il sacerdozio ministeriale è costituito<br />
al servizio del sacerdozio regale affinché tutta la Chiesa possa esercitare il<br />
culto esistenziale dell’offerta <strong>di</strong> sé a Dio (LG 10).<br />
sr Mariagrazia<br />
Casa Madre -Trento