n°1_2013 - Congregazione di Gesù Sacerdote

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03.06.2013 Views

30 mo ben più di un semplice rapporto di vicinato. Le attività a Casa Maris Stella certo non mancano, e se ne svolgono di ogni tipo: teoriche, pratiche e spirituali. Gli incontri mattutini sulle Costituzioni con il padre maestro, lo studio personale di Sacra Scrittura, le lezioni per rispolverare il latino con la cara insegnante Rosa, lettura personale, qualche leggera manutenzione elettrica in casa (giusto per ricordarmi qualera il mestiere d’un tempo) e le corsette fino in Santuario per tenere allenato corpo e spirito. Compresa la possibilità di prendersi cura del meraviglioso giardino, che fa da cornice alla realtà spirituale di Casa Maris Stella: richiede grande fatica, ma altrettanto grande è la piacevolezza e la soddisfazione che se ne trae nel vederlo risplendere, grazie anche e soprattutto agli interventi dell’amico Giorgio e all’apporto di fra’ Gabriele. Ora, labora atque cum Conditore Patre colloquere è pertanto il motto che mi sono scelto in questo Noviziato, vale a dire, prega, lavora e con il Padre Fondatore conversa. Già, “conversa”, perché non si tratta di una lezione accademica, né di un dialogo o di un confronto di idee; non è una esteriorizzazione ciarliera o un contra dicere Tizio, Caio e Sempronio. Piuttosto si tratta di una confidenziale e intima conversazione, un intrattenersi “con la persona” e “sulle cose” che più ti stanno a (in) cuore. Tu chiedi il perché e il come, ne domandi l’origine e la soluzione, e lui, padre Mario, di suo pugno ti risponde con immediatezza e puntualità. Ti risponde con il voluminoso libro che raccoglie le sue Esortazioni e redatto nel ’63, che ti capita tra le mani mentre liberi l’armadio metallico della biblioteca. Una biblioteca che mai avresti consultato (per la presunzione di aver già occupato il tuo tempo in cose più rilevanti), e tuttavia ne sei obbligato perché in quella biblioteca scende l’acqua dal soffitto e per intervenire va spostato quell’armadio solo dopo averlo, in parte, svuotato. È là che ti accorgi

di come la tua interiorità sia amorevolmente osservata da padre Mario, quando apri il libro, e ti ritrovi terreno nelle domande che gli hai posto. O come quando il tuo Superiore ti dice di sistemare in un unico ambiente i numeri di Spirito e Vita e a saltar fuori questa volta sono i numeri del Ritiro Mensile, ignorata presenza di una rivista ormai estinta, seppur anch’essa uscita dalla penna di padre Mario, il quale ha, anche lì, più di un qualcosa da dirti. E tra le cose da dire ce ne sarebbero tante, come una delle singolari prospettive di p. Mario nel guardare al rapporto con Gesù: “Gesù deve stare bene, non deve in alcun modo sentirsi offeso; non ci poniamo dinanzi a Lui per chiedere ma per dare; non lo adoriamo per ricevere qualcosa noi, bensì per occuparci di Lui, della Sua volontà, dei Suoi disegni, dei desideri del Suo Cuore Sacerdotale” (cfr. Esortazioni del Padre, E. VIII 10. 03. 1938, Villa S. Giuseppe – Intra 1963, p. 20). E quasi a chiudere l’anello, Lui, Gesù, in risposta, secondo una lettura spirituale di Gabrielle Bossis: «I beati lo sanno: riconosco- no le mie vie in se stessi. Tu, cerca di cogliere la mia azione nelle tue attività. Io ti dico spesso: “Agirò tramite te, se acconsenti”. Perché io non costringo…» (Barocchi Lucia ed., Lui e Gabrielle Bossis, San Paolo, Firenze 2005, p. 190). Dunque, cos’altro dire… che le porte del nostro cuore siano spalancate. Da Loreto… per adesso è tutto. nov. Pierantonio Casa Maris Stella - Loreto 31

<strong>di</strong> come la tua interiorità sia amorevolmente<br />

osservata da padre Mario,<br />

quando apri il libro, e ti ritrovi terreno<br />

nelle domande che gli hai posto.<br />

O come quando il tuo Superiore ti <strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> sistemare in un unico ambiente i<br />

numeri <strong>di</strong> Spirito e Vita e a saltar fuori<br />

questa volta sono i numeri del Ritiro<br />

Mensile, ignorata presenza <strong>di</strong> una rivista<br />

ormai estinta, seppur anch’essa<br />

uscita dalla penna <strong>di</strong> padre Mario, il<br />

quale ha, anche lì, più <strong>di</strong> un qualcosa<br />

da <strong>di</strong>rti. E tra le cose da <strong>di</strong>re ce ne sarebbero<br />

tante, come una delle singolari<br />

prospettive <strong>di</strong> p. Mario nel guardare<br />

al rapporto con <strong>Gesù</strong>: “<strong>Gesù</strong> deve<br />

stare bene, non deve in alcun modo<br />

sentirsi offeso; non ci poniamo <strong>di</strong>nanzi<br />

a Lui per chiedere ma per dare;<br />

non lo adoriamo per ricevere qualcosa<br />

noi, bensì per occuparci <strong>di</strong> Lui, della<br />

Sua volontà, dei Suoi <strong>di</strong>segni, dei<br />

desideri del Suo Cuore Sacerdotale”<br />

(cfr. Esortazioni del Padre, E. VIII<br />

10. 03. 1938, Villa S. Giuseppe – Intra<br />

1963, p. 20). E quasi a chiudere<br />

l’anello, Lui, <strong>Gesù</strong>, in risposta, secondo<br />

una lettura spirituale <strong>di</strong> Gabrielle<br />

Bossis: «I beati lo sanno: riconosco-<br />

no le mie vie in se stessi. Tu, cerca <strong>di</strong><br />

cogliere la mia azione nelle tue attività.<br />

Io ti <strong>di</strong>co spesso: “Agirò tramite<br />

te, se acconsenti”. Perché io non costringo…»<br />

(Barocchi Lucia ed., Lui e<br />

Gabrielle Bossis, San Paolo, Firenze<br />

2005, p. 190). Dunque, cos’altro <strong>di</strong>re…<br />

che le porte del nostro cuore siano<br />

spalancate.<br />

Da Loreto… per adesso è tutto.<br />

nov. Pierantonio<br />

Casa Maris Stella - Loreto<br />

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