Cartella stampa - Office du Tourisme et des Congrès de Marseille

NATALE E DINTORNI
La Fiera del Presepe Provenzale
Nel 1803, tre mercanti di “statuine” d’argilla s’installano sul Cours St-Louis… Nasceva così la Fiera del
Presepe Provenzale… Quelle vecchie signore avrebbero mai potuto immaginare che quella timida
iniziativa si sarebbe di lì a poco convertita in una tradizione fedelmente perpetuata da generazioni di
creatori di statuine? Questo immancabile appuntamento anticipa le festività e contribuisce
all’effervescenza propria ai preparativi natalizi.
Gli artigiani dei presepi interpretano fedelmente il tema della Natività scegliendo quale teatro privilegiato
la Provenza. “Il bambinello” è nato e la popolazione accorre per omaggiarlo…
Questa popolazione si compone del Lieto, del Magarido, del Mugnaio, del Boumian, della venditrice
d’aglio e dei tanti personaggi cari alla “mitologia” provenzale che da sempre animano le botteghe degli
artigiani. Dalla statuina in miniatura a quella alta 15 cm, ciascuna trova il suo posto nel presepe per
contribuire a movimentare il villaggio al quale dà vita una sottile prospettiva, all’insegna della più pura
arte del presepe. Malgrado la ripetitività dei soggetti, la Fiera si contraddistingue per una produzione
altamente diversificata, a testimonianza dalla competenza e dello stile proprio a ciascun artigiano.
Dopo le Allées de Meilhan, la Fiera del Presepe Provenzale ha conquistato, dal 2005, anche il Cours
d’Estienne d’Orves.
La Sainte Barbe
Le radici di questa tradizione squisitamente provenzale sono da ricercarsi molto indietro nel tempo,
all’epoca in cui Barbe, bella e corteggiata, decide di consacrarsi a Dio, sottraendosi al matrimonio
impostole dal padre. La giovane si fa battezzare nel III secolo contro la volontà di quel genitore autoritario
che la consegna così ai suoi carnefici. Martirizzata, quando Barbe è ormai agonizzante, un violento
temporale squarcia il cielo fulminando i suoi seviziatori…
Sainte Barbe viene invocata il 4 dicembre in tutta la Provenza e in omaggio alla martire la popolazione
semina il grano all’interno di un vaso. Il gesto simbolico della semina sta a rappresentare le primizie della
messe. I vasi vengono poi messi in tavola in occasione del Cenone del 24 dicembre. Se il grano è verde,
l’anno sarà “granado”! Presso i negozi cittadini, spesso questi vasi ornano le vetrine natalizie in versione
decorativa. Sainte Barbe è inoltre la patrona dei pompieri.
Le Pastorali
La prima pastorale vede la luce nel 1844 grazie ad Antoine Maurel, autore di questo indiscusso successo
teatrale. Altre interpretazioni contribuiscono ad arricchire un repertorio il cui riferimento rimane quello di
Maurel. I pastori rappresentano i protagonisti indiscussi di questa rappresentazione vivente della Natività
che rievoca l'annuncio del bambinello…Il risveglio del pastore ad opera dell’angelo e con lui dell’intera
popolazione, mette in allerta il villaggio… Musica, canti e danza contribuiscono a illustrare una messa in
scena vivente e variopinta di questa versione biblica.La Pastorale Maurel, in provenzale - La Pastorale
Audibert, in francese - La Pastorale del gruppo della Rue Nau.
La Candelora
Il 2 febbraio, la basilica di St Victor accoglie la Messa solenne presieduta dal Cardinale Bernard de
Panafieu a celebrazione della purificazione della Vergine e della presentazione di Gesù Bambino al
Tempio. Il racconto, sospeso tra storia e leggenda, ha contribuito a radicare una tradizione che si perpetua
inalterata sin dal XVIII secolo. Si tratta della processione di Nostra Signora della Confessione, più
comunemente nota col nome di “Vergine Nera” che inaugura le festività. Nel fioco chiarore di una
mattina d’inverno, un corteo di ceri verdi, accesi, si muove in direzione di St Victor per onorare la
cerimonia. Dopo la Messa, i marsigliesi si riversano presso il Forno delle Navettes per portare nelle loro
case i celebri biscotti che rappresenterebbero il vascello affondato con la Vergine Nera. Le navettes hanno
sfidato l’ingiuria del tempo e sono ormai un classico da assaporare in ogni stagione dell'anno.
31